MOSTRE

Prevalentemente Bianco & Nero

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: 01/12/2023 - 11/12/2023

Prevalentemente Bianco & Nero
mostra collettiva di Arte Contemporanea
ARTISTI : Lorenza Bucci Casari - Marco Castagnini - Silvano Debernardi - Olympia Dotti - Enrico Frusciante - Isarijova - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Francesca Savi - Alessandro Pellegrini - Pigotta 08 - Sergio Savarino - Vincenza Spiridione
A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta
La Galleria GARD presenta da venerdì 1 dicembre 2023, una nuova edizione della mostra denominata Prevalentemente BIANCO & NERO, esposizione collettiva di Arte Contemporanea, quattordici sono gli artisti selezionati per questa edizione, diversi per stile, linguaggi e tecniche usate: fotografia e pittura, unico elemento che li accomuna, i due colori: bianco e nero, come visione e interpretazione degli opposti, anche da un punto di vista sociale, dunque bianco & nero come luce/ombra, città/periferia, sogno/realtà, reclusione/libertà, bambini/adulti, incontro/scontro di diversità razziali, etniche e di classe sociale. L’obbiettivo è creare un'esposizione ricca di generi artistici. La mostra si aprirà venerdì 1 resterà visitabile su appuntamento fino all’11 dicembre.
La serata di apertura sarà accompagnata da : Art & Wine - Degustazione di Vini ed eccellenze enogastronomiche a cura di Sommelier Professionisti - Viene chiesto un contributo per la degustazione
Artisti brevi Biografie:
Lorenza Bucci Casari: Nasce a Roma, da padre italiano e madre francese, cresce in un ambiente artistico ed  internazionale. Scrive da sempre, di tutto ed  in varie lingue, ma la poesia è la sua prima spontanea forma di espressione ed anche la più costante, che spesso accompagna i suoi quadri.  Medico per molti anni  non smette mai di scrivere. ma da una quindicina d'anni...  si scopre artista eclettica: dipinge, fa installazioni ed opere tridimensionali anche grandi e spesso luminose.  Crea Gioielli, molto vari, anche per l'alta moda, collaborando con vari stilisti.  anche  per Raffaella Curiel tra Roma e Milano. Ha esposto in tutto il mondo e vinto vari premi .La sua ultima personale con retrospettiva si è svolta nel 2012, a Roma. Nel 2013, nelle Marche, allestisce “Trasparenze”,  una sua personale, presentando una collezione inedita realizzata in plexiglass. Poi, 9 anni fa , realizza il suo sogno e crea di sana pianta, un Art Hotel a Bahia in Brasile www.aossinosdosanjos.com  - www.lorenzabuccicasri.com.

Marco Castagnini: Cuoco professionista, da sempre appassionato di fotografia e di macchine fotografiche storiche, usa quasi esclusivamente Hasselblad 500cm o Leica R7, stampa spesso i suoi scatti su pellicola da solo in camera oscura. A volte nascono degli scatti anche in digitale con la sua Fuji xt10.

Silvano Debernardi: Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.

Olympia Dotti: Nasce a Roma il 21 Novembre 1967, fin da piccola, a 7 anni, decide che essere Artista sarà il suo Mondo, quando a Roma il land Artist Christo  nel 1974, impacchetta le Mura Aureliane, fu Amore a prima vista. Frequenta anche lo Studio del Pittore Renato Guttuso (Suo Zio) dove rimane impressionata dall'Odore acre dei Tubetti ad Olio ed i loro vividi Colori, che influenzeranno tutto il suo lavoro da Colorista, anche se passerà ad un Medium più rapido come l' Acrilico. Partecipa a varie Mostre come Artista del Gioiello dopo aver seguito la prima annualità presso lo IED Dipartimento di Moda, per poi volare in Inghilterra e Diplomarsi alla "Pardon School of Specialized Decoration" per passare a Ginevra per Studiare Scenografia Teatrale all' " Ecole de Decor de Teatre" per volare in USA a "RISD" la migliore Scuola di Design USA. Tornata in Italia frequenta i Corsi dell' Aura-Soma dell' ASIACT Academy Sience International of Color Tecnologies  e fonda un Piccolo Museo,  il MIAF, Museo, Italiano, Arte, Felina Piccoli e grandi Felini tra Arte – Natura e Curiosità - Ha esposto in diversi Spazi Museali in Italia e all' Estero.

Enrico Frusciante: Nato a Terracina, consegue la Maturità Artistica nel 1975 presso il Liceo Artistico Statale di Latina. Dopo il percorso di formazione in ambito artistico, Enrico Frusciante allestisce la sua prima personale a Latina nel 1986. In quella occasione presenta opere dal forte accento realista-fotografico. Oltre alla ricerca di una propria personale linea espressiva, inizia ad indagare sulle possibilità tecniche che il mezzo fotografico può offrire. Sulla scia di Man Ray e Luigi Veronesi, ma soprattutto di Louis Daguerre, inizia a disegnare con la luce direttamente sulla carta fotografica. Parte così la sua indagine sul reale e sulla realtà, sulle loro molteplici sfaccettature e punti di vista. Tra le sue serie più importanti si segnalano “Strutture” del 1989-90 e “Presenze” del 1991-93. La ricerca “Frammenti” ha inizio nel 1996 e continua fino al 2009. In questo anno il suo interesse si sposta sull’essenzialità e l’eleganza del carattere tipografico da stampa, ma successivamente considererà anche le forme e i colori in uso nella pubblicità o comunque presenti sulle riviste di moda e costume. E’ così che alla serie iniziale delle “Tracce” e quella successiva degli “Elementi”, sviluppate entrambe con l’uso del tradizionale mezzo pittorico, si affiancherà quasi subito la serie “Traccia di tracce”, che si avvarrà dell’immediatezza del mezzo fotografico, per fissare idee e visioni che potessero contenere al loro interno, il senso fisico di spazio e tempo mantenendo invariato l’oggetto dell’indagine e cioè i colori, le immagini ed i caratteri da stampa usati nella pubblicità dalle riviste di moda. Nel 2010 inizia a cercare collegamenti tra forme, immagini multimediali e quelle sino ad allora indagate della tradizione pittorica. Comincia così nel 2012 la serie “Interferenze” Le prime opere di questa nuova serie sviluppata con l’uso della fotografia saranno presentate nel 2013 in occasione della mostra Artitaly tenutasi nella Halle 50 della Domagk Ateliers di Monaco di Baviera. Da quel momento il suo impegno è volto all’indagine delle connessioni tra linguaggio multimediale e tradizionale.

Valentina Forcina, in arte Isarijova: Nata a Roma nel 86, geometra con la passione per l’architettura e design, la passione per la fotografia nasce da giovanissima, in quarta elementare con le macchine analogiche e con la polaroid (one shot, one kill ). Con il passare degli anni la passione si evolve con la tecnologia e il senso del design e si trasferiscono sui complementi d’arredo manipolando il legno, e unendolo ai led con le lightbox. Frequenta il corso di Decorazione per gli spazi architettonici dell’accademia delle belle arti di Roma. L’arte va vissuta tutti giorni, anche solo cinque minuti al giorno bastano per cambiarti l’espressione in volto, per cambiarti prospettiva e farti assaporare la vita di tutti i giorni.

Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design. 

Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia.Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.

Alessandro Pellegrini: Nato e cresciuto a Roma, Alessandro Pellegrini sviluppa già a 3 anni la passione per il disegno, anche su incoraggiamento della madre (anch'ella illustratrice). Si diploma presso il Liceo Artistico A. Caravillani di Roma e completati gli studi intraprende un percorso individuale che lo spinge ad allontanarsi dall'uso classico dei materiali, a favore di continue sperimentazioni in cui l'amore per il colore è sempre protagonista. La prima fase di rottura coincide con la sostituzione della matita con tagli e screpolature del foglio su cui giocano acquerelli e chine. Successivamente inizia ad usare materiali di riciclo come supporti per le opere e sorpreso dagli effetti del colore su essi, nel corso del tempo introduce anche nuovi materiali che si mescolano con il colore (bitume, cemento, polistirolo, plastica, gesso e altri), dando di fatto avvio ad una nuova fase che l'avvicina all'arte materica. Parallelamente, la continua esplorazione lo conduce, nel 2015, al progetto "Stampe ad acquerello": esso consiste nell’utilizzo di una tecnica innovativa in cui l'acquerello diluito viene immesso sul foglio attraverso dei fori sull'acetato, rendendo il colore molto più vivo e le sfumature caratteristiche. L’effetto è ottenuto secondo uno schema che Pellegrini realizza ponendo dei piccoli pesi al di sopra dell’acetato; in questo modo il colore viene impresso maggiormente in alcuni punti, creando peculiari sfumature e velature. Tutto ciò è dunque reso possibile tramite la deprivazione di ossigeno e la lenta asciugatura dell’acquerello, che aiutano a sedimentare i pigmenti diversamente. Recentemente è impegnato nell'ambizioso compito di far convergere tutte le precedenti esplorazioni in un nuovo stile dinamico, che mantenga un equilibrio tra i materiali e che onori, come sempre, il colore.

Francesca Savi: Nasce a Roma nell’aprile 1979. L’influenza del padre Massimo, artista poliedrico, la fa crescere in un mondo che parla il linguaggio dell’arte e la rende capace di intuire il messaggio segreto di bellezza che si trova dietro ogni espressione artistica ispirata. Oggi continua ad emozionarsi davanti a tale bellezza e tenta di produrre arte con questo scopo.

Szymko Malgorzata Stanislawa in arte Pigotta08: Nasce nel 1971 a Lesna in Polonia ad un certo punto della sua vita decide di fare un cambiamento radicale e si trasferisce a Roma, dove vive e lavora ormai da più di 30 anni.  Ha sempre avuto la passione per la fotografia. Osservare il mondo attraverso l’obbiettivo della sua macchina fotografica, lo ritiene il modo migliore o meglio lo strumento migliore per rivelare la natura umana. Una foto è come un'impronta digitale che non può o meglio non si deve falsificare. Le sue opere toccano quasi sempre tematiche sociali.

Sergio Savarino: Nato a Roma nel 1951, e' vissuto in Sicilia dove si e' laureato in Fisica. Si e' trasferito per lavoro in Lombardia e poi a Roma dove vive da anni. Ha partecipato a convegni culturali, con relazioni centrate su nessi fra scienza, arte e architettura. Pubblica lavori su argomenti di astrofisica con attenzione ai processi mentali nello studio della realtà.  Pratica da sempre la fotografia come documentazione di viaggio, come esercizio di osservazione di aspetti insoliti e non banali, come stimolo per sguardi troppo spesso distratti e frettolosi.  Espone presso la Galleria Arte Roma Design, accompagnando talvolta le foto con brevi citazioni letterarie e testi descrittivi.

Vincenza Spiridione: Pittrice autodidatta fin dall’adolescenza, di origine lucana, vive e lavora a Roma. Dopo studi classici e giuridici, segue la propria inclinazione artistica conseguendo il diploma in scultura e pittura antica. Nel 2017 si laurea in Sacra teologia, a completamento di una formazione umanistica che traspare nella sua arte. Scrittrice ha pubblicato il romanzo “Se è Amore. L’antefatto”, primo di una trilogia (2020) e "Se è amore. Il conflitto" (2023). Da sempre si dedica alla poesia e composizione di brani musicali che esegue alla chitarra. Abilità tecniche ed esperienze in scultura e pittura Scultura: Modellato argilla, gesso, pietra leccese, siporex, poliuretano, polistirolo, plexiglass, gomma piuma. Formatura. Fusione a cera persa. Elementi di ceramica: ingobbio. Pittura: Tempera all'uovo, encausto, affresco; uso del pigmento per olio, acrilico, gouache su varie tipologie di supporto. Elementi di acquarello. Elementi di tecnica dell'icona. Abilità a disegnare manualmente opere di grandi dimensioni. La Spiridione rappresenta la propria visione della realtà attraverso un personale linguaggio figurativo che le consente di sintetizzare le forme, di plasmare la materia assecondandone potenzialità e caratteristiche, raggiungendo l’immediatezza del messaggio informale, con rimandi figurativi, simbolici e concettuali che valorizzano il segno. Nella scultura come nella pittura, la materia e gli strumenti a disposizione condizionano l’opera: le abilità tecniche e le qualità progettuali dell’artista costituiscono il mezzo per una comunicazione che trascende la realtà. Alla radice del suo lavoro originale sta il messaggio autentico e viscerale mirato a rappresentare contraddizioni e drammi del nostro tempo, in particolare il quello delle migrazioni dai paesi del sud del mondo, spesso in guerra. (rif Progetto UOMODOVEVAI). L’impegno nel sociale tende al superamento delle condizioni di sfruttamento ed annientamento dell’essere umano, affinché prevalga la cultura della Persona, sulla base dei valori della accoglienza, della giustizia, della pace e dell'Amore, unica risposta ai mali dell'uomo nel mondo "globalizzato".

Galleria Arte Roma Design è una storica galleria aperta negli anni ’90 che ha nel tempo progettato centinaia di eventi d’arte e di design in Italia e all’Estero, con più di 1.000 artisti e designer. Situata nel cuore di Roma, tra i Gazometro e il sito archeologico della Piramide Cestia, a due passi del Cimitero Acattolico in cui riposano molte personalità della Storia e della Cultura e della Centrale Montemartini, spazio industriale adibito a Museo Archeologico.

Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.


DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Venerdì 1 dicembre dalle ore 18.30 - alle ore 22.00
DURATA : Dal 1 all’11 Dicembre 2023
ORARI: Dalle 12.30 alle 21.30 - dal lunedì - al sabato - ( visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero - Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com


Hôtel-Dieu - A plus A Gallery

Dove: A plus A Gallery

Quando: 24/11/2023 - 20/01/2024

Hôtel-Dieu
A plus A Gallery
a cura di A plus A Gallery e School for Curatorial Studies Venice 
24 novembre 2023 - 20 gennaio 2024
 
orari di apertura: 
dal mercoledì al sabato, 11.00 - 18.00
e su appuntamento
Artisti: Giulia Maria Belli, Alessandro Bevilacqua, Thomas Braida, Ornella Cardillo,
Simone Carraro, Francesco Casati, Nina Ćeranić, Weichao Chen, Nebojša
Despotović, Daria Dmytrenko, Jingge Dong, Bruno Fantelli, Greta Ferretti, Leonardo
Furlan, Enej Gala, Bogdan Koshevoy, Giulio Malinverni, Anna Marzuttini,
Alesssandro Miotti, Sebastiano Pallavisini, Anastasiya Parvanova, Edison Pashkaj,
Barbara Prenka, Simone Rutigliano, Pierluigi Scandiuzzi, Mattia Varini, Francesco
Zanatta.
  
Il nome Hôtel-Dieu significava nel Medioevo il più grande alloggio della città. Era
gratuito per i poveri, mentre ai ricchi veniva chiesto di pagare per il loro soggiorno.
Queste antiche istituzioni europee erano destinate a ospitare i senzatetto e i
bisognosi, nonché i viaggiatori di ogni genere. Gli ordini religiosi li gestivano secondo
una tradizione di gentilezza e misericordia. Si trattava di un luogo di ospitalità e di
preghiera, unito a un programma non tanto nascosto di evangelizzazione. Serviva
anche come ospedale, ma non esisteva ancora l'idea di un luogo unico riservato alle
sole cure mediche. Si può definire una grande locanda medievale, che forniva anche
alloggi. Solo a partire dal XVI secolo, gli ospiti, sempre di più, erano ricoveri di malati
cronici. Si potrebbe dare un'occhiata agli scritti di Michel Foucault per avere un
quadro forse più sinistro, ma anche più chiaro, di come le istituzioni mediche sono
state create nel corso del tempo. 
 
La filosofia di un Hôtel-Dieu, della gestione di una locanda nel Medioevo, così come
quella di una galleria d'arte contemporanea oggi, è più o meno questa: "Il povero è
felice quando il ricco si diverte". E la Bohème - parola che indica i gitani, che nella
Francia del XIX secolo provenivano per lo più dalla Boemia, ma che nella semantica
si riferisce allo stile di vita di poeti e artisti, che provenivano per lo più dalla classe
media e alta - è, come commenta Walter Benjamin nel suo Esilio parigino e in fuga
dalla Germania nazista, guardando al passato europeo, la Bohème è: "la palestra
della vita artistica; è il trampolino di lancio verso l'Académie, l'Hôtel-Dieu o la
Morgue" 1. 
 
La gente povera non ha una moda così come non ha una storia, e le sue idee, i suoi
gusti sono stati raramente rintracciati o trasmessi attraverso i secoli. Ma in un Hôtel-
Dieu si può sicuramente trovare un assaggio della loro estetica. È qui che si espone
la fotografia, il disegno, il libro, la lettera, il manifesto, l'unica cosa che si è stato in
grado di salvare, mentre tutto il resto è andato perduto o ci è stato rubato. Magari è
un disegno di Paul Klee con un angelo, o forse un oggetto puramente casuale della
nostra vecchia casa, ma è l'oggetto che ti è rimasto e sta con te. È solo in un Hôtel-
Dieu che si capisce il vero valore della bellezza e delle cose.
 
L'Hôtel-Dieu, luogo di preghiera e di restauro alle origini, si è disintegrato in epoca
moderna trasformandosi sempre più in un ospedale illuminato e scientificament

organizzato, da un lato, e in un rifugio per i senzatetto della prima
industrializzazione, dall'altro. In seguito, si è addirittura trasformato in un ricovero per
le masse disoccupate e impoverite del primo Novecento. Nel secolo precedente al
nostro attuale millennio Charlie Chaplin è diventato il più grande comico perché ha
incorporato in sé la paura più profonda dei suoi contemporanei: l'impoverimento. Il
XX secolo è stato un secolo in cui c'è stato il divieto del teatro dei burattini in Italia e
il divieto dei film di Chaplin nel III. Reich, perché ogni marionetta poteva mettere in
mostra il mento di Mussolini e ogni centimetro di Chaplin poteva mettere a nudo la
squallidezza del Führer. 2
 
Uno di questi rifugi per senzatetto in cui l'Hôtel-Dieu decadeva, mentre venivano
costruiti grandi ospedali moderni come annunci per le esigenze logistiche delle
prossime guerre mondiali, era il Männerwohnheim nella Meldemannstrasse di
Vienna. "Nell'autunno del 1909", scrive Reinhold Hanisch su The New
Republic nell'aprile 1939: "il vicino alla mia destra aveva un'aria triste e così gli
facemmo delle domande. Da diversi giorni viveva sulle panchine del parco, dove il
suo sonno era spesso disturbato dai poliziotti. Era arrivato qui stanco morto,
affamato, con i piedi doloranti. Il suo vestito a quadri blu era diventato lilla. Era
venuto a Vienna nella speranza di guadagnarsi da vivere qui, dato che aveva già
dedicato molto tempo alla pittura a Linz, ma le sue speranze erano state
amaramente deluse... Il giorno dopo stava pianificando un nuovo progetto. Aveva
visto. Il tunnel, un film tratto da un romanzo di Bernhard Kellermann, e mi raccontò la
storia. Un oratore tiene un discorso in un tunnel e diventa un grande tribuno
popolare. Aveva successo con gli abitanti del Männerwohnheim, perché erano
sempre pronti a divertirsi e lui era una sorta di svago per loro." 3 
 
"Finché ci sarà un mendicante, ci sarà il mito"; è un altro famoso detto di
Walter Benjamin. Guardando al XX secolo, un filo conduttore ha caratterizzato la sua
prima metà: L'estetica più progressista per la folla, come chiaramente visibile nei
gesti di Chaplin, o nelle avventure del povero Topolino e dello sfortunato paperino (Il
Donald) che fa la voce grossa, si affidava completamente al topos del barbone
disoccupato. Le masse diseredate, sprovveduti e impreparate ai grandi cambiamenti
in atto si esibivano nella prima metà del secolo scorso negli avatar allegorici di un
topo, di un povero mendicante o di un papero, davanti alla macchina da presa, e il
pubblico veniva colto da una risata liberatoria guardandosi nello specchio sullo
schermo. L'estetica di Chaplin e di Walt Disney sapeva che la folla istintivamente
comprendeva e percepiva perfettamente nella sua carne ciò che l'impoverimento
sistematico significava per la sua vita. Lo stesso valeva per l’estetica regressiva
fascista. Entrambi Hollywood e il Nazionalsocialismo traevano a loro modo
ispirazione e propellente dalla paura dell'impoverimento, dalla paura di essere
smembrati, sminuiti, lasciati senza tradizioni e senza identità e fatti a pezzi dalla
macchina dei tempi moderni. La realtà sociale era a quel tempo per la maggior parte
delle persone la vita del barbone disoccupato, la realtà dell'ingiustizia sociale e della
sistematica e ingiusta distribuzione della ricchezza. 
 
La storia non si ripete mai, come già sapeva Søren Kierkegaard. La storia si
presenta sempre con una svolta interessante e sorprendente. Ma ancora oggi il
razzismo non è solo una condizione mentale o linguistica. Il razzismo si fonda anche
su realtà economiche e probabilmente ancora oggi, come nella Repubblica di
Weimar e in quasi tutti i casi della storia umana, è il risultato di una sistematica e

ingiusta distribuzione della ricchezza in una società per un periodo di tempo troppo
lungo, il risultato di una metodica e ingiusta socializzazione delle perdite e
privatizzazione dei profitti. Anche le guerre civili e le guerre tra nazioni si basano
principalmente su queste ragioni. Ancora oggi lo spettro della paura che perseguita il
mondo è la paura del fallimento economico privato o nazionale, la paura
dell'immigrazione di massa, la paura che il clima e l'atmosfera globale cambino in
peggio, la paura di una strana malattia fisica e spirituale che ci infetterà tutti in futuro.
E ancora oggi l'arte ha bisogno di giocare con la mitologia per esistere, e un mito
globale ambiguo con cui giocare è sicuramente l'Hôtel-Dieu. È in queste settimane,
prima e dopo il Natale 2023, che vogliamo dedicare una mostra in galleria A plus A a
Venezia a questo mito.
 
1 Walter Benjamin, Arcades Project, The Belknap Press of Harvard University Press, p. 585
2 Walter Benjamin, Hitlers Diminished Masculinity. In: Selected Writings vol 2, part 2, edited by Michael W.
Jennings, Howard Eiland and Gary Smith, The Belknap Press of Harvard University Press, p. 792
3 Reinhold Hanisch, I was Hitlers Buddy. In : The New Republic, April 5, 1939
Contatti:
A plus A Gallery
San Marco 3073, Venezia
Mail info@aplusa.it
Tel +39 041 277 0466
www.aplusa.it


Praga photo 2'023

Dove: Praga

Quando: 14 -19 novembre 2023

Il Prague Photo Festival giunge quest'anno alla sua 15a edizione.

Come da tradizione, il Centro Sperimentale di Fotografia Adams partecipa a questa vetrina internazionale proponendo una scelta di opere e progetti di autori accuratamente selezionati. L'offerta di questa edizione, che si terrà nel prestigioso Palazzo Glam Gallos, si caratterizza per la coerenza stilistica e narrativa delle opere, per l'attenzione alle tematiche contemporanee senza rinunciare all'afflato della scrittura poetica. Gli autori che partecipano per CSF Adams al Prague Photo sono:

Vincitore del bando di concorso
Ingrid Dorner con Liminal

Menzione speciale:
Fabiomassimo Antenozio - Verde Mennonita
Carlo Barberio - Grazie a Dio per la mia vita

Mostra personale
José Witteveen e Natalia Diaz - Orlando (artista in residenza csfadams 2022)
Natalia - Ortiz Mantilla - Huele a Lluvia" (premio fotografico IILA 2022)
Monica Toscani - Poetica delle rovine contemporanee (curatore Gabriele Agostini)
Francesca Cao - Il coraggio di essere un desiderio (selezione Kromartgallery)
Paula Jesus - Sit - Down Babies (selezione Kromartgallery)
Michele Iacobini - Wabi Sabi (curatore Luisa Briganti)
Joseph La Mela - La grotta (curatore Gabriele Agostini)

Mostra collettiva:
Selezione Csfadams
Simona Caprioli
Gianluca Coppeto
Stefania Cuozzo
Alberto Lucarelli
Maria Roberta Rocchi

Under 30
Mattia Caione
Anna Flore
Valentina Paparozzi
Aurora Ruffini
Altre informazioni
Praga foto
Galleria Kromart
info@csfadams.it
https://www.csfadams.it/eventi/praga-photo-2023/


Segni Parole Sogno

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: dal 20/10/2023 al 04/11/2023

Segni Parole Sogno Esposizione personale di

Alessandro Pellegrini


A cura di: Sonia Mazzoli e Marina Zatta

La GARD Galleria Arte Roma Design presenta da venerdì 20 ottobre la mostra personale di Alessandro Pellegrini "Segni Parole Sogno"

Nel suo testo “L’Artista, il Colore, la Materia” Marina Zatta scrive di Pellegrini: “la scelta della Materia è più che mai determinante, sia che generi le trasparenze dell’acquerello, sia che venga proposta la corposa lucentezza dell’olio e, ancor più, nelle opere in cui Alessandro stesso crea il sostrato con cui realizza parte dei suoi lavori. Il leitmotiv che unisce queste opere è il creare, attraverso la sperimentazione e un rapporto di interscambio concreto con materia e colore, sensazioni in cui lo sguardo dello spettatore si sperde ipnotizzato. Una narrazione che sembra scaturire dai meandri del cervello dell'artista per insinuarsi in quello di chi osserva. Alessandro opera di notte, immerso nel silenzio, per sviscerare le sue sensazioni e trasporle al fruitore, dando vita a un sogno collettivo a cui partecipano, come figure vive, il colore e la materia, in forme che potrebbero sembrare casuali, ma in realtà sono il frutto di un’accurata ricerca. Negli acquerelli il colore si spande come gocce di pioggia colorata che, nel congiungersi con la carta, diviene fiumi, laghi, onde del mare, creando effetti che ricordano vagamente le sensazioni dei test di Rorschach, ma non speculari, come se Alessandro volesse proiettare i suoi lavori nella mente dello spettatore per carpirne il pensiero. Certamente però il suo intento non è psicanalizzare chi guarda ma, al contrario, lasciare scie in cui il fruitore può far vagare liberamente le sue sensazioni, anche recondite, per viverle e assaporarle. Questo si accentua quando Pellegrini genera direttamente la materia con cui opera: amalgamando cemento, gesso, polvere di vetro e sabbia, vernici immaginate e create dall’artista, Alessandro dà vita a labirinti materici, in cui ciò che sporge sembra riassorbire sè stesso in cunicoli di colore, caos magmatico che cattura la percezione visiva e sensoriale.

Alessandro Pellegrini: è nato e cresciuto a Roma, Alessandro Pellegrini sviluppa già a 3 anni la passione per il disegno, anche su incoraggiamento della madre (anch'ella illustratrice). Si diploma presso il Liceo Artistico A. Caravillani di Roma e completati gli studi intraprende un percorso individuale che lo spinge ad allontanarsi dall'uso classico dei materiali, a favore di continue sperimentazioni in cui l'amore per il colore è sempre protagonista. La prima fase di rottura coincide con la sostituzione della matita con tagli e screpolature del foglio su cui giocano acquerelli e chine. Successivamente inizia ad usare materiali di riciclo come supporti per le opere e sorpreso dagli effetti del colore su essi, nel corso del tempo introduce anche nuovi materiali che si mescolano con il colore (bitume, cemento, polistirolo, plastica, gesso e altri), dando di fatto avvio ad una nuova fase che l'avvicina all'arte materica. Parallelamente, la continua esplorazione lo conduce, nel 2015, al progetto "Stampe ad acquerello": esso consiste nell’utilizzo di una tecnica innovativa in cui l'acquerello diluito viene immesso sul foglio attraverso dei fori sull'acetato, rendendo il colore molto più vivo e le sfumature caratteristiche. L’effetto è ottenuto secondo uno schema che Pellegrini realizza ponendo dei piccoli pesi al di sopra dell’acetato; in questo modo il colore viene impresso maggiormente in alcuni punti, creando peculiari sfumature e velature. Tutto ciò è dunque reso possibile tramite la deprivazione di ossigeno e la lenta asciugatura dell’acquerello, che aiutano a sedimentare i pigmenti diversamente. Recentemente è impegnato nell'ambizioso compito di far convergere tutte le precedenti esplorazioni in un nuovo stile dinamico, che mantenga un equilibrio tra i materiali e che onori, come sempre, il colore.

Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design: 
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.

Cenni Storici : Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.

La serata di apertura sarà accompagnata da : Art & Wine - Degustazione di Vini ed eccellenze enogastronomiche a cura di Federica Christine Marzoli - Viene chiesto un contributo per la degustazione

Dove: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno codice entrata 9090) M Piramide
Inaugurazione: Venerdì 20 Ottobre - dalle 18.30 alle 21.30 Degustazione : Art & Wine - Vini ed eccellenze enogastronomiche
Durata : Dal 20 Ottobre al 4 Novembre 2023
Orari: Dalle 16.30 alle 19.30 - dal lunedì al sabato
visitabile solo su appuntamento “ WhatsApp o Sms”
Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Info mail: soniagard@gmail.com
Ingresso: libero


Arte & Parole

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: dal 20/10/2023 al 04/11/2023

Arte & Parole
mostra collettiva di arte contemporanea

Artisti Selezionati: Lorenza Bucci Casari - Maria Gabriella Cardinali - Monica Casali - Silvano Debernardi - Olympia Dotti - Sabrina Faustini - Enrico Frusciante - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Giulia Pissagroia - Roberto Saglietto - Federica Scoppa - Vincenza Spiridione

A cura di: Sonia Mazzoli e Marina Zatta

La GARD Galleria Arte Roma Design presenta da venerdì 20 ottobre due esposizioni, la mostra personale di Alessandro Pellegrini "Segni Parole Sogno" e l’esposizione collettiva di Arte contemporanea denominata ” ARTE & PAROLE” giunta alla IX° edizione e inserita nel circuito RAW - Rome Art Week “ La settimana dell’arte contemporanea” 23/28 ottobre 2023.

ARTE & PAROLE è una delle mostre che la Galleria Gard propone a cadenza annuale,  il padrino del progetto era Remo Remotti ( attore, poeta e artista Romano ) , dopo la sua scomparsa è stato deciso di dedicare a lui le edizioni a venire.  Parte della serata inaugurale verrà dedicata alla parola. Tredici sono gli artisti selezionati , diversi per stile, linguaggi e tecniche usate, l'obiettivo è creare un'esposizione ricca di generi artistici che rende omaggio alla parola creando una con-fusione tra comunicazione verbale e visiva, il comune denominatore delle opere in esposizione è l’unione dell'opera con la parola, intesa non solo come parola reale, ma come verso, poesia, a volte immaginaria, collegata inconsciamente all'opera stessa.

Una sala sarà dedicata alla Mostra Personale di Alessandro Pellegrini, dal titolo “Segni Parole Sogno”.

La serata di apertura sarà accompagnata da Art & Wine - Degustazione di Vini ed eccellenze enogastronomiche a cura di : Federica Christine Marzoli - Viene chiesto un contributo per la degustazione

Artisti esponenti:
Lorenza Bucci Casari: Nasce a Roma, da padre italiano e madre francese, cresce in un ambiente artistico ed  internazionale. Scrive da sempre, di tutto ed  in varie lingue, ma la poesia è la sua prima spontanea forma di espressione ed anche la più costante,che spesso accompagna i suoi quadri.  Medico per molti anni  non smette mai di scrivere. ma da una quindicina d'anni…  si scopre artista eclettica: dipinge, fa installazioni ed opere tridimensionali anche grandi e spesso luminose.  Crea Gioielli, molto vari, anche per l'alta moda, collaborando con vari stilisti.  anche  per Raffaella Curiel tra Roma e Milano. Ha esposto in tutto il mondo e vinto vari premi .La sua ultima personale con retrospettiva si è svolta nel 2012, a Roma. Nel 2013, nelle Marche, allestisce “Trasparenze”,  una sua personale, presentando una collezione inedita realizzata in plexiglass. Poi, 9 anni fa , realizza il suo sogno e crea di sana pianta, un Art Hotel a Bahia in Brasile www.aossinosdosanjos.com  - www.lorenzabuccicasri.com.

Maria Gabriella Cardinali: Nasce a Roma dove vive e lavora.
Si laurea con lode in Lettere alla Università “La Sapienza “ di Roma .
Nel 1984 consegue il diploma in Arte Plastica alla Scuola di Arti Ornamentali “ San Giacomo” di Roma e successivamente approfondisce l’arte ceramica con le ceramiste Nicoletta Sauve e Gloria Migliacca.
Negli anni 1990-2004 il suo interesse si sposta dalla ceramica al vetro e diviene titolare di un suo laboratorio per la creazione di vetrate artistiche legate a piombo e complementi d’arredo a tecnica Tiffany, mosaico, collage.
Dal 2005 l’argilla ritorna ad essere il suo mezzo espressivo predominante e dal 2009 collabora con la ceramista Nicoletta Sauve presso la Scuola d’Arte Ceramica Terraforma di Roma, dove attualmente insegna scultura e decorazione ceramica.
Lavora principalmente la porcellana, che ama accostare alla terracotta proprio per il forte contrasto tra la raffinatezza e morbidezza dell’oro bianco e la ruvida crudezza della terra rossa.
Oggi il suo interesse per la scultura ceramica la porta a spaziare tra la scultura contemporanea in porcellana e il figurativo.

Monica Casali: In arte Monicasali. Nata a Roma, sono un sagittario del 1974.
Cresciuta in una famiglia portata alla creatività, ho sempre avuto stimoli a  dipingere, trasformare , riciclare, disegnare. Quello che era un gioco è diventato la Mia ARTE. Autididatta, a forza di sperimentare tecniche pittoriche e materiche di ogni genere, ho creato il mio stile! Un genere di Pop Art che ripropone temi vintage cari a tutte le generazioni, con un misto di Tromphe l' oeil e arte materica, condito dall' utilizzo appropriato di colate di resina che rendono i soggetti ancora più reali e tridimensionali.
Le auto rinascono sulle mie tele e i pezzi veri e spesso usati, vissuti, riciclati continuano a raccontarie storie di vita non più su strada…ma su tela!  I fari si illuminano, le auto sembrano uscire dalla parete.

Silvano Debernardi: Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.

Olympia Dotti: Nasce a Roma il 21 Novembre 1967, fin da piccola, a 7 anni, decide che essere Artista sarà il suo Mondo, quando a Roma il land Artist Christo  nel 1974, impacchetta le Mura Aureliane, fu Amore a prima vista. Frequenta anche lo Studio del Pittore Renato Guttuso (Suo Zio) dove rimane impressionata dall'Odore acre dei Tubetti ad Olio ed i loro vividi Colori, che influenzeranno tutto il suo lavoro da Colorista, anche se passerà ad un Medium più rapido come l' Acrilico. Partecipa a varie Mostre come Artista del Gioiello dopo aver seguito la prima annualità presso lo IED Dipartimento di Moda, per poi volare in Inghilterra e Diplomarsi alla "Pardon School of Specialized Decoration" per passare a Ginevra per Studiare Scenografia Teatrale all' " Ecole de Decor de Teatre" per volare in USA a "RISD" la migliore Scuola di Design USA. Tornata in Italia frequenta i Corsi dell' Aura-Soma dell' ASIACT Academy Sience International of Color Tecnologies  e fonda un Piccolo Museo,  il MIAF, Museo, Italiano, Arte, Felina Piccoli e grandi Felini tra Arte – Natura e Curiosità - Ha esposto in diversi Spazi Museali in Italia e all' Estero.

Sabrina Faustini in arte Sabrì: Nata ad Alatri il 09/08/59 fin dall’infanzia ha dimostrato passione per il disegno , in seguito per la pittura e grazie ad un lungo esercizio nella pratica artistica e alla collaborazione con un gruppo di pittori guidati dal maestro d’arte "Benedetto De Santis dopo lunghi anni di “apprendistato di bottega “, ha affinato la tecnica pittorica e acquisito una sempre più accesa sensibilità e curiosità che alimentano la sua creatività artistica. Dal 96’ ha iniziato ad esporre in mostre personali e collettive presso gallerie ed enti pubblici in Italia ed all’estero , ottenendo ampi consensi di critica e pubblico , diversi premi e riconoscimenti. Di lei il maestro Benedetto De Santis dice :” Sabrina è stata sempre un’attenta osservatrice della produzione artistica dei grandi maestri del ‘900. Guardando e osservando ha maturato una sua concezione dell’arte che cerca di trasferire nei suoi quadri. Fondata su poche linee e ampie masse di colore spatolate, la sua pittura tende non a una mera rappresentazione degli oggetti , ma ad evocare o suggerire emozioni interiori in chi la osserva, ciò che conta è il risultato d’insieme e la sintesi narrativa . Le linee non si vedono i particolari scompaiono, il colore diventa protagonista immaginario. “Benedetto De Santis“

Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design.

Enrico Frusciante: Nato a Terracina, consegue la Maturità Artistica nel 1975 presso il Liceo Artistico Statale di Latina. Dopo il percorso di formazione in ambito artistico, Enrico Frusciante allestisce la sua prima personale a Latina nel 1986. In quella occasione presenta opere dal forte accento realista-fotografico. Oltre alla ricerca di una propria personale linea espressiva, inizia ad indagare sulle possibilità tecniche che il mezzo fotografico può offrire. Sulla scia di Man Ray e Luigi Veronesi, ma soprattutto di Louis Daguerre, inizia a disegnare con la luce direttamente sulla carta fotografica. Parte così la sua indagine sul reale e sulla realtà, sulle loro molteplici sfaccettature e punti di vista. Tra le sue serie più importanti si segnalano “Strutture” del 1989-90 e “Presenze” del 1991-93. La ricerca “Frammenti” ha inizio nel 1996 e continua fino al 2009. In questo anno il suo interesse si sposta sull’essenzialità e l’eleganza del carattere tipografico da stampa, ma successivamente considererà anche le forme e i colori in uso nella pubblicità o comunque presenti sulle riviste di moda e costume. E’ così che alla serie iniziale delle “Tracce” e quella successiva degli “Elementi”, sviluppate entrambe con l’uso del tradizionale mezzo pittorico, si affiancherà quasi subito la serie “Traccia di tracce”, che si avvarrà dell’immediatezza del mezzo fotografico, per fissare idee e visioni che potessero contenere al loro interno, il senso fisico di spazio e tempo mantenendo invariato l’oggetto dell’indagine e cioè i colori, le immagini ed i caratteri da stampa usati nella pubblicità dalle riviste di moda. Nel 2010 inizia a cercare collegamenti tra forme, immagini multimediali e quelle sino ad allora indagate della tradizione pittorica. Comincia così nel 2012 la serie “Interferenze” Le prime opere di questa nuova serie sviluppata con l’uso della fotografia saranno presentate nel 2013 in occasione della mostra Artitaly tenutasi nella Halle 50 della Domagk Ateliers di Monaco di Baviera. Da quel momento il suo impegno è volto all’indagine delle connessioni tra linguaggio multimediale e tradizionale.

Marisa Muzi: Nasce a Roma dove vive e lavora alternando esposizioni tra Lucca – Sulmona e Pettorano sul Gizio (AQ). Fino ai 30 anni vive tra gli artisti di Villa Sthrol Fern, frequenta gli studi d’Arte dei suoi insegnanti Marina Haas Palloni e Kristen De Neve. Per Marisa Muzi dipingere è l’essenza della vita, affronta dei temi che sono anche il suo percorso di vita , ed ecco tartarughe, bicchieri, volatili, elefanti ed orme, bambù, scimmie e cammelli non per altro donne, fiori e paesaggi, questi temi la portano ad usare diversi materiali, la carta smeriglio e il cemento negli elefanti, stoffe e carte per i bicchieri, garze scaiola per arrivare a materiali di estremo recupero, come avvolgere un quadro con del cellofan nelle “ Donne scienziato” e usare cristalli di bicchieri rotti per i suoi “ Bambù“. Le sue passioni sono la Pittura, lo Yoga e la Poesia.Le sue opere sono in collezioni private in Italia e all’estero.

Alessandro Pellegrini: Nato e cresciuto a Roma, Alessandro Pellegrini sviluppa già a 3 anni la passione per il disegno, anche su incoraggiamento della madre (anch'ella illustratrice). Si diploma presso il Liceo Artistico A. Caravillani di Roma e completati gli studi intraprende un percorso individuale che lo spinge ad allontanarsi dall'uso classico dei materiali, a favore di continue sperimentazioni in cui l'amore per il colore è sempre protagonista. La prima fase di rottura coincide con la sostituzione della matita con tagli e screpolature del foglio su cui giocano acquerelli e chine. Successivamente inizia ad usare materiali di riciclo come supporti per le opere e sorpreso dagli effetti del colore su essi, nel corso del tempo introduce anche nuovi materiali che si mescolano con il colore (bitume, cemento, polistirolo, plastica, gesso e altri), dando di fatto avvio ad una nuova fase che l'avvicina all'arte materica. Parallelamente, la continua esplorazione lo conduce, nel 2015, al progetto "Stampe ad acquerello": esso consiste nell’utilizzo di una tecnica innovativa in cui l'acquerello diluito viene immesso sul foglio attraverso dei fori sull'acetato, rendendo il colore molto più vivo e le sfumature caratteristiche. L’effetto è ottenuto secondo uno schema che Pellegrini realizza ponendo dei piccoli pesi al di sopra dell’acetato; in questo modo il colore viene impresso maggiormente in alcuni punti, creando peculiari sfumature e velature. Tutto ciò è dunque reso possibile tramite la deprivazione di ossigeno e la lenta asciugatura dell’acquerello, che aiutano a sedimentare i pigmenti diversamente. Recentemente è impegnato nell'ambizioso compito di far convergere tutte le precedenti esplorazioni in un nuovo stile dinamico, che mantenga un equilibrio tra i materiali e che onori, come sempre, il colore.

Giulia Pissagroia: Ho sempre coltivato una particolare inclinazione per le arti figurative in genere. Una passione che si è ben presto trasformata in qualcosa di più. Esprimermi con le immagini, con i colori, sperimentando stili e materiali, è diventata una necessità al punto che ho voluto farne una professione. Ho studiato prima architettura, poi mi sono diplomata in grafica pubblicitaria presso la Scuola Internazionale di Comics e ho lavorato per 10 anni come art director e grafica in una casa editrice. Oggi ho deciso di vivere appieno la mia passione dedicandomi esclusivamente a fotografia e pittura. Dal 2022 faccio parte del gruppo ASA Project, specializzato nella cura di progetti fotografici.
https://pissagroia.it/ - instagram: @giulia.pissagroia @g.p.streets

Roberto Saglietto: Maturità classica; laurea in economia politica; master in International management; laurea in conservazione dei beni culturali. Per undici anni occupato nel mondo della finanza internazionale come broker nel campo del mercato azionario e degli strumenti derivati, con base a Parigi, Copenaghen e Amsterdam. L'avvicinamento alla pittura avviene all'inizio degli anni 2000, con la contestuale presa di distanze dal settore finanziario, oramai ritenuto incompatibile con il percorso di vita e la maturazione di una diversa sensibilità. La produzione artistica, da subito, tende all'astrazione, senza però abbandonare, almeno inizialmente, i riferimenti figurativi: è il periodo dei 'paesaggi urbani'. Successivamente la pittura si distacca dai riferimenti visuali oggettivi e fluisce in composizioni aniconiche, la cui esecuzione spesso si struttura di sovrapposizioni pittoriche, ove gli strati e i motivi di sfondo ritornano o riecheggiano attraverso aperture o trasparenze. Sono anni di esclusiva produzione artistica, che non lascia spazio ad esposizioni, se non in forma strettamente privata. La produzione degli ultimi anni ha privilegiato la dialettica fra linee e strati pittorici che si alternano nel ruolo di sfondo e di copertura, dove l'astrazione, viene a toccare, a livello inconscio, la figurazione. Questa pittura vede, poi, nell'ultimo anno, una ulteriore evoluzione verso composizioni che stimolano la ricostruzioni di immagini secondo i modelli percettivi di ciascun osservatore.

Federica Scoppa: Artista di nazionalità italo-tedesca nasce e cresce a Roma.
Sin da bambina mostra una spiccata predisposizione per il disegno. A 30 anni si trasferisce all’estero e si dedica alla pittura. Dopo un decennio, di ricerca tecnica e artistica, rientra in Italia, inizialmente a Roma dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti che frequenterà e nella parte conclusiva a Venezia dove consegue il diploma magistrale. Nel 2019 sostiene con successo gli esami di antropologia e psicologia.
Vive e opera a Venezia. Ha esposto in Italia e all’estero in mostre collettive e personali.
Sito: www.artef19.com , www.scoppafederica.com (in costruzione).
E-mail: artef19@yahoo.it, L’artista è presente su: Facebook, Pinterest, Instagram, Linked’in.

Vincenza Spiridione: Pittrice autodidatta fin dall’adolescenza, di origine lucana, vive e lavora a Roma. Dopo studi classici e giuridici, segue la propria inclinazione artistica conseguendo il diploma in scultura e pittura antica. Nel 2017 si laurea in Sacra teologia, a completamento di una formazione umanistica che traspare nella sua arte. Scrittrice ha pubblicato il romanzo “Se è Amore. L’antefatto”, primo di una trilogia (2020) e "Se è amore. Il conflitto" (2023). Da sempre si dedica alla poesia e composizione di brani musicali che esegue alla chitarra. Abilità tecniche ed esperienze in scultura e pittura Scultura: Modellato argilla, gesso, pietra leccese, siporex, poliuretano, polistirolo, plexiglass, gomma piuma. Formatura. Fusione a cera persa. Elementi di ceramica: ingobbio. Pittura: Tempera all'uovo, encausto, affresco; uso del pigmento per olio, acrilico, gouache su varie tipologie di supporto. Elementi di acquarello. Elementi di tecnica dell'icona. Abilità a disegnare manualmente opere di grandi dimensioni. La Spiridione rappresenta la propria visione della realtà attraverso un personale linguaggio figurativo che le consente di sintetizzare le forme, di plasmare la materia assecondandone potenzialità e caratteristiche, raggiungendo l’immediatezza del messaggio informale, con rimandi figurativi, simbolici e concettuali che valorizzano il segno. Nella scultura come nella pittura, la materia e gli strumenti a disposizione condizionano l’opera: le abilità tecniche e le qualità progettuali dell’artista costituiscono il mezzo per una comunicazione che trascende la realtà. Alla radice del suo lavoro originale sta il messaggio autentico e viscerale mirato a rappresentare contraddizioni e drammi del nostro tempo, in particolare il quello delle migrazioni dai paesi del sud del mondo, spesso in guerra. (rif Progetto UOMODOVEVAI). L’impegno nel sociale tende al superamento delle condizioni di sfruttamento ed annientamento dell’essere umano, affinché prevalga la cultura della Persona, sulla base dei valori della accoglienza, della giustizia, della pace e dell'Amore, unica risposta ai mali dell'uomo nel mondo "globalizzato".

Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.

Cenni Storici : Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.

Dove: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno codice entrata 9090) M Piramide
Inaugurazione: Venerdì 20 Ottobre - dalle 18.30 alle 21.30 Degustazione : Art & Wine - Vini ed eccellenze enogastronomiche
Durata : Dal 20 Ottobre al 4 Novembre 2023
Orari: Dalle 16.30 alle 19.30 - dal lunedì al sabato - ( visitabile solo su appuntamento “ WhatsApp o Sms”)
Ingresso: libero - Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Info mail: soniagard@gmail.com


Materia viva

Dove: Csfadams

Quando: 19 ottobre 2023

Il Centro Sperimentale di Fotografia a cura di Luisa Briganti
Presenta

Materia viva di Gianluca Coppeto

Vernissage Giovedì 19 ottobre 2023 ore 19:00
In mostra dal 20 ottobre al 3 novembre 2023
Ingresso libero
“ Come foglie ci nutriamo della luce del sole e crediamo che non ci sia niente capace di farci ombra.
Come foglie resistiamo agli scossoni e ci aggrappiamo con le nostre forze, crediamo che nessuno potrà annientarle.
Come foglie ci abbandoniamo alla crudeltà fuori dal nostro controllo”.
Il progetto mette in relazione il corpo nudo e il tempo che scorre attraverso una grammatica naturale, attraverso una punteggiatura biologica, la texture di una foglia.La bulimia delle immagini che ci circondano e ci producono la percezione di falso tempo eternamente presente.
Nel saggio di Fontcuberta, “la furia delle immagini” si sottolinea come l’immagine non funziona più come portale per aprire lo spazio di un ricordo ma diventa fruibile solo al presente e poi viene quasi dimenticata.
Il nostro corpo, nella “post fotografia” è costretto a un eterno presente, la relazione corpo immagine tempo è negata o meglio sommersa.
Il progetto “Materia Viva” tenta di riportare al centro questo tema, rappresentando foto di corpi nudi che il tempo stesso altererà incidendo sui tessuti della foglia.
Un progetto trans-fotografico che si lega all’esperienza dell’arte informale italiana nella quale gli artisti sperimentano la capacità di esprimersi attraverso la materia introducendo materiali inediti ( legni, plastica, juta, metalli ).
Questi materiali diventano importanti, perché non sono dei mezzi ma coprotagonisti essi stessi dell’opera. Burri, artista fondamentale dell’Informale Materico, afferma che” i materiali non hanno importanza”. In realtà, il pittore intende dire che non sono i materiali di per sé ad avere significato quanto l’uso che di questi viene fatto.
L’uso della foglia per raccontare il tempo che passa è anche una tecnica che richiede essa stessa tempo ed attesa, perdita del controllo e gestione del fallimento, una vera rivoluzione nei nostri tempi di post produzione digitale.
In realtà anche allo spettatore è implicitamente richiesto un tempo di riflessione per andare oltre l’immagine ed entrare in queste piccole macchine del tempo








BIO
Ho intrapreso lo studio della fotografia circa 5 anni fa e sono sempre stato appassionato di arti visive e con una macchina fotografica in mano.
Credo che “scattare” sia una espressione di un profondo bisogno.
Qualche anno fa in un corso online di psicologia della fotografia chiesi al docente cosa ci spingesse a fotografare e a metterci in un punto di osservazione terzo rispetto all’azione.
Lui mi rispose che i fotografi amano la vita profondamente e cercano disperatamente di fermare il tempo e lottare contro l’implacabile dio Cronos.
Non hanno paura delle rughe o di invecchiare fisicamente, è il desiderio che spinge gli occhi verso il mondo.

Allora gli chiesi
“Perché a un certo punto un velista con i capelli sempre increspati di salsedine desidera uscire dalla scena e sceglie di salire sulla montagna a fotografare il mare solcato dalle vele al tramonto?”
“Credo sia un mestiere pericoloso il fotografo” mi rispose.
“Ogni volta che scatti sei sull’orlo del visibile e dell’invisibile, sei sulla linea d’ombra del tuo subconscio”.

In verità anche solo il tentativo di muoversi al di là di quella linea mi ha reso un uomo più consapevole e più libero.

Studi:
Attualmente studio presso il Centro Sperimentale di Fotografia Adams di Roma
Sono stato allievo del fotografo Mario Guerra e del reporter Paolo Sollazzo
Ho seguito i corsi più tecnici presso la scuola Graffiti di Roma ed ho approfondito studio della composizione con Salvatore Sanna, della street photography con Stefano Mirabella e continuo a seguire numerosi corsi di fotografia contemporanea, ad esempio con Luca Panaro o Matteo Cremonesi presso la scuola di fotografia di Sarzana , Spazi Fotografici.
Inoltre con Simone Spoladori docente al corso di Design della comunicazione allo IED di Milano ho approfondito gli aspetti legati alla relazione tra immagine e psiche.

Premi:
Finalista al premio d’arte ARTKEYS 04 nel 2022 con “like a gold fish”
Monochrome Award 2021 – Terzo Posto per “Acrobat Spirits
Monochrome Award 2021 – Honorable Mention per "Floating People"
Minimalist Photography Award 2020 - Honorable Mention per "Blues Water"
TIFA 2020 - Advertising/Travel non Professional - Honorable Mention per "Amali Yellow"
BIFA 2020 People/Children Non Professional - Honorable Mention per"The Spirit of Knowledge"
Creative Photo Awards competition 2021 - in Short List for "Obsession"
Manifesti d’artista. 1522 – Roma per le donne. Un evento attivo dal 07/12/2020 al 10/1/2021 Finalist for "Non basta Archimede"
Partecipazione al collettivo per la realizzazione del libro “Covid 19, immagini da un anno buio” che ha vinto il premio silver del MIFA 2021 (Moscow International Foto Awards), l’Honorable Mention del PX3 2021 (Prix de la Photoghraphie Paris) il Terzo premio dell’IPA (International Photography Awards)

www.pataturc.com
Ig: gianluca_cop_ph


La mostra si svolge nei locali del
Centro Sperimentale di Fotografia in collaborazione con Kromart gallery
In via Biagio Pallai 12 – Roma
info@csfadams.it 3385785977 – 065344428
Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Sabato su appuntamento – ingresso libero


LXVII Premio B. Cascella 2023:

Dove: Spazio Atlantide - Ortona (CH)

Quando: 07/10/23 - 18/11/23

Torna l'esposizione dei finalisti del Premio ‘Basilio Cascella’, dal 1955 uno dei Premi d’Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d’Italia la cui volontà è valorizzare l’arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica.

Il tema della LXVII edizione 2023 è Intelligenze Artificiali, riferito alla disciplina che studia se e in che modo si possano realizzare sistemi informatici intelligenti in grado di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano.

Questa edizione è dedicata alla memoria di Pino Ferrucci e Antonio Finiello per ringraziarli per il loro prezioso contributo e ancor più preziosa amicizia.
Il vernissage si terrà il 7/10, mentre il finissage con premiazione è fissato al 18/11 2023 e sarà parte della 19^ Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI. Negli altri giorni l'esposizione si potrà visitare su prenotazione.

La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità sono stati i criteri fondamentali della selezione. Sono stati selezionati 14 partecipanti di talento tra pittori e fotografi, le cui opere sono già visionabili sul sito www.premiocascella.art.

Ad ogni singolo artista partecipante è stato chiesto di analizzare concetto di intelligenze artificiali e di esprimerlo tramite pittura o fotografia, portando la propria personale interpretazione del tema all’attenzione del pubblico.


Periodo: dal 7/10 al 18/11/2023
Inaugurazione: 7 ottobre 2023, ore 17.00
Premiazione: 18 novembre 2023, ore 17.00

Location: Spazio Atlantide, via Giudea, 25 – 66026, Ortona (CH)
Prenotazioni: +39 335 401 486

Autori:
- Fotografia: Sebastiano Bianco, Elisa Crestani, Immacolata Giordano, Keren Liang, Mauro Pinotti, Paola Rizzi.
Fuori Concorso: Michele Dolci, Annalisa Lenzi, Veronica Liuzzi, Klizio, Alessandro Passerini.
- Pittura: Leonardo Baserni, Francesco Campese, Tedesco Mennato, Cristiano Quagliozzi, Cristina Ricatti, Camelia Rostom, Anna Maria Saviano, Alberto Zoina.
Fuori Concorso: Maurizio Rapiti, Monica Maria Seksich, Sara Vacchi, Luisa Valenzano.
- Stampa Fine Art: Imagine Fine Art (Silvia Morgana Di Federico e Flavio De Innocentiis).


Maeve Brennan and Sophie Jung

Dove: San Marco 3073 Venezia 30124

Quando: 31 agosto 2023 - 31 ottobre

A plus A Gallery e School for Curatorial Studies sono liete di presentare la mostra bipersonale di Maeve Brennan e Sophie Jung.

Dal 31 agosto al 31 ottobre, i visitatori sono invitati a confrontarsi con una pluralità di narrazioni stratificate nel lavoro di Maeve Brennan e Sophie Jung attraverso immagini in movimento, fotografia e scultura. La mostra riunisce due pratiche  dedicate a un'archeologia delle "cose", svelando le complesse storie e  narrazioni che gli oggetti portano e producono ed esplorando come diverse prospettive e aspettative su di essi possano essere decostruite e ricostituite.
La mostra si propone di svelare e rivelare meccanismi e trucchi magici che questi oggetti compiono per rappresentare e produrre i mondi che abitiamo rivelandone il rapporto con le nostre funzioni sociali in relazione all'uso, alla manipolazione, al valore monetario, simbolico e storico.

La pratica di Maeve Brennan esplora la risonanza politica e storica della materia e del luogo. L'artista sviluppa indagini a lungo termine guidate da incontri personali, spesso attingendo a forme di competenza che comprendono una pratica materiale - geologi, archeologi, conservatori - con una particolare attenzione alla riparazione.
 
Tra le mostre personali più recenti figurano Horses and Angels, Galerie fur Gegenwartskunst, E-WERK Freiburg; An Excavation, Stanley Picker Gallery, Londra; Listening in the Dark, Mother's Tankstation, Dublino; The Drift, Chisenhale Gallery, Londra; The Drift, Spike Island, Bristol; The Goods, Kunsthaus Bregenz, Austria.
Il lavoro di Brennan è stato presentato nel British Art Show 9 (2021-22) e i suoi film sono stati proiettati a livello internazionale. Ha ricevuto il Jerwood/FVU Award (2018), il Paul Hamlyn Award for Artists (2021) ed è stata Stanley Picker Fine Art Fellow (2019-22). Ha ottenuto una borsa di studio Sainsbury presso la British School at Rome (2023) e attualmente è in residenza presso i Somerset House Studios di Londra. È docente associata al Royal College of Art e visiting lecturer al Goldsmiths.

Sophie Jung lavora tra testo, scultura e performance. Il suo lavoro scultoreo consiste in corpi composti da oggetti trovati, spesso rifiutati per il loro uso iniziale. Nel suo lavoro, mette in relazione le loro diverse qualità - siano esse fonetiche, etimologiche, associative, materiali, formali, aneddotiche, storiche o personali - per produrre sia assemblaggi sia testi performabili. Li combina in corpi frammentati e in narrazioni che amplificano una critica del potere che è discutibilmente già insita nel modo della loro produzione e nel fatto della loro esistenza.
 
Jung ha conseguito un BFA presso la Rietveld Academy di Amsterdam e un MFA presso la Goldsmiths di Londra. Tra le mostre personali recenti figurano Sanetroyem, E.A.Shared Space, They Might Stay The Night al Casino Luxembourg; Unsetting all'Istituto Svizzero di Milano; Taxpayer's Money per Frieze LIVE, Dramatis Personae al JOAN di Los Angeles; The Bigger Sleep al Kunstmuseum di Basilea; Come Fresh Hell or Fresh High Water al Blain Southern di Londra; Producing My Credentials al Kunstraum di Londra; Paramount VS Tantamount alla Kunsthalle di Basilea e Äppärät alla Ballroom Marfa. Nel 2016 e nel 2019 Sophie Jung ha ricevuto il Swiss Art Awards e nel 2018 il Manor Kunstpreis. Dal 2016 al 2019 ha fatto parte della giuria dello Swiss Performance Art Award ed è un nuovo membro del consiglio di amministrazione della Kunsthalle Basel.
 
La mostra inaugura il 31 agosto alle ore 18.00 presso la galleria A plus A di Venezia. La galleria A plus A ospita School for Curatorial Studies, composta da 10 studenti internazionali che collaborano alla cura e alla gestione della mostra.

Partners
 
Art about Africa
WE-EXHIBIT
INDEPENDENT COLLECTORS
Thetis.spa
 
 
School for Curatorial Studies Venice
San Marco 3073
Venezia 30124
Tel: 041 2770466
www.corsocuratori.com
 
galleria A plus A
www.aplusa.it


Punto Zero. Un oggetto che...

Dove: Venezia

Quando: 13 – 21 maggio 2023

Punto Zero. Un oggetto che voleva cambiare il mondo è la mostra curata dagli studenti della School for Curatorial Studies Venice. La mostra è visitabile dal 13 al 21 maggio presso l’Istituto Scuola Secondaria di I° Grado Statale “Pier Fortunato Calvi”, Istituto Comprensivo Dante Alighieri, situato tra i Giardini e l’Arsenale de La Biennale di Venezia.

Un oggetto è un’entità fisica che nella sua tangibilità racchiude valori, narrazioni e memorie. È un medium ma anche un’origine, un punto di partenza per raccontare e ricordare, un punto zero.
La scuola, primo luogo di socializzazione, è lo spazio in cui si esperiscono gerarchie che riflettono le dinamiche sociali. Un punto zero dove le situazioni di potere si manifestano attraverso la disposizione dei banchi, della cattedra e di altri oggetti.
Gli oggetti, bacino di memorie individuali e collettive, diventano, negli interventi degli artisti, altrettanti strumenti di riattivazione dei ricordi ed elaborazione di nuove forme relazionali.


Luce - Ombra - Segno & Materia

Dove: Galleria Gard - Roma

Quando: 15/04/2023

LUCE - OMBRA - SEGNO & MATERIA - II° Edizione
Mostra collettiva di arte contemporanea

ARTISTI: Maria Rita Azzaro - Francesca Bianchi - Silvano Debernardi - Angela Esposito - Roberto Gasbarri - Giovanni Ingrassia - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi - Giulia Pissagroia - Roberto Taglietto - Federico Sambo - Sergio Savarino

A CURA DI: Sonia Mazzoli e Marina Zatta
Staff : Lorenzo Salinetti

La Galleria GARD e l’Associazione culturale Soqquadro presentano la II° edizione della mostra “LUCE OMBRA SEGNO & MATERIA” , esposizione collettiva di Arte Contemporanea, che ospiterà le opere di dodici artisti: Maria Rita Azzaro - Francesca Bianchi - Silvano Debernardi - Angela Esposito - Roberto Gasbarri - Giovanni Ingrassia - Sonia Mazzoli - Marisa Muzi -Giulia Pissagroia - Roberto Saglietto - Federico Sambo Sergio Savarino, molto diversi tra loro per genere , stile e tecniche utilizzate nell'esecuzione delle opere , uniti dal tema trattato. Saranno presentate opere pittoriche e fotografiche , che rispecchiano il concetto di luce, ombra segno e materia, non solo riscontrato al momento della visione dell’opera stessa, in alcuni casi quasi impercettibile, ma ampliato dal gioco di luci radenti che con, tecniche particolari di rilievi, sottolineano il concetto di luce ed ombra, che, con il segno e la materia, anche alternativa a quella tradizionale, saranno le protagoniste.

La luce e l'ombra nella realizzazione delle opere d’arte, sottolineano con forza la narrazione artistica, così come la scelta del segno e della materia utilizzate. Una luce radente o un’ombra sottolineata, così come una luce diffusa e un’ombra accennata, cambiano profondamente non solo l’estetica dell’opera ma il significato profondo. Allo stesso modo la scelta di un colore o di una precisa materia rendono, e possono modificare, con forza la narrazione che l’artista vuole imprimere al suo lavoro.

Anche in questa esposizione ci sarà la filosofia/ formula, ideata da Sonia Mazzoli direttore Artistico della Gard denominata " SI - No - FORSE" che dà la facoltà al cliente di fare un'offerta economica di contrattazione rivolta ad una o più opere, offerte che potranno ricevere tre risposte:: Si - No oppure Forse.

Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design: Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.

Soqquadro è un'associazione culturale che nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.


DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Sabato 15 Aprile - dalle ore 17.00 alle ore 22.00
DURATA Esposizione : Dal 15 Aprile al 2 Maggio 2023
ORARI: Dalle 12.30 alle 21.30 - dal lunedì - al venerdì - ( visitabile solo su appuntamento WhatsApp o Sms )
INGRESSO: libero - Info e Prenotazioni +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com


Pagine12345...35