Domestic Landscapes è una raccolta di paesaggi domestici surreali dove luoghi e oggetti comuni, inquietanti nella loro innocua apparenza, divengono scenario di remote paure e dimora di sconosciute trappole. Grazie all’utilizzo degli strumenti digitali, di acquisizione e manipolazione, il corpo diviene suolo privilegiato degli interventi artistici e protagonista delle fotocomposizioni e dei quadri performance, in una sorta di Body Art virtuale. Il "tableau vivant", eredità della tradizione moderna, è un espediente spesso usato per rendere opera la propria stessa immagine, in una narcisistica "mise en scène" dell'identità, nella creazione di possibili altri di sé. A tale proposito, i nuovi linguaggi digitali sono i più adatti a fissare nel tempo il carattere momentaneo e deperibile di travestimenti, gesti e situazioni, pensate proprio come segni destinati ad esaurirsi in breve tempo. Ma qui si va oltre. Il lavoro, nella molteplicità di tecniche ed espressioni, oltre a trasmettere sentimenti o esperienze emotive esplicite o superficiali, rappresenta un’indagine psico-antropologica di vissuti e sentimenti, incarnati da personaggi referenziali allegorici, dove ognuno di essi diviene pretesto di identificazione, di analisi e auto-consapevolezza. Il percorso dell’atto creativo è rovesciato, l’obiettivo cessa di riprendere immagini del mondo e si rivolge all’interno, nelle pieghe più riposte dell’anima: la dimensione è strettamente personale ed intima e l’immagine non è più impulso ad esternare e condividere le proprie sensazioni, bensì opportunità di riflessione e strumento di autoanalisi.
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