In questa sezione è possibile pubblicare i propri
lavori fotografici.
Immagini che fanno parte di un progetto, una serie di scatti
che raccontano una storia o rappresentano un concetto.
Reportage, sperimentazioni, esposizioni, mostre, etc.
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pubblica.
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"Il
carnevale di Venezia" |
Fotografo: Daniela
Comi |
Venezia e il carnevale. Il carnevale di Venezia è
un’appuntamento internazionale che si rinnova di anno
in anno attraverso la partecipazione di centinaia di migliaia
di persone che invadono calle,campi,piazze e palazzi. Il
suo successo è antico;la sua atmosfera ha ispirato
pensieri ad autori ed artisti di tutto il mondo. Saltimbanchi,giullari,buffoni,mangiafuoco
e cantastorie erano, secondo alcuni, gli eredi naturali
degli attori e dei mimi della tradizione classica latina
quindi,degni di ogni rispetto e ammirazione. Venezia è
la città dove operarono le prime compagnie della
commedia dell’arte ,dove in qualche modo nacque il
mestiere dell’attore professionista e dove gli artisti
di strada trovano un palcoscenico libero e naturale. Abituale
consuetudine del carnevale veneziano del diciottesimo secolo
era il passeggio delle maschere in Piazza S.Marco dove si
soleva soffermarsi a conversare soprattutto nei caffè
che, con i loro tavolini all’aperto, costituiscono
ancora oggi luogo d’incontro privilegiato. La festa
che sigillava il carnevale era allora come ora il martedì
grasso. Riunitesi in Piazza S.Marco tutte le maschere,fra
canti e suoni ,ballavano fino a tarda ora e al suono di
mezzanotte del “ campanon” ,tutti si toglievano
la maschera e intonavano in coro “e va e va e va”
cioè “se ne và se ne và se ne
và “. |
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E’il simbolo del carnevale,la
sua stessa essenza,la maschera e il travestimento hanno però
un’origine che esula dai festeggiamenti. In una Venezia
la cui vita sociale era pesantemente e rigidamente condizionata
dall’appartenenza a ceti e classi,la maschera,dava la
possibilità di nascondere la propia identità,di
confondersi,di mescolarsi.Questo fatto unito al grande momento
di successo del carnevale e all’occasione ancora più
speciale per usare la maschera,fece si che a Venezia si sviluppasse
una vera e propia professione:quella del fabbricatore di maschere“il
mascarero”di cui si hanno notizie sin dal 1436. La maschera
che più rappresenta la città è “la
bauta”che i veneziani usavano come costume egualitario.Indossavano
questa maschera per diventare delle persone anonime che potevano
disperdersi per la città e frequentare degli ambienti
che generalmente non erano del loro ceto e poter confondersi
e mescolarsi fra di loro.
Aveva delle caratteristiche che permetteva loro di bere e
mangiare senza mai doversi togliere la maschera. Piazza S.Marco
è sempre stata ed è tuttora il cuore del carnevale
di Venezia. Durante il carnevale non mancano le splendide
feste da ballo private e pubbliche allestite nei più
bei palazzi della città,alcune davvero sfarzose frequentate
da ospiti molto speciali. Dunque si dia inizio alle danze……..
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