Nuova foto pubblicata.

uhm concettualizzi col titolo una immagine non intrinsecamente concettualizzata

come dire che ci vedi quello che non c'è :P

pardon!

In tutta onestà ci vedo poco anch'io e faccio fatica a ricollegare la foto al titolo che hai scelto.

Insomma sono perplesso un bel po'...

Mi piacerebbe saperne un po' di più dall' autore stesso.
Ciao!

In effetti non da nessun messaggio al riguardo, per un attimo però ho immaginato una mappa invecchiata con le rotte tracciate da qualche esploratore.
Mi piacerebbe però approfondire la concettualizzazione di una fotografia e spere la vostra versione, visto che sempre più spesso si vedono solamente belle fotografie e basta.
Ciao
Cele

Per quanto il mio sia solo un parere da neofita, devo dire che d'impatto un impressione di "navigazione" ma l'ha data.

A osservarla un po' meno :D, ma esistono diversi livelli di lettura, no?

a mio parere non bisogna "concettualizzare" e nemmeno cercare di capire..... l'essenza della foto si concretizza secondo me in due fasi totalmente separate.
La prima é la realizzazione, il momento della sua creazione che é propria al Fotografo, soggettiva, privata: il momento magico dell'individuazione del soggetto, la scelta dell'inquadratura, l'angolo, la scelta dei parametri tecnici ed il Click !
La seconda é l'esposizione: chi osserva una foto ne riceve elementi oggettivi che sono il contenuto "materiale" della foto (il "soggetto", i parametri tecnici utilizzati) ed elementi soggettivi che sono strettamente legati all'aspetto "intimo" di colui che guarda e l'interpretazione che ne desume. Questo fà si che vi siano migliaia di interpretazioni possibili di una stessa foto legati alle "emozioni" che la stessa fa scaturire.

Il titolo della foto di fatto molto spesso rappresenta il "rischio" che il fotografo si assume nel cercare di dare la propria chiave di lettura (a volte é estremamente complesso attribuire un titolo ?! almeno per me lo é !!).

Per questo, quando riceviamo commenti inerenti una foto realizzata, che sono corrispondenti a quello che abbiamo risentito nel realizzarla, a ciò che volevamo trasmettere nel realizzarla .... e la soddisfazione é amplificata !!

....... spero di essere riuscito a spiegare il mio pensiero in merito ....?

Saluti a tutti e buone foto
Marcello

.... dimenticavo :

a me la foto piace per la sua estrema semplicità la tonalità dei colori ed i giochi geometrici tra luce ed ombra ..... e questo riesce a trasmettermi delle sensazioni !!

Incredibile ma vero!...forse sono riuscito a capire perché questa foto mi lasci perplesso.
Il motivo principale è strettamente legato al genere al quale appartiene questa immagine: quello dei grafismi e dei soggetti astratti in generale.
Secondo me questo tipo di immagini risultano “vincenti” quando effettivamente chi le guarda fa fatica a capire concretamente che cosa si trova di fronte.
Per capirsi : quando ho visto per la 1° volta "Ruggine" di oldrado ( http://www.centoiso.com/oneshot/shot.asp?id=1010 )ho effettivamente faticato a realizzare che si trattava di una parete metallica rugginosa... mi pareva invece di essere di fronte ad una macchia concreta e materica di colore...un quadro(Niquette docet)...insomma qualcosa di molto diverso rispetto alla realtà.... per questo quella foto mi piace molto
“Rotte..” secondo me manca proprio di questa caratteristica....quando l’ ho vista ho capito al volo che si trattava di un muro...l’ immagine non mi ha dato motivi per essere fraintesa e così, almeno ai miei occhi, ha perso attrattiva.
In questi casi credo che la bravura del fotografo risieda proprio nel creare volutamente questi spiazzamenti...mi viene da pensare ad esempio a Franco Fontana e ai suoi "Paesaggi immaginari".
Un rigraziamento a tutti quelli che bazzicano da queste parti da parte del “Mononeurone” che ho in dotazione per gli spunti di discussione che a volte vengon fuori.
Ciao!