Nuova foto pubblicata.

Un giardino di limoni ed una foglia adagiata su un tronco d'albero reso ancora più scuro dalla pioggia appena caduta.L'aumento del contrasto e della luminosità hanno fatto sì che questa foglia diventasse ancor più protagonista della scena.
Un che di naturale si ammanta, grazie all'obiettivo, di una innaturale bellezza.
Mi piace pensare a questa foglia come alla voce dell'albero a cui appartiene e è bello al mio sguardo scorgere quest'immagine subito dopo quella di "ansel", seguire il movimento dal macro al micro.

Ancora una volta una prova convincente della mia "colorista" preferita...
Solito controllo perfetto della "scena" e dei risultati, solita accuratezza in post-produzione, solito risultato pittorico.
Cosa aggiungere?

Una parte per il tutto.
E per tutto non intendo certo l’ albero di limoni dal quale si è staccata questa foglia ma la natura nelle sue componenti principali...il colore, la luce e l’ oscurità, l’ acqua che è vita. Bene hai fatto ad escludere tutto il resto perché sarebbe stato ridondante. Questa foglia dice tutto da sé perché te ne sei “presa cura” e la foto ne è la testimonianza.

Grazie per l’ ennesima bella immagine.

Mia cara, dimmi… cosa si cela nella ricerca dei dettagli… è la foglia o le gocce, o il buio che l’ammanta… o ciò che si vede ma non si vuol percepire... lacrime? Ciò che può evocare questa immagine va al di là di ciò che rappresenta. Mostraci la tua via.

Caro,Junio, la ricerca del dettaglio è parte integrante di me ed è vero che gli elementi che uso in queste mie immagini stanno per altro.."In the Green" poco dopo essere nato è stato ribattezzato "Grido verde"; questo titolo è venuto ad un'altra persona che ha saputo leggere la mia rappresentazione..è come se in teatro si fossero spente tutte le luci..un unico faro illumina questa fogliolina, ce la mostra quasi in trasparenza, ce la mostra vivida come con sguardo normale pochi sarebbero stati capaci di vedere.
Le prime cose che ho pubblicato su questo sito sono un po' come delle "scene madri"..fermano degli scenari emotivi, esistenziali in cui rincorro un'idea di perfezione..e perseguire questo, si sa, può essere doloroso.
La composizione dovrebbe essere per me come un grosso, stridente punto esclamativo che rafforza la mia comunicazione per immagini.
Sono più forti queste o le parole, o meglio, le visioni tradotte in parole..oppure possono solo agire sinergicamente??? Nello stesso periodo in cui pubblicavo in rete queste prime prove(..che poi ho avuto anche in sorte di esporre in una mostra a Lecce, per l'inaspettato invito di una galleria )partecipavo e purtroppo perdevo ad un concorso di poesia..mi è stata fatta comunque una proposta editoriale ma non è alla mia portata..
..ancora devo capirlo se possono più le une o le altre o se utile pormi questa domanda..fatto sta che amo tenacemente impiegare entrambe, a patto che possano essere comprese solo da chi ha voglia di fermarsi..di avvicinarsi a leggere il particolare e la metafora.

Grazie per l'attenzione ed i commenti; ne sono davvero lusingata per quanto mi ha colpito la tua arte.

Ciao,
Monica