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....sognando l'America

 
marcellospadoni
membro Junior

messaggi: 77
Nuova foto pubblicata. anche in una piccola isola dell'Oceano Indiano gli effetti dei video musicali R&B danno i loro risultati..... la voglia di ribellione, il sogno di un mondo migliore, la necessità di non vedere cio' che non piace di questo mondo....

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12/01/2006 15:10:27
niquette
membro Senior

messaggi: 524
Caro Marcello,eh già,la storia del mondo è fatta di prestiti culturali, di elementi che esterni alla propria cultura d'appartenenza vengono fatti propri.
A fine '800 un gruppo di studiosi ipotizzò l'esistenza di un modello "diffusionista" per cui gli elementi,tratti culturali ritenuti "più validi" si sarebbero diffusi nelle aree dove il modo di vita fosse stato caratterizzato da elementi "più deboli"..ovvio che si trattò di una lettura redatta, elaborata a partire da un centro egemonico in termini di potere economico e politico..dunque inficiata da una volontà di "controllo culturale" da esercitarsi attraverso la giustificazione di una sottintesa superiorità dei propri modelli...Ai primi del '900,in pieno Colonialismo, si parlò di "contatto culturale" e la superficialità di certe analisi venne superata a vantaggio di una lente più profonda: ci si cominciò a domandare, in sostanza,quale fosse il contributo che le culture locali andavano a sovrapporre a tutti gli habitus culturali che solo superficialmente le popolazioni parevano abbracciare in toto.
Fu così che si fecero strada le prime riflessioni su come non esista mai nel contatto fra due culture una piatta passività dell'una rispetto all'altra,ma ci sono sempre fenomeni di rielaborazione e adattamento.Tutto questo forse è più facile, immediato immaginarlo nei continenti più poveri del mondo..ma è validissimo se si considera un periodo come il secondo dopoguerra e la reazione della popolazione italiana a elementi culturali tipicamente americani..ci fu un'inclusione ma mai senza una rinegoziazione, un adattamento rispetto alla propria cultura.
Oggi la prospettiva è quella di continui processi di "ibridazione" a livello culturale: dei segni esterni come l'abbigliamento, gli oggetti d'uso..dei linguaggi della musica, dell'arte, delle più varie forme di comunicazione ecc.

Ancora una volta tanti pensieri a partire da un'immagine che ,ancora una volta, ci dice che la Fotografia è pregna di un'infinità di cose..può dir tanto, può trasmettere un messaggio ingannevole rispetto a ciò che raffigura.
Ora, se non avessimo saputo che sei stato in Madagascar, se non ci avessi detto tu di questo ragazzo di quell'isola..avremmo potuto tranquillamente scambiare questo ragazzo per un ragazzo che c'è già in America!

..comunque e tristemente sappiamo tutti che, al di là delle aperture ad una concezione non di "libero scambio" economico ma di un "libero scambio di idee" fra le tante, bellissime culture e popoli che ne sono portatori, ancora dilangano le menti perverse che vogliono imporre il proprio modello..e rifiutano di accettare che esistono tanti punti di vista tutti ugualmente degni di aver voce.

p.s.1)Consiglio un libro bellissimo "I frutti puri impazziscono" di James Clifford; è un affascinantissimo saggio, tra Antropologia e arte,che riporta una serie di esempi su sorprendenti incontri fra culture, tutti tesi a dimostrare che le culture non sono monoliti immutabili e chiusi all'esterno..per la gioia di tutti gli umani non è così!..questo è il senso della frase "i frutti puri impazziscono"!
Ma sono certa che per esperienza diretta, grazie ai tuoi viaggi, avrai fatto tante osservazioni in questo senso.
p.s.2)Sempre che l'interessato autorizzi,sottoscrivo a pieno la proposta di Nico di aprire un tuttattaccato "marcellospadoniFansClub"!:-P

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12/01/2006 17:18:58
marcellospadoni
membro Junior

messaggi: 77
Cara Monica,

definirti "effervescente" è stato un eufemismo ! Adoro i tuoi commenti .... incredibilmente "stimolanti".

Appena rientro mi approprio di una copia del libro suggerito....

Se un giorno riusciro' a realizzare il sogno di pubblicare un mio libro di foto ti contattero' per l'ingaggio a realizzare il supporto "letterario" !! .... logicamente saranno incluse "la Filastrocca delle Oche" e quella de "Il Giovine che oso' sfidare Oceano".

P.S. per esperienza personale ti assicuro che "......anche i frutti impuri impazziscono" ! (ma lasciamo questa discussione per un altro momento...)

Buona serata
Marcello

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12/01/2006 18:34:54
niquette
membro Senior

messaggi: 524
..senz'altro..anche "i frutti impuri impazziscono" è verissimo..come tutte le cose che son parte dell'umanità gli esiti sono molteplici.
..con questo si apre un altro tema che è quello delle identità composite, delle appartenenze a due mondi culturali nel contempo..al delicato equilibrio tra identità e alterità che è quello su cui si gioca la coesistenza: dal livello interpersonale, su piccola scala, a quello globale e su larga scala.
..sui "frutti impuri impazziscono" mi viene in mente un bel romanzo di Jane Rhys "Il grande mare dei Sargassi" che è la storia di Bertha, la moglie reclusa di Rochester il protagonista del romanzo "Jane Eyre"..Bertha è figlia di francesi stabilitisi in Jamaica ai primi dell'800.Cresce in un legame simbiotico con la sua tata giamaicana e così struttura il proprio punto di vista in netta adesione all'universo culturale di lei: fatto di magia e rituali..insomma è nel profondo del suo essere giamaicana.
Raggiunta la giusta età viene data in sposa ad un uomo inglese,Rochester, appunto.E'per lei l'inizio di una lenta dissoluzione mentale: nell'amore che sviluppa per quest'uomo ma nel distacco che ne avverte per la profonda lontananza dal suo mondo profondamente caraibico, pur nella radice europea del suo sangue..finale tragico (..mi dispiace,Marcello..) con Bertha che è costretta a seguire Rochester in Inghilterra e a perdere il suo mondo e perdere se stessa nella follia in cui sprofonda per il disorientamento culturale che l'assale.
..c'è da dire che l'autrice del romanzo aveva esperienza diretta di ciò che scriveva, era nata, difatti, nella Repubblica Dominicana da madre creola e padre gallese.Il romanzo mi sa che è quasi introvabile, l'ultima edizione risale al 1980; fu scritto negli anni '20.
..io stessa mi propongo di leggerlo, difatti l'ho scoperto grazie ad una versione cinematografica del 1993 di John Duigan "The wide Sargasso Sea", in italiano titolato "Fiamme di passione".
Perchè il "Mare dei sargassi"?..perchè è un tratto di mare vicino la Jamaica noto per alghe pericolosissime per chi finiva in acqua..Rochester aveva continuamente l'incubo di esserne soffocato in mare: chiara metafora della diversità culturale della moglie che lo terrorizzava..
..insomma, la diversità attrae e spaventa al tempo stesso..

..per ora è tutto,
ciao,Marcello!

p.s..."l'effervescenza" è colpa tua!..ti presenti ogni volta con questi scatti!! :)

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12/01/2006 19:17:16
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