MARIOMC2
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Non sono d'accordo con nessuna delle due ipostesi, con l'analogico si può "correggere" qualcosa, ma resta sempre una correzione con ttto quello che comporta in termini di perdità di qualità, stessa cosa con il digitale, se scatti in Raw (formato dati grezzo) utilizzando il sosftware realizzzato dal produttore della tua fotocamera o Photoshop cs puoi correggere anche due diaframmi in sovra o sottoesposizione, ma anche qui con perdità di qualità. In sostanza conviene sempre sporre bene sia con digitale che con l'analogico. Ciao
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robot star
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La pellicola analogica con la maggiore latitudine di posa è quella B/N (otto o nove stop). Ciò permette una vasta gamma di interventi in camera oscura, tenendo presente però che è sempre preferibile esporre in maniera precisa, per non rovinarsi la vita in sede di stampa. Le negative colore hanno una latitudine di posa pari a circa sei stop e consentono buoni risultati anche quando l'esposizione non è precisissima (entro certi limiti, ovviamente). La pellicola che ha la latitudine di posa minore in assoluto è la diapositiva a colori, la quale richiede necessariamente di essere precisi in sede di esposizione. I sensori digitali attuali, a parte i Super CCD di IV generazione di Fujifilm, sono assimilabili alle dia, per quanto attiene alla latitudine di posa: pertanto, a mio avviso, conviene essere precisi nella determinazione dell'esposizione e soprattutto, come si fa con le dia, non pretendere la registrazione contemporanea di alte luci e basse luci in una stessa scena. Ciao. Vincenzo
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