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flash e sistemi di riflessione

 
lucanon
membro Junior

messaggi: 9
buongiorno a tutti.
Sto seriamente pensando di investire un po' di euro nel sistema proposto dalla Lumiquest di pannelli riflettenti promax sistem ( 20 80 + kit di riflessione + diffusore) e volevo sondare eventuali esperienze anche per l'eventuale utilizzo (es. correzzione d'esposizione o meno)!

Mi auguro di trovare qualche risposta, visto che nessuna delle persone da me conosciute sa di cosa parlo o non ha mai avuto esprienza in merito. un saluto a tutti e buon viaggio a chi parte e buoni scatti!
05/08/2006 04:05:29
robot star
membro Senior

messaggi: 220
Io uso regolarmente un Lumiquest Ultrabounce e anche due diffusori Sto-fen Omni Bounce (uno per SB28 Nikon e uno per Metz 45 CL4). Funzionano tutti allo stesso modo e permettono di coprire l'angolo di campo di 180° (lavorano egregiamente pure con obiettivi da 12 mm di focale!). Danno una luce morbida e avvolgente. Gli Sto-Fen li ho presi a Londra (si trovano da Jessops o da Jacobs e possono essere presi anche on line). I Lumiquest sono distribuiti in Italia da Bogen Manfrotto.
La vera differenza è che i Lumiquest devono essere applicati incollando strisce di velcro all'esterno della parabole, mentre gli Sto-Fen si montano a pressione.
Se scatti in TTL o con l'automatismo a computer, non hai problemi in quanto nel primo caso ci pensa l'automatismo della macchina, nel secondo caso quello del flash in quanto sia i diffusori Lumiquest sia i diffusori Sto-Fen sono progettati per non coprire la cellula del sensore sul flash.
Se lavori in manuale, devi calcolare un assorbimento variabile tra 1,5 e 2 stop.
Ad ogni modo, i Lumiquest sono accessori altamente professionali, alla pari degli Sto-Fen. Sui relativi siti trovi tutte le informazioni che ti occorrono.
Ciao
Vincenzo
05/08/2006 16:51:28
lucanon
membro Junior

messaggi: 9
Grazie per le indicazioni Vincenzo. Ho curiosato sul sito della stofen, ma i diffusori della stofen sono diversi dal sistema della luumiquest che mi incuriosisce.

Dicevi che in TTL non necessita compensazione il diffusore, ma questo vale anche per sistemi reflex classici. Io gioco con la EOS 3 + 540ez e non avendo il blocco dell'esposizione in TTL devo comunque compensare? Ti pongo questa domanda, perchè la fonte luce d'emissione per l'esposizione nel 540 non è posta all'interno della testa, ma da una fonte di luce ausiliaria, collocata alla base del flash.

Grazie ancora Luca
06/08/2006 02:00:55
robot star
membro Senior

messaggi: 220
Il fatto che la fotocellula non sia inserita nella parabola ma sul corpo fisso del flash è un enorme vantaggio quando si utilizza l'automatismo proprio del flash, in quanto l'orientamente della parabola a parete o a soffitto. Se il tuo flash non ti permette di compensare l'esposizione in TTL flash direttamente sul lampeggiatore, poco male: intervieni sulla ghiera di staratura intenzionale sulla macchina oppure modifica la sensibilità ISO: in entrambi i casi avrai una variazione di 1/3 di stop in più o in meno.

FLASH AUTOMATICI T.T.L. ED ESPOSIZIONI VARIATE:
Per modificare l'esposizione in modalità di automatismo T.T.L. si può operare in cinque differenti modi:
o Si può impiegare la ghiera per la staratura intenzionale dell'esposizione, presente sulla macchina, lasciando invariata l'indicazione della sensibilità iso della pellicola usata, sia sul regolo del flash che sulla ghiera selettrice presente sulla fotocamera. Adoperando la ghiera per la staratura intenzionale dell'esposizione, presente sulla fotocamera, l'entità della variazione è pari ad 1/3 di stop, nelle fotocamere d'impostazione professionale, mentre nei modelli meno sofisticati è pari ad 1/2 stop. Infine, occorre ricordarsi di rimettere a posto la ghiera della staratura intenzionale dell'esposizione, se non si vogliono "spadellare" le successive fotografie. Al riguardo, occorre tenere sotto controllo gli eventuali indicatori nel mirino della macchina o sul display esterno. Non tutte le macchine dispongono di tali indicatori (ad esempio, non li possiede la pur professionale Nikon F3). Quindi, non tralasciate di usare l'accessorio più importante assieme all'intelligenza, vale a dire la memoria!
o In alternativa, si può agire sulla ghiera di impostazione della sensibilità iso, presente sulla macchina, sempre lasciando invariata l'impostazione degli iso sul regolo del flash. Così facendo, la variazione sarà sempre pari ad 1/3 di stop, cioè il valore che passa tra un indice iso e quello immediatamente limitrofo (in avanti o in indietro). Pertanto, quest'ultimo sistema è sicuramente il più professionale. Per sovraesporre si deve passare da 100 iso alle sensibilità inferiori (80 iso, 64 iso o più basse). Al contrario, per sottoesporre si deve passare da 100 iso alle sensibilità maggiori (125 iso, 160 iso o più alte). La sottoesposizione è indicata nell'uso del flash in controluce con la tecnica del fill in e in tutti i casi in cui si voglia ridurre l'entità del lampo, rispetto alla luce ambiente. La sovraesposizione, viceversa, è utile quando si voglia aumentare l'intensità del lampo. Infine, occorre ricordarsi di rimettere a posto la ghiera per l'impostazione della sensibilità iso presente sulla macchina, se non si vogliono "spadellare" le successive fotografie. Anche in tal caso, esistono macchine che segnalano in vario modo l'inserimento della variazione di sensibilità iso ed altre che non lo segnalano; in entrambi i casi occorre sempre fare attenzione. La staratura della sensibilità iso può essere limitata ad alcuni fotogrammi o anche all'intero rullino, se si prevede di scattare tutte le foto adoperando il flash per bilanciare il controluce (fill in). Ovviamente, nonostante il ricorso all'impostazione di una sensibilità iso diversa da quella nominale della pellicola caricata in macchina, bisogna far sviluppare la pellicola stessa come se la staratura non sia stata operata, altrimenti si vanifica tutta l'operazione.
o Il terzo metodo consiste nell'impostare la macchina per l'esposizione manuale e il flash per l'esposizione T.T.L., lasciando invariata la sensibilità iso sia sulla ghiera della macchina che sul regolo del flash; in tal modo si modificherà l'esposizione aprendo o chiudendo il diaframma, secondo il risultato desiderato.
o La quarta soluzione consiste nel mantenere invariata la sensibilità iso sia sull'apposita ghiera della fotocamera che sul regolo del flash. Per operare una variazione dell'esposizione occorre impiegare il comando di compensazione dell'esposizione di cui dispongono i flash più sofisticati, come il Nikon Speedlight SB28 e gli universali di lusso Metz a slitta 40MZ3, 54MZ3, 54MZ4 e 54MZ4i oppure a torcia 50MZ5 e 70MZ5.
o Infine, se si ricorre a macchine AF dell'ultima generazione come le Canon EOS 1V ed EOS 3, le Minolta Dynax 9 e Dynax 7, le Nikon F5, F6 ed F100 oppure le Pentax MZ3, MZ5N ed MZS, si può adoperare l'esposizione multizona mentre sul flash dedicato, regolato in T.T.L. (originale, oppure Metz, Nissin, Sunpak o similari) occorre impostare il livello di compensazione dell'esposizione pari a - 1 stop, -1/2 di stop o –1/3 di stop, in caso di riprese in fill in.
N.B.: L’automatismo T.T.L. flash funziona sia con le macchine impostate per uno dei modi di esposizione automatica attualmente disponibili, sia con l'esposizione manuale. La cosa da non dimenticare è di regolare il flash per il funzionamento T.T.L.
Ciao
Vincenzo
06/08/2006 22:14:03
robot star
membro Senior

messaggi: 220
Scusa Luca, non ho completato la prima frase: volevo dire che se la cellula è sul corpo, nell'automatismo a computer il flash non è influenzato dall'orientamento a parete o a soffitto della parabole e misura correttamente il soggetto, a prescindere dalla posizione della parabola.
Ciao
Vincenzo
06/08/2006 22:16:46
lucanon
membro Junior

messaggi: 9
Ciao. L'altro giorno ho letto alcune risposte della Lumiquest in merito alla compensazione flash utilizzando il promax system o similari (pannelli riflattenti), ed + risposte riportavano una compensazione necessaria durante l'utilizzo in automatismo completo del corpo macchina e del flash.
Il consiglio che davano era di utilizzare il TTL in Priorità di diaframmi o tempi.
Il mio dubbio attualmente è il seguente. Perchè con automatismo completo devo compensare l'esposizione flash e in altre modalità AV TV Manuale NO?
Il TTL che si utilizzi il diretto od il rimbalzo non dovrebbe cambiare (al di fuori della parabola impiegata) in quanto si base su esposimetro e distanza del soggetto. Quindi perchè non è indicata la compensazione in priorità diaframmi o tempi?

Poi, la sottoesposizione è legata alla duffusione del lampo? C'è una maggiore caduta della luce?

Grazie Ciao
09/08/2006 14:43:35
robot star
membro Senior

messaggi: 220
Non saprei, non ho mai usato l'attrezzo in questione. Ti posso dire quella che è la mia esperienza con il Lumiquest Ultrabounce. Lo uso in TTL con la priorità ai diaframmi ma molto più spesso in program, quando è montato sulla parabola del flash SB28, in combinazione con la Nikon F100. Lo uso invece in automatismo a priorità dei diaframmi con il Metz 45 CL4 quando questi è montato sulla Nikon F3.
Non ho mai avuto la necessità di compensare l'esposizione in interni. Non necessita di compensazione nemmeno con il fill in diurno, o se proprio si vuol ridurre la portata del lampo allo stretto necessario è sufficiente una sottoesposizione di 1/3 di stop.
Per quanto riguarda l'automatismo completo di macchina e flash di cui scrivono sulle FAQ del sito Lumiquest, penso che si riferiscano all'impostazione in automatismo Program della macchina, in combinazione all'automatismo proprio del flash (con la sua cellula incorporata) e non in TTL flash. E' l'automatismo proprio del flash il parametro che impone la compensazione, con quel particolare accessorio (Promax System) e assai certamente è riferito ad un determinato modello di flash (forse il Vivitar 285, molto diffuso negli USA e prodotto solo per loro fino a pochissimo tempo fa, mentre da noi era introvabile da 20 anni). Non indicano il grado della compensazione, perché questa è variabile a seconda delle circostanze e del risultato stilistico desiderato.
In TTL non ci sono santi: il sistema compensa automaticamente la riflessione a parete o a soffitto, in qualunque circostanza ed è indifferente che si usi la priorità ai tempi o quella ai diaframmi.
L'eventuale sottoesposizione, per quella che è la mia esperienza, è utile solo nel fill in diurno, laddove il lampo del flash serve unicamente a dare una leggera schiarita alle ombre, senza che si corra il rischio che si sovrapponga alla luce naturale: di solito, a seconda della maggiore o minore entità, il range va da -1/3 a -1 stop. Ma in questi casi, non si usa il Promax System, che penso sia dedicato alla ripresa in interni oppure in esterni con il buio.
In interni, se lavori in TTL, non vedo a cosa serva la compensazione.
Ciao e alla prossima
Vincenzo
10/08/2006 18:49:17
lucanon
membro Junior

messaggi: 9
Ancora grazie.
Anch'io non ho esperienza diretta con il sistema promax, ma al di fuori della modalità 80-20, mi è parso di capire, che gli altri componeneti siano indicati in condizioni in cui la riflessione a soffitto sia improduttiva (chiese soffitti alti) e quindi suppongo anche un indicazione al suo utilizzo in aperto, e a seconda degli schermi di riflessione utilizzati (bianco oro argento) si può simulare od avvicina la luce del lampo alla temperatura della luce a seconda delle condizioni. In più il pannello diffusore dovrebbe ampliare l'angolo di copertura amplificando l'effetto di diffusione della luce dato dal pannello, che simulerebbe una sorgente con testa + grande.

Prima o poi proverò e studierò su qualche rullini e relative spese l'impiego dell'oggetto in questione. Ciao ed ancora grazie.
Luca
10/08/2006 21:47:35
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