Con tutto il rispetto e tutta la simpatia che mi lega a questo grande Papa, vorrei manifestare il mio disagio nell'assistere alla reazione che ha la società italiana di fronte alla morte del pontefice.

Mi rendo conto dell'importanza e della grandezza di questo pontificato, ma in questi giorni lo spazio dedicato all'evento è diventato pressochè totale. In televisione non si parla d'altro, telegiornali, speciali, anche i film sono tutti a tema religioso...

Credevo che il potere spirituale e temporale fossero due cose separate, almeno in un paese laico come l'italia dice di essere... da quanto vedo però la situazione è differente.

Mi piacerebbe conoscere i vostri pareri.
ciao

... forse sta poprio nel suo essere una "grande" persona ... prima ancora d'essere un "grande" Papa ... che fa si che tutte le barriere materiali e non cadino ... calcola anche che i media devono cavalcare l'onda per soddisfare comunque la loro clientela, la pubblicità ...

sono i media che comandano e comandano la nostra vita dicendoti come devi essere, cosa devi bere,come devi vestire, ecc..
quello che e' accaduto, che alla fine e' una cosa del tutto naturale, e' stato trasformato in un grande evento mediatico, dove tutti hanno qualcosa da dire o da far vedere, cose che tutti gia' conosciamo. ho pianto durante un riassunto per immagini della vita del papa, ma sinceramente questa corsa alla diretta da S.Pietro per far vedere e dire praticamente nulla di pu' di quello che gia' sappiamo, non la approvo.

Che cosa triste vedere la salma al centro della basilica con le persone che passano e fanno foto con i cellulari...

Mara79 dice
"almeno in un paese laico come l'italia dice di essere... "
Cara Mara non è il popolo italiano a dire di essere un paese laico, ma è stato il governo Craxi a deliberare che l'italia fosse un paese laico e non più collegato alla Chiesa. Anche se in questo caso comunque la laicità è relativa in quanto l'evento ha coinvolto il mondo intero.

Maxartis scrive
"sono i media che comandano e comandano la nostra vita dicendoti come devi essere, cosa devi bere,come devi vestire, ecc.."
io credo sia il contrario; siamo noi a comandare ma non ce ne rendiamo conto. La TV è un'azienda che vende un prodotto. Se il prodotto non viene comprato l'azienda è costretta a cambiare. Questo per dire che molte volte non ci rendiamo conto del grande potere che abbiamo. Spegniamo il televisore, e se è vero che tutti la pensano così e lo spengono allora vedrai che le cose dovranno cambiare per forza.
Ciao

Pura utopia spengere il televisore. Se lo spengo io o te non se ne accorge nessuno. Ogni famiglia possiede in media da 3 a 4 apparecchi televisivi ormai e' diventata una esigenza. Noi tutti siamo solo dei colori di una torta che ogni mattina i network si dividono per decretare chi e' stato il piu' bravo, il famoso autitel.
Quello che volevo dire a Mara e' la presa di coscenza che tutti i network italiani hanno sentito il bisogno di dire tutti quanti insieme nello stesso momento le stesse cose a discapito di chi, anche se dispiaciuto del fatto, tutti i fronzoli giornalistici non interessavano.Ma l' evento,perche' di un evento mediatico si e' trattato, era troppo grande per rimanerne fuori.

per paese chiaramente intendevo l'istituzione e non il popolo...

Sono d'accordo con maxartist,non si può dire di spegnere la telvisione, per tante persone è l'unica compagnia...

Ora ci sarà tutta la trafila del conclave...

ormai la televisione ha messo la radici nei nostri cervelli, e guida le nostre scelte nel modo più subdolo ma contemporanamente evidente; so per certo di persone sostanzialmente atee che hanno imbracciato uno zaino e sono partiti "per essere comunque presenti all'evento"; e questo a mio giudizio non c'entra niente con il senso religioso, né ritengo sia un gran segno di rispetto per un uomo al quale va comunque riconosciuto un ruolo grande nella storia degli ultimi decenni, ed una persona di una umanità immensa; ma mamma TV ha i suoi riti e le sue esigenze, che nessuno ormai può più imbrigliare