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Scuola romana Di fotografia - Roma (RM)
La Scuola Romana di Fotografia è un punto di riferimento culturale di primo piano tra quelli che animano il popolare quartiere San Lorenzo, divenuto col tempo un centro stabile della vita artistica della Capitale. Situato nello storico stabile in via degli Ausoni 7/a, che fin dalla fine degli anni Settanta iniziò ad ospitare nei suoi locali i primi studi d'artista, la Scuola Romana di Fotografia nasce dalla costola di uno di questi, il pittore e fotografo Angelo Caligaris, che nel 1992 avviò insieme a Duccio Trombadori, critico d'arte, l'esperimento di una struttura didattica in grado di formare fotografi professionisti addestrati ai diversi segreti e alle complesse tecniche della espressione.
Laboratorio fotografico, processi di comunicazione visiva, studi di composizione in studio e ripresa dal vero, sperimentazione di nuove tecnologie, fanno parte di un insegnamento che associa fotografia ed arte in una comune esperienza estetica. La Scuola di Via degli Ausoni si è voluta così chiamare "Romana" per un preciso raccordo storico con l'esperienza di quella "Scuola Romana" che (con Scipione, Mafai, Mazzacurati, Raphael, Pirandello e tanti altri) negli anni Trenta arricchì l'ambiente artistico romano dopo le grandi stagioni del futurismo e della metafisica. E non a caso la scelta è caduta su di una propria corrente espressiva che operò nel segno di una maggiore aderenza ai problemi più urgenti e vitali dell'uomo in contrasto con posizioni artistiche ormai consolidate e raffreddate dalla retorica della "ufficialità".
Da questa posizione culturale di partenza, la Scuola Romana di Fotografia intende attualizzare la tradizione moderna degli spazi culturali polivalenti (a Roma nacque ai primi del '900 lo straordinario teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia, col suo atelier di fotografia futurista), la presa diretta con le cose, le strategie documentarie, e al tempo stesso il legame tra sguardo fotografico e sguardo pittorico: ecco gli elementi essenziali di un processo formativo che punta all'identità del fotografo non solo come professionista, ma soprattutto come consapevole testimone, osservatore e interprete del suo tempo.