MOSTRE
Moda, Design & Fragole piccant
Dove: Roma V. Cola di Rienzo 267/A
Quando: 18/05/2016
Dal 18 al 28 maggio si svolgerà nella boutique Angelo Di Nepi, a Roma in via Cola di Rienzo 267/A, una mostra/evento di Moda e Ecodesign realizzato dalle Artiste Gloria Tranchida e Simona Vitello. All’esposizione del settore Moda partecipa Zero Spaccato con i suoi accessori.
L’esposizione vuole coniugare idealmente la creatività della Moda e del Design italiano con la freschezza e il rinascere della Natura nella stagione della Primavera, che viene rappresentata dal frutto che meglio rappresenta questo periodo dell’anno: la Fragola.
Il Made in Italy, con la sua caratteristica creatività che coniuga l’Arte e la Tradizione Artigianale con la Ricerca Stilistica rappresenta un ideale contatto diretto con la Natura e il suo evolversi nel tempo, nelle stagioni e nelle ere, attraverso lo svolgersi in un percorso che attualizza una maestria lunga secoli che, rivolgendo lo sguardo sul Mondo, si ispira alle forme naturali che ci circondano.
I Paesaggi, l’Arte, il Cibo, il Design, la Moda, l’Artigianato, l’Italia rappresenta da secoli il vivere all’insegna dell’Armonia e della Meraviglia.
Per una settimana la boutique Angelo Di Nepi si trasformerà in istallazione in cui si confronteranno la Moda e il Design unendosi tra loro con l’utilizzo di elementi della Natura e, per creare attraverso il gusto una sensazione di Armonia con lo svolgersi della Primavera, ai visitatori verranno offerte delle Fragole.
Dove: Boutique Angelo Di Nepi – Via Cola di Rienzo 267/A
Quando: dal 18 al 28 maggio 2016
Orari di apertura: dal martedì al sabato 10.00/20.00 – Lunedì 13.00/20.00 – Domenica chiuso
Info: ass.soqquadro@gmail.com - www.soqquadroarte.it - Cell. 333.7330045
Shpresa Tolaj Gjonbalaj
Dove: M.A.D. Gallery, MI
Quando: 14 maggio 2016
"IN THE MIDDLE OF REAL AND IMAGINARY"
Personale d’Arte contemporanea di Shpresa Tolaj Gjonbalaj
VERNISSAGE
Sabato 14 Maggio 2016 h17.00/19.30
Ingresso libero
Cosa c’è nel mezzo tra la realtà e l’immaginario?
A voi scoprirlo, venendo a conoscere personalmente l’Artista e l’esclusiva collezione di opere che danno il titolo alla Mostra e la caratterizzano.
Shpresa ci racconterà, attraverso i suoi pezzi, come rappresenta la realtà, come la “compromette” con lo scatenarsi di un elemento fantastico inaspettato, come nascono in lei la curiosità e il desiderio di abbattere il confine tra realtà e immaginazione, superandolo, fino a quando i due mondi si mescolano e si ritorna ad una realtà ormai modificata e abbellita dalla fantasia.
L’ A R T I S T A
Sphresa Tolaj Gjonbalaj è un'artista che si lascia guidare totalmente dalle sue emozioni e nelle sue opere è immediatamente percepibile questa sua libertà emotiva.
I colori utilizzati e predominanti esprimono profondità ma allo stesso tempo estrema fluidità. Tutto questo è dettato della personalità dell'artista che la porta a considerare l'arte come elemento principale e creatore, un binocolo attraverso il quale osservare la realtà senza tralasciare quelle che sono le nostre emozioni. Le sue opere hanno la capacità di comunicare e soprattutto raccontare una storia, un frammento di vita, creando un legame indissolubile con se stessa.
“Per me l'arte è una particolare forma di espressione e comunicazione. Si tratta di un modo di esprimere sentimenti, emozioni, pensieri e osservazioni, e, come tale, consente di comunicare chi sei e quello che senti, perché l'arte è un linguaggio universale. Voglio esprimere fantasia, il mio stato emotivo, senza essere vincolata o condizionata da nulla, perché preferendo la spontaneità artistica, voglio raggiungere una mia autenticità, voglio essere solo e sempre me stessa”
"INSPIRATION"
Dove: M.A.D. Gallery, MI
Quando: 14 maggio 2016
"INSPIRATION"
Mostra Collettiva d’Arte Internazionale Contemporanea
OPEN COCKTAIL PARTY
Sabato 14 Maggio 2016 h17.00/19.30
Ingresso libero
Quando sei ispirato da alcuni grandi propositi, da qualche progetto straordinario, tutti i tuoi pensieri rompono le loro catene. La tua mente trascende le limitazioni, la tua consapevolezza si espande in ogni direzione e scopri te stesso in un nuovo, grande e magnifico mondo. Forze sopite, facoltà e talenti prendono vita, e scopri di essere una persona di gran lunga più grande di quanto tu abbia mai sognato essere.
MAD vuole celebrare tutto questo movimento e fermento dettato dall’ispirazione nella sua mostra in programma dal 14 al 28 Maggio 2016.
Quell’ispirazione che non dà preavvisi, che non si cattura perché quando la si vuole catturare, è andata via. Quell’ispirazione che permette di lavorare, su ciò che è in disordine, su impressioni inafferrabili, su cose impalpabili.
Quell’ispirazione che si fa sentire in ognuno di noi anche senza di noi.
A R T I S T I
KATERINA MACHYTKOVA, KATHY TAMAURA, ANDREA SCHWERY, SANDRA HELI, TOYOKO NISHIHARA, URTE’ JASENKAITE’, ANNA LOPOPOLO, JAGA, GARULPH, VALERIE HERBIN, TONY STUCKENS, JANE COWLES, STEPHANIE BOUVIER, GREETJE VAN DEN AKKER, MABO, JANE GOTTLIEB, DIMA VIRGE, MICHELE GSCHWIND, GODE WILKE, FABIO BELLONI, MARIE OTTEBY, TALINE BALIAN, MELANIE BOUCHARD, MUTA, MARCUS CARLSSON, MAURA PATRIZIA ZOLLER, TANA, LESZJA GASZTANY.
Il pittore subisce stati di pienezza e di restituzione.
È questo il segreto dell’arte.
Vado a passeggiare nella foresta di Fontainebleau, faccio indigestione di verde, devo pur liberarmi di questa sensazione in un quadro.
(Pablo Picasso)
Vertical Concept
Dove: Caffè Letterario, Roma
Quando: 06/05/2016 - 20/05/2016
Esposizione Personale di Arte Contemporanea: Vertical Concept.
Artista: Bruno Biondi.
Curatore: Pamela Cento.
Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).
Quando: da venerdì 6 al 20 maggio.
Inaugurazione: venerdì 6 maggio 2016, dalle 19.30 alle 23.00.
Diretta Streaming: ore 21.30 www.verticalconcept.net
Concerto (ore 22.00): Jerry Cutillo & Friends.
Info: www.brunobiondi.net
QUAL’E’ LA FORMA E IL RITMO DEL NOSTRO PENSARE?
Una risposta visiva la troviamo nelle opere di Bruno Biondi (in esposizione dal 6 al 20 maggio presso il Caffè Letterario di Roma), nella linea retta ripetuta, angosciata, ossessionata, imperfetta, a volte liberata e libera, a volte lasciata nella propria solitudine, a volte affiancata da una o più linee con la speranza che prima o poi si possano incontrare in quello spazio umano-non umano costituito dall’infinito.
La linea prevale nell’ovunque all’interno dello spazio materico e formale delle opere pittoriche di Bruno Biondi, dove la ripetizione, evidente e insistente, non è solo sperimentazione gestuale e materica ma è ricerca per oltrepassare i limiti del proprio pensare dandogli una forma e un ordine. Una improrogabile esigenza di sistemare i concetti, mettendoli in fila, uno per uno, riempiendo razionalmente lo spazio bidimensionale: questo è il primo punto da cui partire per liberarsi e accedere a traiettorie di infinito.
Le opere di Bruno Biondi sono create da materia corposa, acrilico, segatura, materiale utilizzato nell’edilizia: sostanza spessa e solida che racchiude la contrapposta immaterialità del dinamismo mentale.
Sperimenta e dosa bene la materia compositiva con un metodo del tutto razionale, dal bozzetto realizzato a mano passa al trasporlo sul supporto di media o grande dimensione sempre attraverso un approccio rigoroso che lo porta a segnare, a volte arrivando a graffiare o perfino a solcare la materia; di istintivo nel processo pittorico c’è ben poco, c’è invece una analisi a priori, un guardarsi nel profondo del sé, scavandosi dolorosamente ben prima di trovarsi di fronte al grande supporto vuoto che sarà riempito da elementi compositivi prima di tutto psichici e solo dopo tangibili.
Opere che nascono da un approccio catartico e dall’urgenza di portare fuori da sé il pensiero, quel pensiero che produce concetti (verticali perché aspirano all’infinito, andando oltre loro stessi) che entrando nella tela, e immaginariamente uscendo da essa, si liberano.
La comunicazione nell’arte pittorica avviene attraverso segni, si dice linguaggio e mai lingua, perché i significati dei segni sono ben più ampi di quelli di una lingua (come quella verbale), sono ambigui per loro natura e aperti alla pluralità di interpretazioni di chi guarda (più o meno bene…). Nell’operato artistico di Bruno Biondi la comunicazione avviene sempre attraverso lo stesso segno, la linea retta appunto, concetto primitivo affascinante che, nelle sue declinazioni sempre estremamente perfette e raffinate nella loro semplice complessità, ci parla della difficoltà di esistere e resistere nel percorso delle elaborazioni mentali che si mostrano prendendo forma e diventando veri e propri insiemi di concetti. Bruno Biondi ci parla del suo mondo psichico con un linguaggio dei segni, come se fossimo sordi, una via altra per comunicare senza fronzoli attraverso la metrica del segno verticale. Non è facile saperlo ascoltare, ma superato il primo spaesamento che deriva dal ritmo lineare e incessante, a guardare meglio ci si accorge che ogni linea retta ha una propria storia, nel suo farsi energia, concetto e materia.
Donne a Soqquadro
Dove: Casa Internazionale delle Donn
Quando: 06/05/2016 - 08/05/2016
Donne a Soqquadro
Un progetto di Marina Zatta
Casa Internazionale delle Donne – Sala Atelier – 6/8 maggio 2016
Soqquadro organizza tre giorni di esposizione di Arte, Moda e Design dedicati alle artiste dell’Associazione, nella settimana successiva alla Festa dei Lavoratori del 1° Maggio, perché le partecipanti possano auto-dedicarsi una Festa del Lavoro Creativo dello Donne. L’evento lascia alle Artiste in mostra tutte le possibilità di esprimersi con i propri personali linguaggi, artistici, tecnici e di settori di ricerca, unico comun denominatore è l’appartenenza al genere femminile.
La Casa Internazionale delle Donne è uno spazio vitale situato nel noto e caratteristico quartiere Trastevere, nel centro di Roma. Lo spazio occupa il seicentesco palazzo del Buon Pastore, dove per oltre tre secoli sono state rinchiuse donne imputante di “trasgressione” alle quali venivano imposti dei rigidi percorsi di “pentimento”. Questo spazio è stato riscattato dal movimento femminista romano che lo ha trasformato in un luogo dedicato alle donne, fulcro di energie vitali.
Soqquadro nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti, pittori, scultori, fotografi, video artisti, performer, designer.
Artiste partecipanti: Martina Buzio, Valeria Di Blasio, Serena Facchiano, Sabrina Faustini, Flavia Manfroncelli, Tina Parotti, Angela Scappaticci, Maria Tindara Pruiti, Angela Valentini
Ecodesigners: Gloria Tranchida, Simona Vitello
Moda: Zero Spaccato
Eventi:
Venerdì 6 maggio ore 19.00 presentazione del libro
“Come è il panorama?” di Martina Buzio – “Echos Edizioni”
Domenica 8 maggio dalle ore 17.00 presentazione dei libri
“La vita a rovescio” di Simona Baldelli - Giunti Edizioni.
“Un caso come gli altri” Di Pasquale Ruju - E/O Edizioni
Collaborazione presentazione libri: Libreria Ubik – Monterotondo
Quando: 6-7-8 maggio 2016 orari: venerdì 18.00/20.30 – sabato e domenica 10.00/19.00
Dove: Casa Internazionale delle Donne, Sala Atelier
via della Lungara 19 – via San Francesco di Sales 1/A
Info: tel. 333.7330045 - ass.soqquadro@gmail.com - www.soqquadroarte.it
Giovanni Alfano - “L’essenzial
Dove: Cupra Marittima, Marche
Quando: 30/04/2016
La Galleria Marconi di Cupra Marittima presenta il quinto appuntamento della rassegna Cosa c’è di nuovo oggi?, infatti sabato 30 aprile alle 18.00 si inaugura “L’essenziale è invisibile agli occhi”, mostra personale di Giovanni Alfano. La mostra curata da Valentina Falcioni, autrice anche del testo critico, è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte ed è l’Anteprima dell’Expo di arte contemporanea 2016 di MCdA.
“L’essenziale è invisibile agli occhi” è il quinto appuntamento della rassegna Cosa c’è di nuovo oggi? che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2015/2016. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La personale di Giovanni Alfano potrà essere visitata fino al 28 maggio 2016 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
Presentando la personale la curatrice Valentina Falcioni scrive: “«Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi» disse la volpe al piccolo principe e le opere di Giovanni Alfano evocano proprio il concetto espresso da Antoine de Saint-Exupéry. Su spazi lattescenti o fuligginosi un cono di luce guida progressivamente l’attenzione dell’osservatore verso la scena centrale, dove emergono bambini, giovani e anziani immortalati in un momento determinante della loro esistenza. […] Tutti i protagonisti non solo coprono il viso con i propri palmi, ma stanno per attraversare una tappa evolutiva, un incisivo evento transizionale. I lavori di Alfano ricordano che il termine mistero sia in greco che in latino deriva dal verbo chiudere e veniva utilizzato per far riferimento a quei riti esoterici in cui la prima fase era caratterizzata proprio dalla myesis. In diverse tradizioni antiche, infatti, gli iniziati venivano bendati con un velo che impediva loro di vedere. Questo veniva rimosso solo al culmine del rituale, quando l’adepto aveva compiuto il passaggio mistico che comportava il conseguimento del grado di epopteia, l’accesso a un nuovo livello di consapevolezza, il salto dalla cecità alla chiara visione della verità che corona l’universo sacro.”
“Non ricordo tutto quello che ho fatto in questi anni, ma ricordo bene tutti gli artisti con cui ho lavorato, il piacere delle discussioni sull’arte e sulla vita, il freddo di inverno e il caldo d’estate. La Galleria Marconi mi ha dato molto, un percorso umano e professionale ricco e avvincente, che si è incrociato strettamente con la mia vita, anche se non è tutta la mia vita. Penso agli affetti, alla famiglia, alla mia casa e a chi la frequenta. Penso di avere fatto molto, penso di avere ancora molto da dire e non voglio rinunciare a nulla di tutto questo. È con questo spirito che mi sono chiesto Cosa c’è di nuovo oggi? E adesso aspetto solo di avere la risposta.” (Franco Marconi)
Giovanni Alfano - “L’essenziale è invisibile agli occhi”
scheda tecnica/technical card
curatore/curator by Valentina Falcioni
testo critico/art critic by Valentina Falcioni
ufficio stampa/press agent by Dario Ciferri
fotografia/photography Catia Panciera
allestimenti/preparation Pasquale Fanelli - Andrea Fontana
dal 30 aprile al 28 maggio
from 30th April to 28th May
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30
opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m.
Con il supporto di Ostello degli Artisti: http://www.appartamenti-cupramarittima.com
Info
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
web http://galleriamarconi.it/
e-mail galleriamarconi@vodafone.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi
twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi
Spazio dentro
Dove: Napoli
Quando: 20/04/2016 - 03/05/2016
Giovanni Mangiacapra
Spazio Dentro - Pitture & Installazioni
a cura di Pasquale Lettieri e Marcello Palminteri
testimonianze di Ermenegildo Frioni e Giovanni Leto
apertura mostra
20 aprile | 3 maggio 2016
presentazione catalogo & rinfresco
sabato 23 aprile 2016, ore 17.30
catalogo
Edizioni FriArte-Roma
CASTEL DELL’OVO
Via Eldorado, 3 (Via Partenope)
NAPOLI
NAPOLI. Sabato 23 aprile alle ore 17.30, presso le Sale delle Terrazze di Castel dell’Ovo si inaugura la mostra personale dell’artista napoletano GIOVANNI MANGIACAPRA. “SPAZIO DENTRO”: questo il titolo dell’esposizione: sono esposte oltre 50 opere ed alcune installazioni, in cui la materia (specialmente carta e cartone, oltre a materiale di riciclo) dialoga con lo spazio della superficie e del luogo, cercando, al di là di limiti ed apparenze, prospettive possibili ed immaginarie. La pittura di Giovanni Mangiacapra è concepita come scoperta e sperimentazione, generata da graffiante critica, narrativa e poetica, di meditazione e di azione, stacchi sui generis, di sguardo, gesto e colore. Un immaginario confluire di amore e pathos, messi in bella evidenza in tutta la loro magnificenza, che appunto il titolo sottolinea, confermando una sinergia tra ciò che l’arte può presagire e ciò che la vista può evidenziare. Questa mostra è un corpo teorico e materiale, steso in una deformante complicità, rispetto ad affermazioni sospese tra il tragico e il sacrale, imprevedibili, mai del tutto comprensibili, ma etimologicamente emotive, fenomeniche, transeunti, connotando la contaminazione di una sorprendente attualità, con l’orizzonte chiaro della libertà. Curata da Pasquale Lettieri e da Marcello Palminteri “SPAZIO DENTRO” è corredata da un catalogo edito da FriArte-Roma, con testi dei curatori e testimonianze di Ermenegildo Frioni e Giovanni Leto.
La mostra si potrà visitare sino al 3 maggio 2016, tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 19.00 (la domenica dalle ore 9.30 alle 13.30).
Il csfadams al Prague Photo
Dove: Prague - Kafka House
Quando: 19/04/2016
Il Centro Sperimentale di Fotografia Adams partecipa alla 9° edizione del Prague Photo Festival.
Rappresentano la nostra organizzazione Gaia Adducchio e Luisa Briganti. Gaia che quest’anno ha svolto nella nostra sede una residenza d’artista per la realizzazione di questo progetto fotografico di oltre 50 fotografie. Le stampe sono state realizzate totalmente in analogico.
Dal 19 al 24 aprile dalle 10,00 alle 19,00 potrete vedere le loro immagini e quelle di oltre 50 fotografi, rappresentati da gallerie, scuole e curatori di molti paesi e stati.
Per maggiori informazioni
http://www.praguefoto.cz/
Gaia Adducchio
https://www.facebook.com/Adducchiogaia/?fref=photo
Luisa Briganti
http://luisabriganti.it/
http://www.praguefoto.cz/
Alla scoperta del Giappone
Dove: Fondazione Luciana Matalon
Quando: Dal 27 aprile al 30 Giugno
La mostra presenta una documentazione fotografica, delle prime immagini scattate in Giappone, tra cui spicca il lavoro di uno dei maggiori fotografi dell’Ottocento: l’italiano Felice Beato.
Questo prezioso materiale, proveniente dalle collezioni del Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze, contribuisce ad esemplificare l’interesse e il fascino esercitato dal mondo orientale alla fine dell’Ottocento nella cultura europea.
L’esposizione raccoglie 110 fotografie originali d’epoca (vintage-prints) colorate a mano con prodotti all’anilina, che ne caratterizzano inconfondibilmente la provenienza dall’atelier di Beato, oltre a tre preziosi album-souvenir con copertine originali, in lacca, madreperla e avorio, che testimoniano la moda orientalista largamente diffusa nell’Europa del XIX secolo.
L’iniziativa, curata da Emanuela Sesti, responsabile scientifica di Fratelli Alinari, è organizzata e prodotta da Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e Fondazione Luciana Matalon, con il patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Milano, dell’Ambasciata del Giappone, del Consolato Generale del Giappone, della Camera di Commercio e Industria Giapponese in Italia e fa parte del programma ufficiale delle celebrazioni del 150° anniversario della firma del Trattato di amicizia e commercio tra Italia e Giappone.
Felice Beato, di origini veneziane naturalizzato inglese, nato nel 1832 e morto a Firenze nel 1909, nei suoi primi anni di attività lavora insieme al fratello Antonio e al fotografo inglese James Robertson a Costantinopoli durante gli anni della guerra di Crimea, della quale riportano alcune straordinarie immagini di documentazione. Nel 1857, sempre accompagnato dal fratello e da Robertson, inizia il suo viaggio verso Oriente, raggiungendo l’India e nel 1860 la Cina.
Nel 1863 arriva da solo in Giappone, dove rimane per oltre 15 anni e fonda la sua attività fotografica insieme al pittore Charles Wirgman, specializzato nella caratteristica coloritura delle stampe fotografiche di Beato. La mancanza di colore nelle fotografie ottocentesche era avvertita come un limite e la policromia di queste stampe, unite alla loro raffinatezza e esoticità, hanno contribuito al grande successo commerciale con cui furono accolte, tanto che Beato e Wirgman crearono una vera e propria scuola a Yokohama, alla quale collaborarono molti artisti locali.
Tale scuola proseguì la produzione delle fotografie ‘alla maniera di Beato’, anche molti anni dopo la partenza del fotografo italiano, creando uno stile e una moda che perdurò fino ai primi del Novecento.
Per la colorazione di una buona fotografia occorreva quasi mezza giornata. I tempi erano così lunghi che vennero assunti sempre più artisti in un solo atelier, istituendo così una catena di montaggio che aveva una gerarchia produttiva ben precisa e che seguiva anche le inclinazioni e il grado di abilità di ciascun colorista.
La Yokohama Shashin, ovvero la fotografia in stile Yokohama, acquisì notevole importanza grazie al turismo.
I viaggiatori compravano, come souvenir, gli album con una cinquantina di immagini circa, affascinati dal Giappone e dalle sue più antiche tradizioni di vita sociale e di costume, ma anche dalle atmosfere e dagli irripetibili paesaggi ricchi di fascino e spiritualità, cercando fotografie che confermassero l’immagine esotica che avevano del Giappone, in antitesi alla cultura del mondo occidentale.
Attraverso le fotografie del XIX secolo realizzate in Giappone, si possono leggere i costumi, i paesaggi, la vita quotidiana giapponese: le geishe, i samurai, i lottatori, i monaci buddisti, i piccoli artigiani, i paesani, ma anche i paesaggi, i fiori e le scene di strada. Ogni immagine è una finestra aperta sul mondo orientale, su un lontano e sconosciuto Giappone che grazie alla fotografia si offriva alla curiosità del pubblico europeo del secolo scorso.
ALLA SCOPERTA DEL GIAPPONE. Felice Beato e la scuola fotografica di Yokohama 1860-1910
Milano, Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67
27 aprile – 30 giugno 2016
Conferenza stampa: martedì 26 aprile ore 12.00
Inaugurazione: martedì 26 aprile ore 18.00 su invito
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00
lunedì chiuso
la biglietteria chiude 45 minuti prima
domenica 1 maggio chiuso
sabato 14 maggio, la biglietteria chiude alle 14.00
sabato 18 giugno, la biglietteria chiude alle 17.00
Biglietti: intero, € 6,00 + € 2,00 di tessera associativa Amici della Fondazione Luciana Matalon
ridotto, € 4,00 + € 2,00 di tessera associativa Amici della Fondazione Luciana Matalon
(over 65, bambini 7 - 12 anni, gruppi e scolaresche minimo 15 persone)
gratuito: under 6
Visite guidate su prenotazione: tel. 02 878781; fineart@fondazionematalon.org , € 2,00 + il biglietto d’ingresso
Info: tel. 02 878781; fineart@fondazionematalon.org
Sito: www.fondazionematalon.org
Cataloghi: Verso Oriente – Fotografie di Antonio e Felice Beato, Alinari
La leggenda di un impero, Alinari
Organizzata e prodotta da: Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia e Fondazione Luciana Matalon
Ufficio stampa:
Fondazione Luciana Matalon
Chiara Belli e Irene Brustia, tel. 02 878781, fineart@fondazionematalon.org
Comunicato e immagini su www.fondazionematalon.org
GLI EVENTI COLLATERALI ALL’ESPOSIZIONE
ALLA SCOPERTA DEL GIAPPONE
La mostra comprende un programma di dimostrazioni di arti tradizionali e conferenze di approfondimento sulla cultura, l’arte, la musica e la lingua giapponese, ogni giovedì sera, presso la Fondazione Luciana Matalon.
La quota di partecipazione agli eventi collaterali è di euro 3,00+ il biglietto d’ingresso.
Programma
Giovedì 28 aprile, ore 20.00
La vestizione del kimono da sposa
Mamiko Ikeda, Wa Jaku kimono service
Giovedì 5 maggio, ore 19.30
Ikebana, storia e significato. A seguire dimostrazione pratica
Garden Club Milano
Giovedì 12 maggio, ore 20.00
Concerto per canto e koto
Mimi Ijyusho Machiya, koto e Kaori Okanda, soprano, a cura di Notturno, Associazione Culturale Musicale di Milano
Giovedì 19 maggio, ore 19.30
Il kimono scopre se stesso: l'occidentalizzazione dell'abbigliamento giapponese nel periodo Meiji (1868-1912)
Prof.ssa Susanna Marino, docente di lingua e cultura giapponese presso l’Università Bicocca di Milano e vice presidente del Centro di Cultura Italia Asia "G.Scalise"
Giovedì 26 maggio, ore 19.30
Ai jutsu - Via dell’armonia
dimostrazione di Ai-Jutsu , arte marziale praticata con la katana, a cura di Hajime, Centro Culturale Discipline Orientali
Giovedì 9 giugno, ore 19.30
La pittura tradizionale giapponese
con la maestra Shoko Okumura
Giovedì 16 giugno, ore 19.30
Ikebana, storia e significato. A seguire dimostrazione pratica
Garden Club Milano
Giovedì 23 giugno, ore 19.15
Lingua Giapponese, oltre il segno la comprensione di un mondo: laboratorio di introduzione allo studio della lingua e dei livelli di comunicazione nella società giapponese contemporanea
Orient'Asia Project: Focus Japan - Studiare e lavorare in Giappone
Dr. Paolo Cacciato, Managing Director Asian Studies Group
Giovedì 30 giugno, ore 19.30
Introduzione alla calligrafia giapponese
con Yumi Ouchi
WhatsArt!
Dove: Caffè Letterario, Roma
Quando: 06/04/2016
Evento Culturale e Artistico: WhatsArt! Talk Show Veritè sul mondo dell’arte, del design e della creatività.
Ideazione e Direzione Artistica: Pamela Cento.
Direzione Artistica Sezione Design: Vincenzo Pultrone.
Format Supervisor: Fabrizio Borelli.
Partecipazione straordinaria Live: Maurizio Baiata (Giornalista, Critico Musicale, Ufologo), Pino Mereu (Scrittore, Studioso di tradizioni popolari e Musicista), Federica Remotti (Manager Artistico, figlia di Remo Remotti), Luigi Parenti (Avvocato), Francesco Michea (Amministratore Delegato Zanotta) e Marta Zanotta (Responsabile marketing e comunicazione Zanotta).
Interviste in esclusiva: Aldo Masullo (Filosofo), Alfredo Rapetti Mogol Cheope (Autore, Pittore).
Con la partecipazione di: Alice Loda (Pittrice), Massimiliano Marianni (Videoartista), Rosario Nocera (Artista), Eleonora Rotolo (Videoartista), Betty Tarantola (Inviata WhatsArt!), Camillo Valle (Filmaker), Elementare Watson (portale web).
Staff: Elisabetta Di Giovambattista, Elisa Posella, Sara Ulivi.
Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).
Quando: Mercoledì 6 aprile 2016, dalle 19.30 alle 22.00
Diretta Streaming Internazionale: Mercoledì 6 aprile 2016, dalle 19.30 alle 22.00 sul sito www.whatsart.net
Info: www.whatsart.net
Diretta Streaming: Max Gordiani per OneMoreLab.
Nella circumnavigazione attorno e dentro di noi, si svilupperà il WhatsArt! del 6 aprile, che conferma le caratteristiche di dinamicità e l’essenza multiverso del format.
La seconda puntata di WhatsArt! contenitore multimediale e Talk Show Veritè dedicato al mondo dell’arte, della creatività e del design si snoda lungo la tematica del territorio inteso come natura e società, toccando per estensione tematiche come inquinamento, sostenibilità, artisti-simbolo di una città, abbattimento creativo dei muri della convenzionalità, territori violati, realtà fisiche e realtà “diversamente reali” e infine territorio come corpo e mente.
Sul palco, i protagonisti del talk show, commenteranno in diretta immagini, video di repertorio, opere di videoarte, cortometraggi e videointerviste.
L’apertura della sezione arte di WhatsArt! vede uno dei protagonisti della scena artistica underground italiana scomparso meno di un anno fa: Remo Remotti, colui che dai media è stato definito il simbolo di un territorio, nello specifico della Roma contemporanea. Con la figlia Federica Remotti, attraverso ricordi e contributi video cercheremo di conoscere il “sovversivo” Remo Remotti sia come uomo che come performer, pittore, drammaturgo, poeta, attore.
Maurizio Baiata, giornalista, critico musicale e ufologo tra i più accreditati d’Italia, ci porterà nei meandri del territorio “universale” sia da un punto di vista musicale che alieno nel senso letterale del termine.
Pino Mereu, scrittore e musicista, come esperto di tradizioni popolari ci parlerà dell’importanza del territorio in ambito musicale.
Nel corso della serata:
Aldo Masullo, uno tra i più importanti filosofi a livello internazionale, in brevi clip che costituiscono delle vere e proprie perle di filosofia, ci parla dell’importanza dell’arte e della cultura per un miglior vivere.
Alfredo Rapetti Mogol in arte Cheope, autore di canzoni per cantanti come Ivan Graziani, Adriano Celentano, Mango, Raf, Laura Pausini, vincitore di due Grammy Awards e pittore dalle esperienze internazionali, nella videointervista in esclusiva ci parla dell’importanza di sentirsi nella propria espressione artistica in accordo con il territorio del sè, quello costituito da ciò che siamo, sentiamo, sogniamo (videointervista realizzata dall’inviata WhatsArt! Betty Tarantola e dal filmaker Tony Giubilei).
L’Avvocato Luigi Parenti, dello Studio Legale Parenti, ci darà delucidazioni inerenti brevetto e territorialità.
WhatsArt! si occupa anche di arte e fisco: fiscalmente c’è differenza tra il vendere opere d’arte nel territorio virtuale dell’on-line piuttosto che presso lo studio dell’artista? Questa e altre domande troveranno le adeguate risposte con i commercialisti dell’innovativo portale Elementare Watson.
Alice Loda (Pittrice) nel suo videoritratto, realizzato seguendo i principi whatsartiani di video veritè e tecnologia low budget, ci sospira di quanto l’arte possa essere importante per esitere e restistere.
Massimiliano Marianni (Videoartista), con la sua opera di videoarte ci porta metaforicamente nei meandri della perdita dei punti di riferimento del proprio percorso, lì dove nascono paura e abbandono.
Rosario Nocera (Artista), con una videointervista skype, ci mostra come a volte la realtà debba essere ricreata per dare forma alla propria fantasia.
Eleonora Rotolo (Videoartista), mostra la forte esigenza del ritornare a essere parte integrante della natura.
Camillo Valle (Filmaker), con i suoi cortometraggi girati in Super 8, con immagini poetiche ed esteticamente potenti, ci parla di inquinamento e dell’importanza per l’uomo di fare qualche cosa davanti alla distruzione della bellezza del territorio.
Nella sezione talk show di WhatsArt! dedicata al design, Vincenzo Pultrone ci farà addentrare nel mondo del design con l’azienda Zanotta, indiscusso fiore all’occhiello del Design Made in Italy, i cui prodotti, nati dalle menti e dalla creatività dei più interessanti designer di fama internazionale (per citarne alcuni: Achille Castiglioni, Gae Aulenti, Marco Zanuso, Ettore Sottsass, Joe Colombo, Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Carlo Mollino, Bruno Munari, Alfredo Haberli e Ross Lovegrove) si trovano esposti in una quarantina di musei internazionali (dal Moma di New York al Musée des Art Décoratifs di Parigi, al Victoria&Albert di Londra, al Tel Aviv Museum of Art). Con Francesco Michea (Amministratore Delegato Zanotta) e Marta Zanotta (Responsabile marketing e comunicazione Zanotta) parleremo di alcuni dei loro prodotti diventati dei must e di come un’azienda possa richiamare la tradizione guardando al futuro, anche per quanto concerne la sostenibilità sia da un punto di vista ambientale della natura che delle risorse umane.
WhatsArt! è un Format Multimediale Ideato e Diretto dal Critico d'Arte e Sociologa Pamela Cento che vede come Format Supervisor il regista di numerose trasmissioni RAI Fabrizio Borelli e la Direzione Artistica per la sezione Design di Vincenzo Pultrone, Architetto, titolare di negozi di architettura e design e ideatore e proprietario del Caffè Letterario di Roma.
WhatsArt! può essere seguito, mercoledì 6 aprile dalle 19.30 alle 22.00, direttamente al Caffè Letterario di Roma o in diretta streaming internazionale sul sito: www.whatsart.net