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5.1a Lo sviluppo per il bianco e nero
A cura di Fabio Cavaliere
Sviluppare in casa e' generalmente una esperienza gratificante. Agli inizi lo ritenevo un necessario passaggio prima di
poter andare in camera oscura a "stampare". Crescendo, ho capito che questo momento della produzione b&w e' assolutamente fondamentale e va affrontato quasi come un rituale. Un buon negativo puo' evitare molte frustrazioni in sede di ingrandimento.
1) Il materiale sensibile.
Per iniziare, non cedere a lusinghe particolari, a granuli fantaspaziali o curve esoteriche...regalati una pellicola generosa, in grado di tollerare i tuoi quasi inevitabili errori. In questo "tutorial" ti consiglio caldamente un Kodak Tri-X 400. Il procedimento che segue ti dara' un negativo con una grana piuttosto evidente ma ben bilanciato per la stampa. Se proprio non puoi sopravvivere all'idea della grana, scegli un Agfa APX 100. Come utile prova, mentre esponi il tuo rullino, cerca di realizzare per ogni soggetto un trittico di esposizioni, una secondo quanto indica l'esposimetro, una sovraesposta di uno stop, una sottoesposta di uno stop. Cerca anche di fotografare, se puoi, in condizioni di luce disparate, di modo da prendere confidenza con l'accoppiata pellicola/sviluppo e capire come affrontare certe situazioni.
2) Attrezzatura e luoghi
Ti servira':
- Una tank per sviluppo (AP, Paterson...)
- Un paio di contenitori possibilmente in vetro da 500ml
- Almeno un tubo graduato per misurare il fissaggio
- Una siringa (senza ago)
- Un cronometro
- Acqua distillata (un paio di litri)
Inoltre assicurati di avere accesso a:
- Un luogo ove realizzare un buio assoluto
- Un luogo poco polveroso dove non transiti anima viva per circa 3 ore
3) I chimici
- Un boccettino di Agfa Rodinal (non special)
- Una confezione di Ilford Rapid Fixer o Agfa Agefix
- (ev.) Una confezione di Ilfotol (agente imbibente) o shampoo neutro
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