MOSTRE
Anna Del Vecchio | Il Rosso, p
Dove: Evasioni Art Studio
Quando: dal 7 al 14 aprile 2017
“Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima”, scriveva Wassily Kandinsky nel suo celebre Lo Spirituale nell’Arte (pubblicato nel 1912 a Monaco dall’editore Reinhard Piper), indicando, tra quelli, il rosso come il colore “senza limiti”. Anna Del Vecchio ha fatte sue queste indicazioni per strutturare la sua importante, ampia serie fotografica che ha tradotto la luce e la realtà esterna, senza mediazioni e manipolazione, in immagini astratte tutte basate su questa magnifica, potente ed evocativa cromia.
Il rosso incarna da sempre molteplici significati metaforici che possiamo ritrovare, parcellizzati o più evidenti, in ognuna delle circa venti opere in questa mostra; le fotografie, infatti, possono richiamare il fuoco, l’allarme e l’allarmante, la guerra, il sangue, ma anche la passione, l’amore, la gioia e la festa, perché il rosso è colore atavico di intenso potere evocativo. C’è tutto questo negli scatti di Anna Del Vecchio che esibiscono – sia nella personale a Evasioni Art Studio sia nella sua declinazione successiva da Camponeschi, entrambe curate da Barbara Martusciello – una presentazione della realtà che si palesa non figurativa ma che attiva quasi spontaneamente il gioco del riconoscimento; in quelle foto, tra ombre e riflessi, gradazioni carminio, vermiglio, saturno, cinabro, pare di scorgere gambe, grembi, mani giunte, cuori, pieghe, caverne, soli, flash e tanti altri elementi, tutti possibili e plausibili; ma è l’illuminazione – naturale, solo raramente artificiale – che, battendo o rasentando sete, carte, superfici e materiali vari appositamente predisposti dall’autrice, che crea questo tripudio di immagini in un tono che – per seguire la descrizione di Orhan Pamuk nel suo Il mio nome è rosso – ci brucia dentro, è forte, non si nasconde, si fa notare, non ha “paura degli altri colori, delle ombre, della folla o della solitudine”, riempiendo di sé, con il suo “fuoco vittorioso, una superficie”: una superficie che lo attende e dove può espandersi. Ciò avviene sotto lo sguardo vigile e l’attenta regia della nostra artista, pronta a catturare la magia, il prodigio di un accadimento accompagnato verso la strada dell’arte per tramite dalla macchina fotografica che eterna e rende speciale quegli attimi.
Una seconda mostra, con una ulteriore selezione di opere del ciclo Il Rosso, per esempio: senza limiti, pure curata da B. Martusciello, si inaugura giovedì 13 aprile alle ore 20.00 nell’ambito di Electronic Art Cafè a cura di Umberto Scrocca da Camponeschi in Piazza Farnese 50 a Roma
Info mostre
Anna Del Vecchio | Il Rosso, per esempio: senza limiti | Mostra fotografica a cura di Barbara Martusciello
- Inaugurazione # 1: venerdì 7 aprile, ore 17,30 – 21,30. Evasioni Art Studio - via dei Delfini 23 Roma. La mostra è in corso fino a venerdì 14 aprile; orari: 11.00-13.00 e 16.30-19, sabato 11.00-13.00 e 16.30-19.30, domenica chiuso.
www.facebook.com/events/594459914097575
- Inaugurazione # 2: giovedì 13 aprile, dalle ore 20.00 A cura di Barbara Martusciello, nell’ambito dell' Electronic Art Cafè di Umberto Srocca - Wine Bar Camponeschi, Piazza Farnese 50, Roma
The woman's essence 2017
Dove: Parigi
Quando: 07/04/20167
internazionale The Woman's Essence 2017. Dal 7 al 9 aprile potrete vedere le loro opere assieme a quelle di altre artiste contemporanee nella splendida cornice parigina del’ Espace Commines, 17 rue de Commines, Parigi, Francia.
Vi aspettiamo.
Gaia Adducchio and Luisa Briganti will show some of their photos during the international exhibition The Woman's Essence 2017. From the 7th till the 9th of April it will be possible to see their works among the ones of other contemporary female artists in the wonderful Parisian location of Espace Commines, 17 rue de Commines, Paris, France.
We are waiting for you to come and visit us.
http://luisabriganti.it/2017/03/19/woman-essence-2017/
http://musaartspace.businesscatalyst.com/woman-s-essence.html
http://www.espace-commines.com/
TELAindossi
Dove: Vineria al 10, Arezzo
Quando: 22 marzo 2017 _ 25 aprile 2017
Mercoledì 22 marzo presso Vineria al 10 in piazza San Giusto 10/c ad Arezzo inaugura tELAindossi, mostra di Alessandro Bernardini. La personale è accompagnata da testo critico di Tiziana Tommei. Un progetto dichiaratamente sperimentale, che muove dal concetto di ‘arte partecipata’: la parola d’ordine è coinvolgere, permettendo ad interlocutori diversi di prendere parte alla produzione dell’opera. In ordine a questo assunto, l’elemento finale, concluso, è il risultato di un lavoro collettivo e condiviso. Saranno esposte cinque serie, ciascuna composta da dodici scatti, desunti da impressioni dirette del reale e in seguito rielaborati, modificati e restituiti con un profilo volutamente alterato e mistificato.
Claire Bishop definisce ‘agents’ coloro partecipano al processo creativo, persone che l’artista ha persuaso a lavorare per lui e che interagiscono non solo con l’autore, ma anche tra di loro. Alla base c’è la volontà artistica di un singolo che imposta le fondamenta dell’iter progettuale mentre, al contempo, il risultato ultimo è espressione di un gruppo. È l’artista che, in prima istanza, sceglie: a partire dal luogo, che diviene spazio di scena e dimensione condivisa; a seguire gli strumenti e il linguaggio attraverso cui vuole veicolare l’idea; non per ultimi i partecipanti, con ruoli e compiti predefiniti. Il margine di manovra, da parte di tali ‘attori’ è molto ampio, sebbene costantemente sovrainteso e monitorato dall’artista. Alessandro Bernardini ha selezionato una parte dei suoi lavori, nonché taluni oggetti a lui cari già più volte proposti in pastiches – dalla statuetta della Vergine, ai personaggi dei cartoon, fino agli oggetti da toletta – li ha raccolti all’interno di una location specifica, bianca e asettica, e ha lasciato che fotografa e modella “vivessero” le sue opere alla stregua di media in una performace nella quale la componente ludica finisce per stemperarsi in quella opposta, più propriamente seriosa. In un secondo step ha attivato nuovi stakeholders, che hanno messo in atto una strategia di revisione e rafforzamento del concetto di fondo. La forma conclusiva assunta mette al centro l’autore e presenta l’azione in svolgimento, come in una pellicola cinematografica, suddivisa in fotogrammi alterati, ad evocare una sorta di radiografie. Trovano così manifestazione talune componenti quali: movimento in continuum, valorizzazione dell’azione in sé in luogo della sua rappresentazione, traccia diretta del comparto sperimentale e ribaltamento degli opposti. Con questo progetto, Bernardini conferma e la sua vena artistica antiromantica, ossia ribadisce un approccio alla creazione dell’opera antitetico rispetto allo stereotipo di artista impegnato e tormentato, imponendosi in forza di una pronunciata autoironia, nonché di una costante leggerezza sempre tenuta in superficie. In questo frangente rompe lo schermo di passività del pubblico, esortandolo all’azione, condividendo con un parterre studiato una dimensione che, prima di essere fisica, è (e deve necessariamente essere) mentale.
Alessandro Bernardini. Classe 1970, imprenditore. Avvia la sua ricerca in ambito artistico nel 2011. Curiosità, sperimentazione ed esigenza di creazione portano alla sintesi in forme semplici - solo apparentemente leggere e giocose - di emozioni, pensieri e accadimenti. Minimalismo e concetto sono i due cardini entro cui egli assembla e spesso cela le sue “costruzioni”: talvolta parte dall’object trouvé per montare una storia entro lo spazio ridotto della tela; altre volte è la ricerca dei vocaboli utili alla narrazione che segue il concetto; infine, in certi casi è la materia che nasconde e chiude, cementificando, qualcosa di già definito, ultimato e scritto.
Ha esposto in esposizioni personali, collettive e in occasione di eventi speciali con formula di solo e group show. Tra le mostre si citano “Light night” Galleria 33, “Tela bevi” presso Vineria al 10, la tripersonale in veste di special guest alla Torre del Castello, a Subbiano e, infine, l’ultima in ordine temporale, “Fausti” presso la Secret Gallery di Luciferi Fine Art Lab ad Arezzo. Vive e lavora tra Arezzo e Firenze.
La mostra resterà visitabile fino al 25 aprile 2017, con i consueti orari di Vineria al 10 – aperta tutti i giorni dalle ore 18.00 e chiusa il martedì.
FAROE - le isole del silenzio
Dove: Sacile (PN) Imaginario Gallery
Quando: 1 aprile - 15 maggio 2017
In anteprima a Sacile (Pordenone) il nuovo progetto del fotografo DANIELE INDRIGO, che dal 1° aprile esporrà negli spazi della Imaginario Gallery la serie dedicata alle “Faroe – le isole del silenzio”. Quasi a metà strada tra le estreme propaggini insulari del nord della Scozia e le nere spiagge vulcaniche d’Islanda, abbracciate dal Mar di Norvegia e dalle onde dell’Atlantico, le Faroe sono come un crocevia posto al centro di uno spazio di venti e di mare che segna un percorso non casuale. Sono come pietre posate in mezzo all’acqua ad indicare l’appoggio di un passo lungo un cammino che ha visto incrociarsi lungo i secoli le esplorazioni dei monaci irlandesi in rotta verso l’Islanda, gli insediamenti di genti dalla Norvegia, i traffici con le Shetland e le Ebridi scozzesi, i domini della corona danese, fino in Groenlandia. In tale indissolubile intreccio di storia e geografia sta tutto il loro fascino, che concentra in diciotto isole un paesaggio esemplare, quasi una summa delle caratteristiche di tutte le terre circostanti. Ed è proprio questo insolito scenario che ha spinto Daniele Indrigo, già altre volte celebrato cantore di lontane deserte latitudini, a frugare tra fiordi, scogliere, spiagge di neri ciottoli, villaggi di piccole case di legno dai colori sgargianti, nuvole cariche di mistero, prati di erba capricciosa, strade sinuose che la rada vegetazione permette di seguire in tutte le loro volute verso l’orizzonte. La passione di Indrigo per il paesaggio, distillato ancora una volta nell’essenzialità di un sorprendente bianconero, da sempre sua principale cifra espressiva, trova su queste sponde un approdo accogliente nonostante il vento, invitante al di là del silenzio, attraente per chi sa perdersi nella solitudine che è un ascolto di se stessi nella vaga natura di un mondo antico e nuovo. Inaugurazione sabato 1 aprile alle ore 18 con presentazione a cura di Guido Cecere. Info: www.danieleindrigo.com
Luce Ombra Segno & Materia
Dove: Galleria Gard, Roma
Quando: dal 28/02/2017 al 14/03/2017
Esposizione Collettiva di Arte Contemporanea
TITOLO: LUCE OMBRA SEGNO & MATERIA
ARTISTI: Giulia Alberti - Natalia Alberti - Vinicio Butò - Angelo Clerico - Silvano Debernardi - Maria Carla Mancinelli - Sonia Mazzoli - Erasmo Salsano - Remo Suprani
A CURA DI: Sonia Mazzoli
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Martedì 28 Febbraio - dalle ore 18.30 - 21.00
DURATA : Dal 28 Febbraio al 14 Marzo 2017
ORARI: Dalle 16.30 alle 19.00 - dal lunedì - al venerdì - ( altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: libero - Infotel: +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com
La Galleria GARD come seconda esposizione del 2017 presenta la I° edizione della mostra “LUCE OMBRA SEGNO & MATERIA” , esposizione collettiva di Arte Contemporanea, che ospiterà le opere di nove artisti: Giulia Alberti - Natalia Alberti - Vinicio Butò - Angelo Clerico - Silvano Debernardi - Maria Carla Mancinelli - Sonia Mazzoli - Erasmo Salsano - Remo Suprani, molto diversi tra loro per genere , stile e tecniche utilizzate nell'esecuzione delle opere, uniti dal tema trattato. Saranno presentate opere pittoriche che rispecchiano il concetto di luce ed ombra, non solo riscontrato al momento della visione dell’opera stessa, in alcuni casi quasi impercettibile, ma ampliato dal gioco di luci radenti che con, tecniche particolari di rilievi, sottolineano il concetto di luce ed ombra, che, con il segno e la materia, anche alternativa a quella tradizionale, saranno le protagoniste.
Anche in questa esposizione ci sarà la filosofia/ formula, ideata da Sonia Mazzoli direttore Artistico della Gard denominata " SI - No - FORSE" che dà la facoltà al cliente di fare un'offerta economica di contrattazione rivolta ad una o più opere, offerte che potranno ricevere tre risposte:: Si - No oppure Forse.
La GARD Galleria Arte Roma Design dopo aver sperimentato questa formula in occasione del Natale 2016,ha deciso di proseguire per tutto il 2017.
Artisti esponenti:
Giulia Alberti: Giulia Alberti nasce a Firenze. Si dedica da subito alla pittura sviluppando interessi verso il cinema (il movimento) e l’architettura (lo spazio). Apre lo studio a Biella ,1965, e a Milano,1980. Si laurea alla facoltà di Architettura a Milano. Per approfondire interessi sul cinema e lo spazio, a Parigi segue i corsi di Semiologia , Psicanalisi ed Estetica del cinema presso l’Università della Sorbona. A Milano dove abita, Giulia Alberti si indirizza verso lo sviluppo della terza dimensione progettando e realizzando grandi “strutture ambientali” in vetro industriale lavorato a caldo, realizzato con una particolare tecnica da lei messa a punto,che dialoghino con lo spazio della città e i luoghi della natura. Da qui alcune mostre personali e collettive “Tre artisti a quattro dimensioni” Spazio Metals,Milano1991,:”Arte e Architettura per l’Ambiente urbano”-Ansaldo-Milano ,Galleria Stal Vitale – Osmate (Va) 1991-93. A Murano presso la fornace del maestro Giuman l’artista realizza opere in vetro “colato” utilizzando antiche tecniche di colorazione per sviluppare la ricerca del movimento. Il tema dell’origine della vita si lega alla ricerca del movimento. In seguito G.A. ha sviluppa la sua ricerca verso i micro-volumi, dando forma ad “impronte-scultura” in pasta di cellulosa che raccontano il tempo, l’origine dell’uomo e l’evoluzione a partire dai fossili e reperti archeologici. Vedi la mostra presso la galleria Spaziotemporaneo con catalogo curato da Gillo Dorfles. Milano 2008. Per dare forma al rapporto con il territorio G.A. nel 1997 insieme a Fabrizio Garghetti fonda l’Associazione Arte e Memoria del Territorio che ha come scopo dare vita a progetti di Arte Ambientale in collaborazione con i Parchi, e di attività di Arte/Natura con le scuole. Sono invitati a far parte del Comitato Scientifico il critico Pierre Restany, il geografo Eugenio Turri e lo storico Carlo Pedretti . In Liguria, ad Albissola e Sassello, Giulia Alberti approfondisce la tecnica della terra refrattaria realizzando sculture con la tecnica giapponese del “neriage”, che offre l’opportunità di lavorare con l’argilla colorata nella massa e così dà vita a grandi “semi” che si sviluppano seguendo il movimento a spirale. Vedi la partecipazione alle mostre dei fiori “Murabilia” 2013 Lucca e “Orticola” 2016 Milano. Giulia Alberti collabora a Milano con la galleria Scoglio di Quarto.
Natalia Alberti: Natalia Alberti nasce a Firenze. Negli anni ’70 si trasferisce a Ravenna per frequentare l’Accademia di Belle Arti diplomandosi in “Mosaico” nel 1976. Il suo interesse si sposta verso la tessitura a mano che esplora prima da autodidatta e in seguito frequenta corsi di perfezionamento a Milano presso la scuola Besana, dove percepisce la tessitura e il mosaico come un’unica forma espressiva nonostante la diversità del materiale utilizzato. Da alcuni anni lavora con il cartone ondulato, stimolata dai solchi e dal gioco di luci e ombre su di loro. Questo effetto emerge di più sul cartone grezzo che crea macchie e spazi chiaro-scuri secondo la direzione della luce. Le righe le ricordano i fili di trama e ordito e il taglio del materiale in piccoli elementi la rimandano alle tessere del mosaico. In questa nuova fase sperimenta l’uso del tessuto di tappezzeria che lei compone con tagli diversi, ponendo sempre in risalto la textura e i colori. Nel suo curiosare è stata attratta dalle conchiglie, opera d’arte della natura, di cui ha voluto mettere in evidenza la loro ricchezza e bellezza. E così anche per i legnetti che il mare lavora, corrode e plasma facendoli arrivare in spiaggia in forme già scolpite. Tra gli anni ’80 e ’90 ha partecipato a mostre collettive a Forlì, Alfonsine, Falconara. Nel 2006 espone a Biella nell'ambito di “Carta e Charta”. Nel 2007 espone a Firenze alla Libreria delle donne come sua prima personale. Nel 2008 espone a Spyre all'interno del gemellaggio con Ravenna. Nel 2010 espone con una personale presso la Sala Mostre Fontanone di Faenza.
Vinicio Butò: Fin da bambino ha avuto a che fare con il disegno, ma non come di solito fanno i bambini che fanno disegni di fantasia. A lui piaceva fare ritratti, riprodurre le sembianze umane. Quando aveva otto anni i genitori gli regalarono una scatola di acquerelli. Cominciò così ad avere a che fare con il colore. Intorno ai 14 anni inizia ad utilizzare l’olio. Dipingeva principalmente paesaggi ed alcuni suoi quadri vennero venduti a turisti americani che visitavano Napoli, città dove viveva. Terminato il Liceo scelse la facoltà di Ingegneria, e dopo la laurea ha lavorato come ingegnere per 50 anni, senza però mai lasciare la pittura e soprattutto, la voglia di esprimere, in modo personale, il suo mondo interiore. Fu presentato al pittore Emilio Notte, che accettò di fargli da maestro. Erano gli anni ’60. L’incontro con Emilio Notte è stato per lui determinante; gli insegnò a guardare la realtà con occhio da pittore e ad esprimere sulla tela la realtà che aveva dentro, non quella oggettiva esterna. Ha cominciato a seguire la filosofia del cubismo e della pittura metafisica. Ha utilizzato tutte le tecniche: grafite, pastello, olio, acrilico, collage, materica. I temi dei suoi quadri sono sempre stati storie di vita, avvenimenti recenti che lo avevano colpito. In quel periodo conosce altri pittori importanti. La moglie di Emilio Notte, Maria, pittrice anch’essa, che apprezzò la sua pittura e che volle presentarlo a Mario Persico. Bruno Donzelli. A Parigi conobbe Lucio Del Pezzo, che lo accolse con amicizia essendo anche egli allievo di Emilio Notte. Gli diede utili consigli soprattutto di carattere tecnico. Negli anni 2000 sono rimane isolato per molto tempo. A seguito della malattia di sua moglie. Nel 2015 riprende in mano i pennelli e ritrova la sua pittura. Ha pensato, studiato e realizzato un ciclo di quadri ispirati alle forti emozioni provate a seguito di eventi drammatici della nostra storia recente. Rappresentano il suo desiderio di partecipare al dolore con la visione purificatrice della pittura.
Angelo Clerico: Nasce a Pescare nel 1959. Attraverso l’uso di colori e di forme surreali e con tecnica espressionista, nei suoi dipinti vuole rendere le emozioni legandole al reale osservato. In contatto costante con la natura per lavoro, lo stesso che lo porta a viaggiare molto, è alla continua ricerca di un nuovo rinascimento non disgiungibile al pensiero disgregato del terzo millennio. Le sue opere sono state esposte in molte città italiane: Roma 2006, Firenze 2005, Milano 2003, Atri 2004, Francavilla al Mare 2008, in Gallerie private, spazi Culturali ed Istituzionali come il Museo Michetti.
Silvano Debernardi - Nato a Biella il 29/05/1956. Tra la seconda metà degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha seguito corsi di pittura. In qualche modo ha assorbito l’insegnamento del suo antico maestro C. Morelli: scuola romana del dopoguerra e realismo. In seguito ha proseguito come autodidatta, sperimentando diverse tecniche. Laureato in filosofia ha partecipato a diverse esposizioni.
Maria Carla Mancinelli: Nasce a Roma, dove vive e lavora. Realizza opere riciclando materiali di scarto, come stoffe, legno, ferro, carta, gomma, organizzandoli su supporti anch'essi prevalentemente di recupero. Da anni segue un percorso personale sui paesaggi urbani immaginari, dapprima producendo una lunga serie ispirata alle “città invisibili” di Italo Calvino e recentemente una nuova serie di opere dal titolo “L’interferenza del divino”, paesaggi immersi in una atmosfera trascendente percorsa da squarci di luce. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive.
Sonia Mazzoli: Nasce a Roma il 30 dicembre del 67, inizia il suo percorso creativo giovanissima manipolando argilla in un ambiente familiare molto creativo che assieme al gusto del creare dal nulla le dà la spinta iniziale. Comincia realizzando gioielli per poi proseguire le sue sperimentazioni con disparati materiali come pietre dure, cartapesta , con una spiccata predilezione per il riciclo. Le sue principali fonti di approvvigionamento sono le discariche e la mania di conservare sempre tutto! Consegue il Diploma di Maestro d’Arte al Silvio D’Amico di Roma e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma sez. Scenografia. Nel 95 è socia fondatrice di GARD Galleria Arte Roma Design.
Remo Suprani: Nasce nel 1965 a Ravenna. Diplomato al Liceo Artistico della sua città, espone per la prima volta negli anni novanta. Inizialmente il suo estro creativo interviene in prevalenza su legni e metalli, creando le " Sculture da Appendere " ; successivamente la ricerca sulle tecniche per il trattamento delle superfici metalliche lo porterà a creare sculture pure, che guardano verso il design. In seguito affianca a questa ricerca un' intensa attività pittorica; severo critico di se stesso, alieno dall' inseguire mode e frenesie del momento, ricerca quella dimensione a misura d' uomo che traspare dai suoi lavori, siano essi "Paesaggi Industriali" o " Paesaggi Umani", "Alberi" o "Rovine" : in tutti la luce, la forma ed il colore si rivelano in immagini essenziali e dialettiche. Attualmente risultano al suo attivo numerose esposizioni in istituzioni pubbliche e gallerie private, e partecipazioni a premi e concorsi nazionali con buon successo di critica . Vive e lavora a Ravenna. www.remosuprani.com
Erasmo Salsano : Nasce a Cava de Tirreni nel giugno del 65, già dall'infanzia opera in giochi di ingegno-creativi con il papà costruttore ed il nonno Artigiano. Contemporaneamente agli studi professionali, lavora un laboratorio di ceramica artigianale, li sperimenta le prime modellazioni. Prosegue realizzando oggetti in pelle e cuoio cuciti a stringa. Conclusi gli studi comincia a lavorare nel settore dell’abbigliamento, inizialmente come tagliatore e poi come modellista, utilizzando la tecnologia cad e cam, accompagna creazioni di abbigliamento particolare. Decide dopo qualche anno di trasferirsi nel Parco Nazionale del Cilento per condurre una vita rurale, inizia così una serie di attività eco compatibili, come la lavorazione del legno, il restauro del mobile antico, accompagnando il tutto con auto sostenimento agricolo, in questo periodo nasce un amore per l’ Ulivo, questo legno secolare, con nodi e venature meravigliose, lo affascina, comincia così a scolpire creando opere uniche, ma anche oggetti di comune uso quotidiano.
Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design:
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’hanno sempre contraddistinta.
Ufficio Stampa – Marina Zatta
È una congiunzione leggera
Dove: Galleria Marconi Cupra M.ma
Quando: 26/02/2017 - 25/03/2017
La Galleria Marconi di Cupra Marittima domenica 26 febbraio alle 18.00 presenta È una congiunzione leggera, mostra collettiva, a cura di Dario Ciferri, che propone le opere di Giovanni Alfano, Sonia Bruni, Luigi Grassi, Angelo Maisto. La mostra è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte.
È una congiunzione leggera è il terzo appuntamento della rassegna Di versi diversi?, che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. È una congiunzione leggera potrà essere visitata fino al 25 marzo 2016 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
“Quattro artisti, quattro percorsi definiti e ben distinti, riuniti in una collettiva che vorrebbe muovere una riflessione sulla diversità e sul suo senso nella contemporaneità. Giovanni Alfano, Sonia Bruni, Luigi Grassi, Angelo Maisto considerati individualmente sono distanti tra loro, per ricerca, tecnica, percorsi artistici. Alfano insinua la sua riflessione tra le pieghe dell’animo umano, nei meandri nascosti e la racconta con estrema poesia. Bruni attraverso gioco e cultura riflette sul dolore e sull’handicap, quello quotidiano, quello che ciascuno di noi vive. Grassi racconta, quasi documentaristicamente, il mondo esterno, fatto di volti, luoghi, spazi, lo sorprende ingabbiato, sacro, segreto. Maisto documenta un universo che sgorga dalla sua mente, lo crea e lo cataloga, quasi a ricomporre i pezzi della nostra immaginazione. È una congiunzione leggera li mette in dialogo tra loro, perché tanta diversità è solo presunta e i quattro artisti presentano un elemento forte di dialogo tra loro: raccontano la realtà che li circonda, in tutta la sua varietà, ciascuno dal proprio punto di vista e con il proprio linguaggio. Un filo sottile li lega e li coordina, se li congiunge o mette in contrapposizione, se li disgiunge o li correla, non importa perché l’incontro delle loro opere permette la costruzione di un periodo che di proposizione in proposizione racconta l’uomo, il suo spazio e il suo tempo”. (Dario Ciferri)
“Cambiamo prospettiva sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da imparare, ecco vorrei che Di versi diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e che dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire. Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore, linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)
È una congiunzione leggera
scheda tecnica/technical card
artisti/artists Giovanni Alfano, Sonia Bruni, Luigi Grassi, Angelo Maisto
curatore/curator by Dario Ciferri
testo critico/art critic by Dario Ciferri
fotografia/photography Catia Panciera
allestimenti/preparation Pasquale Fanelli
dal 26 febbraio al 25 marzo
from 26th February to 25th March
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30
opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m.
Con il supporto di Ostello degli Artisti: http://www.appartamenti-cupramarittima.com
Info
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
web http://galleriamarconi.it/
e-mail galleriamarconi@vodafone.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi
twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi
Fabrizio Borelli: Confine # 1
Dove: Evasioni Art Studio
Quando: 25 febbraio - 4 marzo 2017
Sabato 25 febbraio alle ore 18.00 si inaugura la mostra fotografica di Fabrizio Borelli: Confine # 1, a cura di Barbara Martusciello presso Evasioni Art Studio in Via dei Delfini 23 a Roma.
Fabrizio Borelli ha alle spalle una ricerca nel campo della restituzione visiva della realtà che ha portato avanti, attraverso il linguaggio video e fotografico, per decenni; l’esperienza professionale con registi tra cui Scola, Tarkovskij, Comencini, Corbucci, Olmi e Giovanna Gagliardo ha allargato i suoi orizzonti e quella in ambito televisivo gli ha permesso di affinare la sua già naturale sensibilità reportistica e il dono della sintesi. Con la personale Confine # 1 è in mostra un ciclo in bianco e nero realizzato nell’autunno del 1979 quando il Centro Sociale Primavalle e l’ex Ospedale Psichiatrico di Santa Maria della Pietà, entrambi a Roma, accogliendo la rivoluzione portata da Franco Basaglia e le direttive della legge 180 organizzarono una manifestazione per guidare i ricoverati degli ospedali psichiatrici e gli esclusi verso la conquista e il recupero dell’autonomia e della responsabilità personale, lontano dai trattamenti repressivi o contenitivi. Fabrizio Borelli era lì a testimoniare tale iniziativa titolata Uomini e recinti che, egli ricorda “la messa in scena delle esistenze dei ricoverati attraverso visite, azioni, happenings da loro interpretati in una sorta di pellegrinaggio nel territorio romano. Al mattatoio, allo zoo, tra le rovine archeologiche, nelle borgate, nelle piazze del Centro Storico capitolino e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna si tentava di raffigurare e tracciare un percorso immaginario della riabilitazione, in cui gli ospiti delle ex strutture psichiatriche portavano con loro gli strumenti di coercizione come il letto di contenzione, la camicia di forza, l’elettroshock rendendo tutto manifesto al mondo di fuori. Nelle immagini di Confine # 1 Borelli a questo dato – una sorta di reportage suo peculiare – sovrappone la propria peculiare visione, la propria sensibilità, la sua cultura contaminata e quella fotografica restituendo fotografie potenti e con uno svolgimento sentimentale. Così, donne e uomini attraversano nelle foto, come attraversarono nella vita, una città ancora sospettosa o indifferente, animandola e rendendola consapevole. Riuscendo a portare e a farci vedere la luce in quell’ombra a cui si riferiscono i versi di Paul Celan («Dice verità chi dice ombra»).
Una seconda mostra, con una ulteriore selezione di opere del ciclo Confine # 1, pure curata da B. Martusciello, si inaugura giovedì 2 marzo alle ore 20.00 nell’ambito di Electtronic Art Cafè a cura di Umberto Scrocca da Camponeschi in Piazza Farnese 50/50° a Roma.
Info
Fabrizio Borelli: Confine # 1
Mostra fotografica a cura di Barbara Martusciello
Testi: della curatrice; di Filippo Di Giacomo
Inaugurazione: sabato 25 febbraio ore 18.00
Dal 25 febbraio al 4 marzo 2017
Evasioni Art Studio
Via dei Delfini 23, Roma
Dal lunedì al venerdì 11.00-13.00 e 16.30-19.00; sabato 11.00-13.00 e 16.30-19.30
Contatti: s.aeva@libero.it tel. 06 45422513
Ingresso gratuito
Inaugurazione: 2 marzo ore 20.00 nell’ambito di Electtronic Art Cafè - Camponeschi, Piazza Farnese, 50/50a, Roma
Ingresso gratuito
Evento face book: https://www.facebook.com/events/1813945798870683/
ArtPARMA Fair
Dove: Fiera di Parma
Quando: 25/02 - 05/03
Art Parma Fair, un vero e proprio viaggio nelle molteplici tendenze dell’Arte moderna e contemporanea che dopo il successo dell’edizione autunnale svoltasi ad ottobre, riporta la città emiliana ad essere centro di gravità delle più autorevoli correnti della pittura, del design, della fotografia, delle arti grafiche e scultoree.
Con più di 70 espositori, la 6ª edizione di Art Parma Fair sarà ospitata da Fiere di Parma presso il Padiglione 7 di viale delle Esposizioni 393a in concomitanza con la tradizionale rassegna Mercanteinfiera in due week-end consecutivi: sabato 25 e domenica 26 febbraio con apertura a partire dalle 10.00 alle 19.00 e ancora da venerdì 3 a domenica 5 marzo con ingresso nei medesimi orari.
Un intero padiglione di uno dei principali quartieri fieristici di tutto il Centro-Nord Italia, diventerà per 5 giorni il Quartiere dell’Arte. Molto più, dunque, di una mostra-mercato di Gallerie, ma una ragionata e analitica vetrina di tutte le correnti artistiche più influenti o emergenti – dal Futurismo all’Astrattismo e Metafisica, dalla Pop Art all’Informale sino all’Arte concettuale - con un focus speciale posto proprio sulle ultime tendenze e sugli artisti che meglio le rappresentano. Il tutto senza mai perdere di vista e dimenticare l’importanza dell’Arte in senso tradizionale.
ArtParma Fair è un importante momento di scambio e di confronto tra galleristi e pubblico, un appuntamento per i collezionisti alla ricerca dell’opera su cui fare investimento, un’occasione per esperti del settore alla ricerca di nuovi talenti.
Talenti che saranno presenti nella sezione Contemporary Art Talent Show, il progetto di Arte Accessibile Under 5000 di Nord Est Fair, riservato a gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentino opere d'arte dal costo inferiore ai 5000 euro.
Contemporary Art Talent Show è un'immensa opportunità per tutti gli artisti emergenti che ambiscono a entrare e affermarsi nel mercato dell'arte. Non è necessario avere un grande spazio per promuovere la propria arte, bastano pochi metri ma nel contesto giusto. Nell'ottica di rendere accessibile anche nel prezzo la partecipazione in fiera, gli ambienti del Contemporary Art Talent Show sono pensati in modo da offrire grandi capacità espositive anche in spazi di piccole dimensioni, quindi alla portata di tutte le tasche, ma in un contesto di assoluto rilievo.
In più, Art Parma Fair propone anche in questa 6ª edizione una variegata ed esaustiva panoramica di eventi collaterali, un’occasione per investire su talento e creatività e dare corpo a un collezionismo colto e sofisticato, per porre sotto la lente d’ingrandimento modi nuovi di fare arte, soluzioni innovative e installazioni inconsuete.
La segreteria organizzativa rimane a Vostra completa disposizione per qualsiasi informazione.
La invitiamo a visitare il nostro sito internet www.artparmafair.it
Nord Est Fair
Segreteria organizzativa
Via Andrea Costa, 19 - 35124 Padova
Tel. 049 8800305- Fax. 049 8800944
giulia@fierenef.com
www.nordestfair.com
Seguici anche su Facebook
https://www.facebook.com/ContemporaryArTalentShow?fref=ts
https://www.facebook.com/ArtePadovaOfficialPage/
Tempo
Dove: Roma
Quando: Dal 1 al 14 Febbraio 2017
Esposizioni di Arte Contemporanea
COLLETTIVA: Tempo
ARTISTI: Apotheke - Sambiagio - Stefano Avolio - Angela Esposito - Alessandro Haag - Maria Anna Haag - Maria Carla Mancinelli - Fernando Della Posta - Remo Suprani - Erasmo Salsano
PERSONALE: Romeo Albini Calvano “Dammi…Tempo”
A CURA DI: Sonia Mazzoli e Silvia Cicio
READING POETICO a cura di: Maria Letizia Avato e Marco Belocchi
POETI: Vinicio Butò - Alessandra Carnovale - Mel Carrara - Tiziana Colusso - Davide Cortese - Francesco De Girolamo - Alessandra De Leoni - Fernando Della Posta - Stefania Di Lino - Angela Donatelli - Renato Fiorito - Maurizio Mazzurco - Marisa Muzi - Lorenzo Pompeo - Luciana Raggi - Maria Letizia Avato e Marco Belocchi .
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: Mercoledì 1Febbraio - dalle ore 19.00 - 22.00
DURATA : Dal 1 al 14 Febbraio 2017
ORARI: Dalle 16.30 alle 19.00 - dal lunedì - al venerdì - ( altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: libero - Infotel: +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com
La Galleria GARD apre il 2017 presentando la I° edizione della mostra TEMPO, esposizione di Arte Contemporanea, che ospiterà le opere di dieci artisti: Apotheke - Sambiagio - Stefano Avolio - Angela Esposito - Alessandro Haag - Maria Anna Haag - Maria Carla Mancinelli - Fernando Della Posta - Remo Suprani - Erasmo Salsano, diversi per genere , stile e tecniche utilizzate, uniti dal tema trattato, il Tempo, nella sua vastità e complessità. Tempo inteso come il trascorrere degli eventi e delle ore, scandito dalle lancette di un orologio. Tempo inteso come cura di ogni ferita del corpo e della mente. Tempo inteso come cambiamento, visibile sia nei tratti di un volto sia nel colore delle foglie di un albero. Tempo inteso come necessità ma anche come paura di non averne mai abbastanza per dedicarci a noi stessi e a ciò che amiamo. Tempo inteso come trasformazione di tutto ciò che ci circonda. In contemporanea in una delle sale della Galleria sarà presentata, l’esposizione personale di Romeo Albini Calvano, dal titolo “ DAMMI…TEMPO”. Romeo Albini Calvano, nasce a Benevento nel 75. Dopo aver frequenta il Liceo Artistico, inizia a lavorare come animatore nei villaggi turistici, dove si occupa di scenografia e teatro, nel 2000 si trasferisce a Roma per dedicarsi alle sue due passioni artistiche, Teatro e Pittura. La sua Arte è un susseguirsi di sperimentazioni, la ricerca di materiali vari e spesso di recupero caratterizza il suo lavoro, osservando le opere sembra di entrare in un mondo alternativo, fantastico, scenico. I suoi soggetti sono personaggi curiosi, espressivi, a volte anche un po’ inquietanti, ma fondamentalmente giocosi, corpi incompleti. Spesso interviene sulle sue opere con ago e filo… tagliando e ricucendo opere su supporti in tela o in juta, questo procedimento diventa la sua caratteristica o tecnica personale, tra le righe si percepisce un’atmosfera teatrale e una sospensione temporale. Come nasce l’idea del tema TEMPO? …… Le buone idee sono contagiose. Tre anni fa nasceva il progetto d’Arte Porte: mostra d’arte che vedeva la realizzazione di foto e pittura attorno al tema, fortemente simbolico, della porta. La mostra, curata da Sonia Mazzoli, diede il là alla realizzazione di un’antologia poetica, 27 poesie tutte a tema. L’antologia Porte, a sua volta, diede l’impulso a una seconda antologia con altra tematica, si scelse TEMPO. E come un novello pifferaio magico, il tema è diventato lo spunto per la mostra d’Arte, infatti in occasione dell’inaugurazione della mostra si terrà un reading poetico dedicato all’imminente uscita dell’antologia TEMPO (edizioni Progetto Cultura)
Artisti esponenti:
Romeo Albini : Nasce a Benevento il 21 - 4 - 75. Si appassiona sin da piccolo alle Arti Applicate in particolare alla Pittura. Dopo aver frequenta il Liceo Artistico di Benevento, inizia a lavorare come animatore nei villaggi turistici, dove si occupa prevalentemente di scenografia e teatro, nel 2000 si trasferisce a Roma per dedicarsi alle sue due passioni artistiche, Teatro e Pittura. Insegna teatro nelle scuole materne ed elementari e con diverse compagnie, realizza spettacoli esclusivamente dedicati ai bambini. La sua Arte è un susseguirsi di sperimentazioni, dedicando sempre una particolare attenzione ai molti materiali utilizzabili, raggiungendo così una sua tecnica personale. Le sue opere sono state presentate in occasione di Esposizioni Collettive in diversi paesi d’Italia, una sola esposizione personale nel 2005 a Fiuggi.
Maria Chiara D’Apote : Nasce a Roma nel 64. Nome d’Arte Apotheke, si occupa di Poesia, Pittura, Teatro e Pedagogia. Dal 2008 al 2014 frequenta lo studio della pittrice Rosa Madonna presente in esposizioni a Roma e New York, dove si forma artisticamente, perfezionando e sperimentando diverse tecniche pittoriche. Ha fatto esposizioni personali e collettive, una delle ultime alla Galleria La Pigna.
Maria Letizia Avato - In arte Sambiagio comincia la sua attività artistica a 13 anni quando, come un gioco, collabora con una casa editrice di fumetti romana, per la colorazione delle tavole. Predilige da subito il disegno grafico e si esercita con impegno certosino nella riproduzione delle illustrazioni della Bibbia di Gustave Doré, sino a sviluppare una sua personale tecnica che finalizza alla creazione di disegni a china in formati medio/grandi. Le tematiche sono prevalentemente ispirate al sogno e al surreale. Alcuni fra i suoi maestri ispiratori sono Magritte, Escher, Man Ray, cui si aggiungono Ansel Adams, Elliott Erwitt e lo stesso Man Ray per la fotografia che rappresenta un altro dei suoi interessi artistici maggiori. Negli anni ottanta frequenta il corso di disegno presso l’Accademia di San Luca a Roma ed espone nel medesimo periodo sia i propri disegni che le fotografie. Negli anni novanta rallenta la propria attività di disegnatrice per dedicare maggiore attenzione alla scrittura. Partecipa a numerosi concorsi letterari ottenendo discreti riconoscimenti con la pubblicazione dei suoi racconti e di alcune poesie in antologie. Nel 2008 pubblica il suo primo libro Incontri, una raccolta di 18 racconti brevi e nel 2012 il suo secondo libro Confini Mutevoli che partecipa alla fiera del libro di Roma 2012. Ha ripreso l’attività artistica nel corso del 2012/2013, avviando un nuovo progetto cui è stato dato il nome Pimpopera, elaborazione dada-kitsch dei cloni delle opere classiche (le meglio note statue souvenir in vendita presso gli ambulanti e i negozi del centro romano) cui conferisce, con deferenza e irriverenza, nuovo volto e significato.
Stefano Avolio: Fotografo amatoriale, nasce a Rieti nel 1970 ma vive e matura la sua sensibilità in Calabria, a Cetraro, fino all'età degli studi universitari. Si laurea in ingegneria a Bologna nel 1994 e dal 1996 si stabilisce a Roma. Viaggia per lavoro e per passione in varie città in Italia e all'estero misurandosi con realtà diverse che lo hanno aiutato a mettere a fuoco le differenze culturali e di valori che contraddistinguono le varie parti d'Italia e del mondo. Da sempre affascinato dalla fotografia, fin dalle prime foto scattate negli anni 80 con una vecchia Zenith 3E russa, ha amplificato il suo interesse con la rivoluzione fotografica digitale. Pubblica le sue opere su vari siti internet (flickr, 1x) e partecipa a contest fotografici sul web a seguito di uno dei quali, a febbraio 2016, è premiato dall'edizione online di"ImagingResource". Predilige la streetphotography e più in generale gli scorci urbani, ma non disdegna di sperimentare nuove tecniche e di misurarsi con varie tipologie di soggetti.
Angela Esposito: Nasce a Napoli, dove si laurea in matematica. Per lavoro, si trasferisce a Como dove inizia il suo percorso artistico. Le prime opere sono prevalentemente acquerelli di impostazione steineriana .A Roma, dove si stabilisce in seguito, sperimenta linguaggi artistici diversi, in cui continua ad alternare le produzioni pittoriche e poetiche. I suoi lavori, infatti, sono spesso accompagnati da testi poetici che fanno eco alle immagini. Si muove fra stili espressivi diversi, alla ricerca di armonie compositive. Mondo interiore e osservazione del reale, materia e risonanze. Colore, chiaroscuri, immagini che si integrano nello sforzo della dialettica espressiva.
Alessandro Haag: Le fotografie sono per lui immagini di si vuol far tesoro nella nostra memoria! Esse riflettono dove eravamo in un dato momento nel tempo e possono evocare profonde emozioni e reazioni totalmente differenti a coloro che le guardano. Alessandro Haag, un ragazzo italo-svizzero nato Roma e dove tuttora vive, lavorando nel campo dell'informatica. Si reputo una persona solare, sportiva e ha tanti hobby, ma la cosa che gli piace fare di più è andare in giro per il mondo e scoprire dal vivo nuove culture, conoscere la gente del posto e catturare le bellezze della loro terra! Questo gli dà l'occasione di portare con se tante immagini, che immortala sempre molto volentieri con la sua amata reflex. In viaggio non si può non portarla... Amante della fotografia, per lui fotografare non è un lavoro ma una passione che ha e che è sbocciata all'improvviso, come quando ci si innamora! Sempre affascinato da questo mondo infinitamente creativo e sempre vivo!
Maria Anna Haag: Nasce a Roma dove vive e lavora, ha 39 anni. Cresciuta con il mito della Leica di suo padre, dal quale ha ereditato la passione per la fotografia e per i viaggi. Ha frequentato corsi di fotografia e scatta attualmente con una reflex Nikon D90
Maria Carla Mancinelli: Nasce a Roma, dove vive e lavora. Realizza opere riciclando materiali di scarto, come stoffe, legno, ferro, carta, gomma, organizzandoli su supporti anch’essi prevalentemente di recupero. Da anni segue un percorso personale sui paesaggi urbani immaginari, dapprima producendo una lunga serie ispirata alle “città invisibili” di Italo Calvino e recentemente una nuova serie di opere dal titolo “L’interferenza del divino”, paesaggi immersi in una atmosfera trascendente percorsa da squarci di luce. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive.
Fernando Della Posta : Nato nel 1984 a Pontecorvo in provincia di Frosinone, è laureato in Scienze Statistiche, vive a Roma e lavora nel settore informatico tra Roma e Milano. Si interessa da sempre di poesia e fotografia. Tra i tantissimi riconoscimenti letterari ottenuti nel 2016 vince il concorso “Stratificazioni: Arte-fatti Contemporanei” del festival di Bologna in Lettere nella sezione B poesia inedita. Numerosi sono i suoi interventi critici e le sue sillogi reperibili su diversi blog come Neobar, di cui è redattore, Words Social Forum, Viadellebelledonne, Poetarum Silva e Il Giardino dei Poeti. Nel 2011 ha pubblicato la raccolta di poesie “L’anno, la notte, il viaggio” per Progetto Cultura e nel 2015 "Gli aloni del vapore d'Inverno" per Divinafollia Edizioni. La sua pagina flickr di fotagrafia è https://www.flickr.com/photos/115441383@N02/.
Remo Suprani: Nasce nel 1965 a Ravenna. Diplomato al Liceo Artistico della sua città, espone per la prima volta negli anni novanta. Inizialmente il suo estro creativo interviene in prevalenza su legni e metalli, creando le " Sculture da Appendere " ; successivamente la ricerca sulle tecniche per il trattamento delle superfici metalliche lo porterà a creare sculture pure, che guardano verso il design. In seguito affianca a questa ricerca un' intensa attività pittorica; severo critico di se stesso, alieno dall' inseguire mode e frenesie del momento, ricerca quella dimensione a misura d' uomo che traspare dai suoi lavori, siano essi "Paesaggi Industriali" o " Paesaggi Umani", "Alberi" o "Rovine" : in tutti la luce, la forma ed il colore si rivelano in immagini essenziali e dialettiche. Attualmente risultano al suo attivo numerose esposizioni in istituzioni pubbliche e gallerie private, e partecipazioni a premi e concorsi nazionali con buon successo di critica . Vive e lavora a Ravenna. www.remosuprani.com
Erasmo Salsano : Nasce a Cava de Tirreni nel giugno del 65, già dall’infanzia opera in giochi di ingegno-creativi con il papà costruttore ed il nonno Artigiano. Contemporaneamente agli studi professionali, lavora un laboratorio di ceramica artigianale, li sperimenta le prime modellazioni. Prosegue realizzando oggetti in pelle e cuoio cuciti a stringa. Conclusi gli studi comincia a lavorare nel settore dell’abbigliamento, inizialmente come tagliatore e poi come modellista, utilizzando la tecnologia cad e cam, accompagna creazioni di abbigliamento particolare. Decide dopo qualche anno di trasferirsi nel Parco Nazionale del Cilento per condurre una vita rurale, inizia così una serie di attività eco compatibili, come la lavorazione del legno, il restauro del mobile antico, accompagnando il tutto con auto sostenimento agricolo, in questo periodo nasce un amore per l’ Ulivo, questo legno secolare, con nodi e venature meravigliose, lo affascina, comincia così a scolpire creando opere uniche, ma anche oggetti di comune uso quotidiano.
Cenni Storici - Galleria Arte Roma Design:
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di Arte e Design Autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia da Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma; spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. GARD, ha saputo tuttavia far fronte, specie in questi ultimi anni, agli innumerevoli problemi insorti con la solita volontà e grinta che l’anno sempre contraddistinta.
Ufficio Stampa - Silvia Cicio
Luca Bidoli / Giuseppe Biguzzi
Dove: Galleria Marconi Cupra M.ma
Quando: 15/01/2017
La Galleria Marconi di Cupra Marittima domenica 15 gennaio alle 18.00 presenta Alterità, doppia personale, a cura di Valentina Falcioni, che propone le opere di Luca Bidoli e Giuseppe Biguzzi. La mostra è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte.
Alterità è il secondo appuntamento della rassegna Di versi diversi?, che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. Alterità potrà essere visitata fino all’11 febbraio 2016 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
Presentando Alterità la curatrice Valentina Falcioni ha scritto: “Per molti sociologi l’alterità è una risorsa attraverso la quale è possibile giungere alla conoscenza della realtà pura e obiettiva. Nel proprio percorso umano va abbinata alla tolleranza, la quale non deve essere considerata solo un corretto codice di comportamento poiché è innanzitutto un mezzo di comprensione libero e integrale. Accettare tutto ciò che è difforme da quello che per consuetudine viene considerato normale, è il primo passo verso una lucida consapevolezza antropologica. La diversità, di fatto, è il tratto comune d’appartenenza al genere umano. Le opere pittoriche di Luca Bidoli (Gorizia, 1967) e Giuseppe Biguzzi (Ravenna, 1968) evocano proprio questo concetto. «Il mio lavoro si concentra sulle convenzioni» ha spiegato l’artista friulano «su quanto è stabilito per norma comune e spesso viene scambiato per verità oggettiva. Questa in molti casi entra in contrasto con il mio sentire più profondo e soggettivo». In effetti, gli ultimi lavori di Luca raccontano proprio il suo disagio etico quando entra in relazione con tutte quelle religioni che si prefissano l’obiettivo di unificare la morale e il comportamento, mostrando insofferenza verso tutto ciò che vola al di sopra di quei dogmi istituiti non da Dio, ma dall’uomo. L’artista ravennate, invece, è un sensibile interprete del realismo sociale. Attraverso l’arida figura di Romina polarizza l’attenzione dell’osservatore sul disagio procurato da un insistente quanto globale tentativo di omologazione estetica. I dipinti di Giuseppe sembrano citare le parole della filosofa Michela Marzano: «Nel voler incarnare la perfezione, il corpo femminile è diventato un campo di battaglia su cui ci si accanisce senza tregua come se, per la donna, l’unica possibilità di esistere fosse quella di incarnare la perfezione»”.
“Cambiamo prospettiva sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da imparare, ecco vorrei che Di versi diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e che spesso dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire. Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore, linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)
Luca Bidoli / Giuseppe Biguzzi - Alterità
scheda tecnica/technical card
curatore/curator by Valentina Falcioni
testo critico/art critic by Valentina Falcioni
ufficio stampa/press agent by Dario Ciferri
fotografia/photography Catia Panciera
allestimenti/preparation Pasquale Fanelli
dal 15 gennaio al 11 febbraio
from 15th January to 11th February
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30
opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m.
Con il supporto di Ostello degli Artisti: http://www.appartamenti-cupramarittima.com
Info
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
web http://galleriamarconi.it/
e-mail galleriamarconi@vodafone.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi
twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi