MOSTRE

Photo Trouvè 1860/1940

Dove: Rilievi Contemporary Art, Roma

Quando: 8-10 giugno 2017

Quando i fotografi erano rari
A cura di Stefano Esposito

Dall’otto al dieci giugno, per soli tre giorni presso la galleria Rilievi Contemporary Art in via della Reginella 1a a Roma, saranno presentate al pubblico oltre cinquanta photo trouvè, un racconto per immagini lungo ottant’anni che mostra i cambiamenti sociali, urbanistici e culturali della Città Eterna; e come si sia evoluto l’uso del mezzo fotografico dal 1860 alle soglie della Seconda Guerra Mondiale. L’esposizione, a cura di Stefano Esposito da una ricerca di Simone Schiavetta, è composta principalmente da scatti anonimi, con l’aggiunta di due grandi stampe di Tommaso Cuccioni, all’inizio incisore e commerciante, poi divenuto uno dei più celebri fotografi attivi a Roma nell’Ottocento.

Destinazione del Grand Tour, affollata da artisti e vedutisti intenti a immortalarne gli angoli più suggestivi e monumentali, con l’avvento della fotografia l’Urbe ospita numerosi autori, molti stranieri, passando da una fase puramente artigianale, da bottega a direzione familiare, verso una vera e propria organizzazione semi industriale; ma è attraversata soprattutto da non professionisti e caratterizzata da una produzione amatoriale di grande qualità. Sono i luoghi delle antiche rovine a essere prediletti, le vestigia della classicità; ancora ville piazze e giardini, basiliche e architetture moderne; fino al gusto per l’antiretorico e il quotidiano.
La mostra testimonia questa evoluzione: i ponti di Roma, la Fontana di Trevi, l’Arco di Tito, i Fori e l’Isola Tiberina lasciano il passo a ville e dimore fuori porta, allo zoo e a scorci nascosti e meno convenzionali; e ai ricevimenti di principi e papi vengono accostati i mestieri più umili fino a giungere nelle campagne durante il tempo della mietitura.

Photo Trouvè 1860/1940 è organizzata in distinte sezioni: si parte dalle tipiche vedute “da cartolina”, dagli indirizzi e siti storici. I lavori di ammodernamento di vie e interi quartieri fino agli sventramenti del Ventennio testimoniano come la città si sia trasformata proprio in quel periodo per acquisire, almeno nelle sue zone centrali, l’aspetto che ancora oggi conosciamo. La campagna è rappresentata da osterie, vita contadina, e ruderi che se un tempo sorgevano nel vuoto, nel 2017 sono inglobati nel tessuto urbano. Gli animali costituiscono un blocco a parte. Infine gli avvenimenti memorabili (dal cinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia ai festeggiamenti della fine della Prima Guerra Mondiale all’incoronazione di Benedetto XV) si fronteggiano con la quotidianità dei tragitti in tram, i galleggianti sul Tevere, le tante attività per portare a casa del cibo. Albumine e poi stampe salate: quando i fotografi erano rari ogni scatto aveva un valore.

Info:
Photo Trouvè 1860/1940
Quando i fotografi erano rari
A cura di Stefano Esposito
Da una ricerca di Simone Schiavetta

8, 9, 10 giugno 2017 ore 12.00 – 19.00

Rilievi Contemporary Art
Via della Reginella 1a, Roma
Ingresso gratuito

Contatti: espositostefano59@gmail.com


Guido Laudani | L’arte del Bur

Dove: NAT by Natalia Rinaldi, Roma

Quando: Dal 10 al 24 giugno 2017

mostra fotografica a cura di Barbara Martusciello

Guido Laudani | L’arte del Burlesque è la mostra fotografica di Guido Laudani curata dal critico Barbara Martusciello e che inaugura a Roma sabato 10 maggio 2017 dalle ore 18,30 negli spazi dell’atelier e show room NAT by Natalia Rinaldi nel cuore di Monti voluta da NAT by Natalia Rinaldi e Balzoc.

La mostra propone una selezione di scatti che l’autore ha realizzato durante una serie di spettacoli di burlesque, quella particolare forma d’intrattenimento, oggi assai nota, che gioca con l’erotismo in quadri scenici vintage ed è fatta di ricerca continua. Come scrive la curatrice:

Il termine Burlesque si associa a un genere di spettacolo parodistico nato nella seconda metà dell'Ottocento nell’Inghilterra Vittoriana e adottato poi negli Stati Uniti dove ebbe un tale successo popolare da essere definito le foliès dei poveri. Il motivo di tale acclamazione era dovuto alla leggerezza e alla comicità della mise-en-scène ma soprattutto alla presenza di nudi femminile che divennero veri e propri siparietti che via via si fecero portanti dell’intera rappresentazione.
Tra le prime dive del burlesque di quegli inizi si annovera la ballerina inglese Lydia Thompson che con la sua troupe, The British Blondes, portò il suo piccante spettacolo britannico in Europa e negli Stati Uniti. Da quei suoi primi anni, il burlesque si è modificato, scandalizzando ma, in qualche modo, anche interagendo con i cambiamenti della pubblica morale e i gusti della collettività. Dimenticato un po’ dalla metà degli anni Sessanta, relegato a residuo rétro, negli anni dell’impegno politico ha vita più dura, eccezion fatta per lo storico Teatro Troc Burlesque a Filadelfia le cui paladine furono eternate e documentate dal celebre Robert Adler. Il Burlesque torna davvero in auge solo alla fine degli anni Ottanta, recuperando nuovo impulso con la moda e la cultura vintage dagli anni Novanta e non cessando di persistere, trasformarsi e rafforzarsi negli anni Duemila: mantenendo una sua fragrante leggerezza sino ad oggi.

Guido Laudani ha seguito questa nuova vita del burlesque dai suoi esordi, primo tra gli autori a fotografare durante le performances, dato che non ha praticato la fotografia in studio ma la più complessa scelta sul palcoscenico, con i soggetti in azione, nel turbinio delle luci, dei suoni, nella danza e nel movimento. Egli riesce a fotografare anche il temperamento dell’artista in esibizione, l’atmosfera della pièce e la ritualità dello spettacolo. Che palesa la bellezza e la sensualità che dichiarano anche una differente idea del femminile, irridendo spregiudicatamente gli stereotipi e, per esempio, non celando qualche umanissima imperfezione. Laudani immortala tutto con il suo stile. Le sue inquadrature, che hanno sempre un proprio segno distintivo, restituendo immagini accattivanti dove il glamour è tutto in quel che si vede, con una sua autenticità: senza, cioè, quell’affettazione esasperata di certa comunicazione pubblicitaria, quella banalità di tanta rappresentazione televisiva e quell’assenza di garbo dell’industria del porno.
Di scardinamento, a suo modo, di preconcetti e cliché sul femminile (e anche sul maschile!). Se riconosciamo anche qualcosa di frivolo e forse ancora – per molti – vagamente scandalosa, ebbene: se è vero che la bellezza è negli occhi di chi guarda, allora anche l’oscenità e il peccato lo sono. Così, la mostra indirettamente conferma che: “Non c'è nessun peccato, tranne la stupidità." Parola di Oscar Wilde.

In mostra foto delle artiste di Burlesque Candy Rose, Gabriella Giuditta Sin Infelise, Sophie Paola D'ishtar, Scarlett Martini, Vesper Julie, Marlene Closeou, l’americana LouLou D'ivil, Lola Maldad, Maria Freitas – quella Madame de Freitas che è anche abilissima, ingegnosa costumista e ha il suo strabiliante Atelier Ultramoderno – di cui è esposto un magnifico costume di scena; e poi dei boylesque Gonzalo De Laverga e Le Male.

Info mostra
NAT by Natalia Rinaldi e Balzoc presentano:
Guido Laudani | L’arte del Burlesque - mostra fotografica
A cura di Barbara Martusciello

In mostra anche un abito di scena dell’Atelier Ultramoderno di Madame de Freitas, Roma

Inaugurazione: sabato 10 giugno 2017 dalle ore 18,30
NAT by Natalia Rinaldi, Via Leonina, 87, 00184 Roma
Telefono: 339 857 2393
Fino al 24 giugno. Orari: lunedì h 15.00-20-00; da martedi a sabato: h 10.30-14.00 e 15.00-20.00; domenica chiuso

Drink di cortesia: Bar La Licata - https://barlalicata.it
Grafica e comunicazione visiva: Kgfree-Design for Humans – www.kgfree.com


Rita Vitali Rosati - A me le m

Dove: Galleria Marconi - Cupra M.ma

Quando: 21/05/2017

La Galleria Marconi di Cupra Marittima domenica 21 maggio 2017 alle 18.00 presenta “A me le mostre (mi) vengono sempre diverse (da come le avevo pensate)”, personale di Rita Vitali Rosati. La mostra, organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte, è curata da Cecilia Serbassi, che è anche autrice del testo critico.

La personale di Rita Vitali Rosati è il quinto e ultimo appuntamento della rassegna Di versi diversi?, che ha accompagnato la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La mostra potrà essere visitata fino al 17 giugno 2017 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
Parlando di “A me le mostre (mi) vengono sempre diverse (da come le avevo pensate)” Cecilia Serbassi scrive: “In una modernità in cui l'uomo ha la possibilità di essere simultaneamente diverso, in cui viene sempre più richiesta una figura ibrida, l'uomo si ritrova con una sovrabbondanza di coscienza. In occasione della sua personale, Rita Vitali Rosati attraverso la fotografia e il video affronta il tema della diversità distinguibili in diversi approcci. Mentre alcune opere cercano di rassicurare il visitatore sul suo status di normalità ponendolo sul piano di semplice osservatore della diversità, altre opere porteranno lo spettatore a chiedersi chi sia il diverso.
Un percorso dell'artista all'interno del tema della diversità che trova la sua massima espressione in un caotico video che potrebbe svelare i retroscena della mostra... forse diversa da come l'aveva pensata!
Rita Vitali Rosati sottolinea come essere «Altro da Sé», un diverso, sia il momento in cui l'individuo ritrova la sua coscienza.
«Se io non sono io, tu chi sei?»”.


“Cambiamo prospettiva sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da imparare, ecco vorrei che Di versi diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e che dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire. Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore, linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)




scheda tecnica/technical card
“A me le mostre (mi) vengono sempre diverse (da come le avevo pensate)”

artista/artist Rita Vitali Rosati
curatore/curator by Cecilia Serbassi

uffficio stampa/press agent by Dario Ciferri
fotografia/photography by Catia Panciera
allestimenti/preparation by Pasquale Fanelli

dal 21 maggio al 17 giugno 2017
from 21th May to 77th June 2017
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30
opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m.

Con il supporto di Ostello degli Artisti: http://www.appartamenti-cupramarittima.com

Info
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703

web http://galleriamarconi.it/
e-mail galleriamarconi@vodafone.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi
twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi


Inter-Azioni Giocose

Dove: Roma - P.zza G. Marconi 8

Quando: 30/05/2017 - 30/06/2017

Inter-Azioni Giocose, un progetto di Marina Zatta in collaborazione con Associazione di Volontariato Museum

INAUGURAZIONE 30 MAGGIO ORE 16.00

Evento in programma: Mosca Cieca, 4 giugno 2017
dalle ore 11.00 alle ore 18.00

ARTISTI PARTECIPANTI:
Stefano Amici, Antonella Bretschneider, Martina Buzio,
Lucilla D’Antilio, Marco Ferrari, Rosella Frittelli, Maria Lepkowska, Rossella Liccione, Giusy Maletta, Giovanni Mangiacapra,
Sonia Mazzoli, Clementina Penna, Manuela Scannavini,
Angela Scappaticci, Dani Sol e Giorgia, Simona Vitello

Dal 30 maggio al 30 giugno 2017 il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari accoglie nelle sue splendide sale la mostra Inter-Azioni Giocose, realizzata dalle Associazioni Soqquadro e Museum , con la collaborazione del gruppo di scultrici non vedenti Mano Sapiens.

Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari ha aderito con questo progetto alla Biennale Arteinsieme 2017 - cultura e culture senza barriere, promossa dal Museo Tattile Statale Omero - TACTUS Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l'Interculturalità.

Soqquadro e Museum sono due Associazioni con obbiettivi legati al Sociale e alla Cultura. Lo specifico dell’Associazione di Volontariato Museum è l’integrazione attraverso l’Arte di persone non vedenti, sia organizzando visite guidate tattili, sia costruendo le basi per percorsi creativi di persone cieche. E’ questo il caso del gruppo di lavoro Mano Sapiens, costituito da cinque valide scultrici non vedenti. La loro poetica è legata all’idea delle Mani come elemento capace di vedere e creare. La mano nell’evoluzione dell’Homo Sapiens è il fattore distintivo rispetto agli altri esseri viventi, la stessa mano sapiente diviene protagonista quando una persona perde l’uso della vista.
Soqquadro nasce nell'ottobre del 2000 e da allora ad oggi ha realizzato più di 150 mostre in spazi pubblici e privati, in Italia e all'Estero, collaborando con circa 500 artisti con cui ha elaborato diverse esperienze espositive legate ai temi sociali, inserendo le mostre in spazi anomali quali il Carcere di Rebibbia, le Stazioni della Metropolitana di Roma, il Mercato Alimentare di Piazza Vittorio, l’Ospedale San Camillo e moti altri. L’Associazione di Volontariato Museum, costituita a Roma nel 1994 consociata con l’UIC (Unione Italiana Ciechi), è da anni impegnata nella diffusione, presso i disabili, del ricco patrimonio culturale italiano, ancora oggi difficilmente fruibile da parte di questa categoria di cittadini. MUSEUM si prodiga nella promozione umana e culturale dei disabili attraverso la fruizione dei Beni Artistici, spesso a loro difficilmente accessibili.

Il progetto Inter-Azioni Giocose nasce dalla collaborazione tra queste due realtà culturali che hanno immaginato e composto un’esperienza creativa basata sulla attualizzazione artistica dei Giochi d’Infanzia: l’esposizione è accolta dal Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, senza dubbio il luogo preposto ad esporre Oggetti d’Arte che riattualizzano artisticamente alcuni Giochi Tradizionali Italiani.
I Giochi elaborati sono: Triciclo, Marionetta, Meccano, Domino, Pupazzi in stoffa, Salto alla Corda, Battaglia Navale, Gioco dell’Oca, Campana, Tris, Aquilone, Cavalluccio, Nascondino, Altalena, Dama, Girotondo e il Picchio.

L’esposizione si compone di due esperienze creative diverse e complementari: parte dei lavori sono realizzati da un gruppo misto di artisti/e vedenti e cieche che, lavorando insieme, hanno realizzato delle opere scultoree realizzate a quattro mani o con progetti corali. La seconda sezione della mostra ospita i lavori realizzati appositamente per questo evento da Artisti/e vedenti, opere artistiche progettate e realizzati per essere esposti a visite tattili oltre che visive.

Hanno aderito al progetto sedici artisti/e, provenienti da tutta Italia, che si esprimono con stili e tecniche diversi tra loro ma che, in questa occasione, hanno ritrovato la voglia di narrare il gioco preferito della loro infanzia unificandosi in questo modo tra di loro.
La realizzazione di Giochi appartenenti ai Ricordi d’Infanzia, sposta sul terreno ludico lo spazio d’incontro creativo: dare vita a una rivisitazione artistica legata ai ricordi più lieti crea relazioni in cui si intersecano memorie gioiose, attraverso le quali è più facile superare le barriere personali.

Nella giornata del 4 Giugno, prima domenica del mese con apertura gratuita dei Musei, verrà realizzato l’evento esperienziale della Mosca Cieca, momento in cui i visitatori che lo desidereranno potranno visitare la mostra bendati, guidati dagli operatori dell’Associazione Museum, per acquisire una “visione” tattile delle opere in mostra e scoprire, in questo modo, il pianeta esplorativo, legato all’arte, dei non vedenti.

Date: dal 30 maggio al 30 giugno 2017
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari – Piazza G. Marconi 8 – Roma
Tel: 06.5926148 – 06. 5910709 mu-civ@beniculturali.it ?
Giorni e orari di apertura: Lunedì chiuso, Martedì-Domenica 8:00-19:00.
Prezzo del biglietto intero: €4,00
Biglietto cumulativo per i 4 musei del Museo delle Civiltà: €10,00
Info: cell. 333.7330045 – ass.soqquadro@gmail.com – www.soqquadroarte.it
http://interazionigiocose.altervista.org/
Realizzazione Video Catalogo e Servizio Fotografico: Ian De Santis


le Donne e l'Amore rivelato

Dove: galleria Gard - Roma

Quando: 13705/2017

TITOLO: LE DONNE & L’AMORE RIVELATO
ESPOSIZIONE PERSONALE DELL’ARTISTA: LUCIANO ALBERTI
A CURA DI: Sonia Mazzoli
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design - Via Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide INAUGURAZIONE: Sabato 13 Maggio dalle ore 18.00 alle ore 22.00
DURATA ESPOSIZIONE : Dal 13 al 26 Maggio 2017
ORARI: Dalle 16.30 alle 19.00 - dal lunedì - al sabato ( altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: libero - Infotel: +39 340.3884778 - Infomail: soniagard@gmail.com

La GARD Galleria Arte Roma Design inaugura sabato 13 maggio, l’esposizione personale dell’Artista Luciano Alberti. Sarà presentata al pubblico una selezione di opere che hanno come protagonista le Donne…, figure femminili, nella loro elegante intimità, sensuale ed erotica, catturando a volte una sessualità rivelata, con estrema maestria dall'artista. Uno scorcio di una parte molto significativa del suo lavoro, testimonianza di un percorso, frutto di anni di lavoro, di viaggi, di ricerca, di sperimentazione e tecnica.

Cenni biografici Luciano Alberti:
Nato a Bologna, cittadino del mondo, attualmente residente a Roma.Ingegnere, pittore e scrittore. Già al liceo, che frequenta nella sua città natale, viene stimolato dal suo professore di storia dell’arte, il pittore Niccolò Tommasetto, a cimentarsi con il disegno e i colori. Attorno al 1976 incontra il professor Nicola Ciarletta, titolare della cattedra di Storia dell’Arte nell'Università di Urbino, che diventa il suo consigliere tecnico e culturale. Nel 1979 il noto critico Umberto Savini gli dedica due pagine sulla rivista “Fiorisce un cenacolo”. Vince numerosi premi, come: Aosta 2000, Arco d’Augusto a Rimini, Trofeo Piazza della Minerva a Roma, la Vittoria nell'Arte a Grottaglie e nel 2014 viene premiato come “Pittore dell’anno” dai galleristi di Firenze. Vive all'estero, in varie nazioni, per quindici anni, e soprattutto in Brasile e nella Repubblica Ceca si afferma come pittore. Ritornato in Italia si dedica esclusivamente alla pittura e viene invitato ad effettuare mostre personali di un certo rilievo. Le più significative e recenti sono a Roma alla galleria Maud, a San Pietroburgo alla galleria Komarov e soprattutto viene invitato dal Casinò di Montecarlo per una personale durante tutto il mese di luglio 2009. Nello stesso anno la Galleria d’Arte Moderna francese gli acquista quattro dipinti che sono esposti nel Chateaux des Reaux in Francia. Nel 2015 è stato scelto come rappresentante italiano in una mostra/manifestazione che celebrava gli Accordi culturali Iran-Italia, Sempre nel 2015 viene invitato dal locale rappresentante del Ministero dei Beni Culturali a Matera, capitale europea della Cultura, a presentare le sue opere nell'antico Ospedale San Rocco. Come scrittore pubblica i libri “700 giorni a Praga” e “India”. Collabora inoltre per i testi di una catena di volumi foto-culturali: “Brasile”, “Ecuador”, “Turchia”, “Islanda”, “Australia”, “Attraverso la Patagonia” della casa editrice DAN.


Scrive di lui: Claudio Lepri
Osservare un’opera di Luciano Alberti significa entrare in un mondo ai confini tra sogno e realtà, costruito secondo i canoni di atmosfere incomparabili che hanno il potere di coinvolgere il visitatore in un profondo mescolarsi di emozioni, rivelazioni estetiche e simboliche di un vissuto che almeno in parte appartiene a ciascuno di noi. La sensualità audace delle Sue donne presenta sempre un sottile velo di romanticismo, che denota lo stile inconfondibile di una pittura da ascrivere a tempi lontani, eppure così attuale nelle raffigurazioni di un contemporaneo che amalgama sulla tela pennellate armoniche, ispirate da un virtuosismo che nasce da una innata vocazione artistica e si perfeziona nel percorso con la ricerca degli effetti cromatici più appropriati. Le “sue amiche” non sono soltanto oggetti del desiderio, sono meravigliose creature che vivono con partecipazione appassionata gli attimi più significativi dell’esistenza, colti nella loro pienezza dall'Artista che è stato spettatore e protagonista di momenti che toccano l’apice della sublimazione, preludio o seguito della fusione fisica e spirituale, connubio indispensabile di un eros pienamente partecipato e consumato. Rivivere l’impressionismo, calarsi in atmosfere di lasciva sensualità, esaltarsi nella qualità compositiva, è ciò che il maestro Luciano Alberti sa esprimere in composizioni di grande armonia, dove si respira il gusto e l’eleganza compositiva di un Artista che ci regala il pregio della qualità con la classe di chi rappresenta il vissuto e partecipa con emozione alle affabulazioni sensuali della vita.
Scrive di lui: Pompea Vergaro
Luciano Alberti vive la quotidianità legata strettamente alla figura umana, colta e rinchiusa nei momenti più intimi, dove il vissuto si esprime in melodiose e struggenti cromie. L’artista si concentra sul momento di intimità dei soggetti lasciando il resto del mondo nella sua ottusità.

Cenni Storici GARD, Galleria Arte Roma Design, nasce nel 1995 con una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo per un eco-design ed un’eco-arte che rispetti l’ambiente-mondo e l’ambiente-uomo. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma. Spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all'utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell'alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree. Non manca mai in questi anni, la volontà e la grinta che l’ha sempre contraddistinta. Dopo un percorso di ricostruzione e di ripresa emotiva durato tre anni, GARD può finalmente riaprire nel novembre del 2014, con un numero minore di sale, ma con la qualità e l’originalità che da sempre la contraddistingue. E infatti, questo spazio torna con effetto immediato a rappresentare un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Oggi sono circa mille le figure che operano nel settore artistico, tra architetti, designer, artisti e artigiani, che partecipano a rendere GARD unica a Roma.


KromArt - fotografia e non sol

Dove: Ex Cartiera Latina -

Quando: 08/06/2017

COMUNICATO STAMPA
KromArt - fotografia e non solo…
Roma 8 – 11 giugno 2017
ex Cartiera Latina Via Appia Antica 42

Il Centro Sperimentale di fotografia adams organizza la prima edizione della manifestazione espositiva fotografica KromArt - fotografia e non solo… nei locali della ex Cartiera Latina dall’ 8 all’ 11 giugno. L’iniziativa, vuole essere un’occasione di incontro, riflessione e dibattito sullo stato della fotografia italiana e internazionale; una vetrina espositiva di autori noti ed emergenti che presentano le loro ultime produzioni fotografiche.
KromArt - fotografia e non solo… è un progetto espositivo ad evento annuale che assorbe l’esperienza maturata negli anni da cascinafarsettiArt innovandone la formula e i luoghi espositivi. La stessa manifestazione, proseguirà con una programmazione articolata durante l’anno all’interno dei locali della galleria d’arte KromArt.

Espongono:
dalla Polonia Kasia Derwinska, dalla Repubblica Ceca Jan Mlcoch e Tomas Paulus, dalla Romania Loredana Bardas, dall’Italia Lucia Brancati, Luciano Carletti, Stefano Cherti, Mario Di Lorenzo, Chiara Pansini, Riccardo Piredda, Katia Rossi, Alessio Vissani, Pina Zenga.
Roberta Marsigli, vincitrice della residenza d’artista anno 2016 presso il C.S.F.adams
Saranno presenti le opere dei finalisti del concorso fotografico Nessun limite eccetto il cielo…, promosso dal Creative Art Contest, Sara Aguzzoni, Filiberto Galli, Leonardo Perri.

Sono previsti seminari e workshop

Vi aspettiamo, ingresso libero.


Referentie
Csfadams - Luisa Briganti +39 3332248279
csfadams@tiscali.it

Info:
www.kromart.it
www.csfadams.it


enchan

Dove: Biennale di Venezia

Quando: 13/05/2017

Enchanted Nature
Mostra fotografica di Carla Bordini Bellandi

Il giorno13 maggio 2017, nel prestigioso contesto della Biennale di Venezia, la GAA Foundation propone al numerosissimo pubblico presente in laguna in occasione dell’apertura al pubblico della Biennale, la mostra PERSONAL STUCTURES a Palazzo Bembo e Palazzo Mora, sede dell'European Cultural Centre. All’interno di questo contest verrà presentato il progetto espositivo “Enchanted Nature” di Carla Bordini Bellandi.
La mostra che avrà luogo fino al 26 novembre 2017 nella splendida cornice di Palazzo Mora, prevede una selezione accuratamente operata del suo lavoro fotografico. Le foto della Bordini Bellandi, che vivono attraverso il suo sguardo e svelano aspetti nascosti e simboli, sono immagini che raccontano una natura osservata attraverso una visione onirica, alla ricerca di un pieno recupero del contatto con essa ma soprattutto del suo riconoscimento come elemento degno di rispetto e da non “usare” in maniera indiscriminata. Per riconquistare un’unione che sembra irrimediabilmente perduta, i suoi scatti, racconti tridimensionali e pieni di luce, regalano una visione pura e limpida. L’aspetto tecnico del suo modo di procedere è molto peculiare e insieme alla sua poetica, è ciò che le ha permesso di essere selezionata tra tanti artisti. Il risultato della sua ricerca si fonda sullo studio dell’ ”errore fotografico” che esclude l'uso del foto ritocco.

Bio
“Ricercatrice visiva”, Carla Bordini Bellandi (Milano, 1962) è alla ricerca di storie e narrazioni che attraverso luce, forma e colore, si materializzino dentro lo spazio di un rettangolo di carta. Dai primi scatti realizzati con una Ferrania tascabile a quelli più attuali, il percorso di studio è stato lungo e paziente. Nei circa 40 anni di raccolta visiva e fotografica, sono decine di migliaia le immagini che ora compongono il suo bagaglio artistico. Esperta di colore, inventa, ispira proposte e combinazioni cromatiche anche in ambito tessile e nel mondo della moda. Con uno studio approfondito e attraverso l’analisi delle immagini, indaga l’origine del formarsi e dell’evolversi delle tendenze socioculturali più contemporanee.

Concept
Il progetto espositivo - insieme leggero e provocatorio - è anche la fase iniziale di un programma di salvaguardia ambientale, a testimonianza della necessità impellente di azioni concrete per tutelare il pianeta. Tuttavia l’artista non grida allo scandalo per la mancanza di rispetto delle leggi naturali, ma attraverso le sue foto sussurra un sentimento di profonda malinconia per uno stato ambientale originario che è difficilmente recuperabile. La mostra quindi è un’esortazione forte e silenziosa ad agire, affinché la poesia della natura non si perda del tutto.

La mostra
Dal nome altamente evocativo e velatamente ironico, la mostra Enchanted Nature, raccoglie le immagini di una natura lontana dal reale, grafica e bidimensionale, nelle quali l’impressione soggettiva supera l’intento descrittivo e va oltre, alla ricerca di una forma estetica che ne rappresenti l’essenza : è un paesaggio ancora maestoso, misterioso, che affascina e stupisce. Collocate al di fuori dello spazio e del tempo, poetiche e astratte, mai coadiuvate da interventi formali sull’immagine, varie visioni convivono in ogni opera per meglio raccontare universi potenti e luminosi ma nel contempo - per contrasto – per narrare segreti essenziali di fronte alla minaccia dei cambiamenti climatici.

Info
Enchanted Nature di Carla A. Bordini Bellandi
57 Biennale di Venezia, 13 maggio – 26 novembre 2017
Ente organizzativo GAA Foundation
Sede espositiva Palazzo Mora, Venezia
Press Office artpressagency.it di Anna de Fazio Siciliano
t 349.1505237 - www.artpressagency.it


Premio Art - Quinta Edizione

Dove: Caffè Letterario - Roma

Quando: 28/04/2017 - 12/05/2017

Esposizione di Arte Contemporanea: Premio Art Quinta Edizione – Secondo Step Espositivo.

Direzione Artistica: Pamela Cento.

Artisti: Serena Bilanceri, Lucia Caspani, Giordano Collarini, Giulia Masotta, Salvo Misseri, Andrea Sardu, Diego Scolari.

Staff: Cento Produzioni Arte e Comunicazione, Caffè Letterario.

Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).

Quando: dal 28 aprile al 12 maggio 2017.

Inaugurazione: Venerdì 28 aprile, dalle 19.30 alle 22.00.

Info: www.premioart.it

Orari esposizione: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00.

Presso lo spazio multifunzionale Caffè Letterario di Roma dal 28 aprile, per due settimane, saranno in esposizione le opere d’arte partecipanti al Secondo Step Premio Art, in esposizione le opere degli artisti: Serena Bilanceri, Lucia Caspani, Giordano Collarini, Giulia Masotta, Salvo Misseri, Andrea Sardu, Diego Scolari.
Il Premio Art quest’anno è giunto alla Quinta Edizione, ad oggi circa 30.000 sono state le persone che sul sito dedicato hanno votato l’artista che volevano vincesse il Premio Art e davvero numerosi sono i fruitori che si sono recati direttamente al Caffè Letterario per vedere le opere esposte nei differenti step.

Per votare l’artista preferito andare nella sezione votazione del sito www.premioart.it.

Il rinomato Caffè Letterario di Roma, è lo spazio dove l’atmosfera pulsa di cultura, colori ed energia creativa. Ubicato nella zona di Roma in forte espansione artistica e culturale, tra l´ex mattatoio (oggi Città delle Arti) e il Gazometro, il Caffè Letterario è uno spazio tra i più conosciuti e totalmente dedicato all’Arte, alla Cultura e alla Enogastronomia. Nei suoi versatili interni è possibile consultare libri e dvd della biblioteca inserita nel circuito delle biblioteche del Comune di Roma, comprare un libro presso il negozio di libri interno, prenotare un viaggio nella postazione di consulenza viaggi, lavorare e/o studiare nelle postazioni in coworking, o semplicemente sedersi a un divano del bar sorseggiando un buon caffè o un aperitivo.


CsfAdams al Praga Foto 2017

Dove: Praga - Kafka House

Quando: 24 aprile 2017

PRAGUE PHOTO 2017

CSFAdams

The CsfAdams is celebrating 20 years of activities by participating also this year to the Prague Photo exhibition, which by a cheerful coincidence is celebrating its’ 10th anniversary too!!!
We do it by exhibiting our best projects with our best students.
This year we’ll show the works of:

Gabriele Agostini and Marco Di Meo with the project Earth, light, flesh
Luisa Briganti with the project Annuska
Gaia Adducchio with the project Naked:#she
Roberta Marsigli with the project Closer. An Atrocity Exhibition


In the Off section, we’ll show the works of:

Silvia Agostini with the project Alfa day portrait
Emanuela Rizzo with the project Self portrait



Il CsfAdams festeggia i 20 anni di attività partecipando anche quest’anno al Prague Photo che per una felicissima coincidenza festeggia i suoi 10 anni!
Lo facciamo esponendo i nostri progetti e il meglio dei nostri allievi migliori.
Quest’anno esporranno
Gaia Adducchio con il progetto Naked:#she
Gabriele Agostini e Marco di Meo con il progetto Terra, luce, carne
Luisa Briganti con il progetto Annuska
Roberta Marsigli con il progetto Closer. An Atrocity Exhibition

Nella sessione Off esporranno:
Silvia Agostini con il progetto: Alfa day portrait
Emanuela Rizzo con il progetto Self portrait

http://www.csfadams.it/novit%C3%A0/prague-photo-2017-exhibition

https://www.praguefoto.cz/


LIUBA - Guardando oltre

Dove: Galleria Marconi - Cupra M.ma

Quando: 09/04/2017 - 06/05/2017

La Galleria Marconi di Cupra Marittima domenica 9 aprile alle 18.00 presenta Guardando oltre personale di LIUBA, mostra che si avvale del contributo critico di Valentina Falcioni. La mostra è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte.
LIUBA alla Galleria Marconi, oltre alla personale Guardando oltre, presenta una nuova performance collettiva partecipativa urbana, intitolata "Tiresia Marittima", al quale il pubblico è invitato a partecipare. Alle ore 18 c'è la performance partecipativa, alle ore 19 l'inaugurazione della mostra. A coloro che parteciperanno alla performance verrà rilasciato un attestato di partecipazione autografato dall'artista.
La personale di LIUBA è il quarto appuntamento della rassegna Di versi diversi?, che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La mostra potrà essere visitata fino al 6 maggio 2017 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
“Ad occhi chiusi - Tu sei cieco, ma io sono sordo e muto
Le opere e il percorso sapientemente tracciato da LIUBA hanno lasciato riaffiorare le parole che il poeta e filosofo libanese Kahlil Gibran stese nel 1926 in Sabbia e spuma: “Tu sei cieco, ma io sono sordo e muto; sicché, prendiamoci per mano e comprendiamoci tra noi”. In un passato remoto la cecità era il segno distintivo di una persona dotata di vista interiore, era un dono sacro che convertiva l’uomo in veggente, era e lo è tuttora un attributo dell’anziano, illuminato detentore di saggezza. Senza interferenze visive si tende ad acuire gli altri sensi, ma soprattutto si è capaci di leggere e parafrasare i sospiri, le pause, i silenzi, le vibrazioni della voce, le impercettibili tensioni muscolari. Nel buio si è in grado di scremare gli ornamenti della comunicazione verbale e di percepire la verità occulta, la voce del subconscio, l’essenza delle circonlocuzioni. Quelli che comunemente denominiamo normodotati, spesso guardano, ma non vedono. Pertanto, senza una reale presa di coscienza, le loro orecchie sono sorde ai messaggi reconditi che l’altro emana, non ne percepiscono la trama più sottile e di conseguenza le labbra diventano incapaci di parlarne con cognizione di causa. Ecco, LIUBA sarà un bastone telescopico lungo un’escursione tesa alla scoperta della cecità spirituale, fisica e socio-culturale per sciogliere confini tracciati da un analfabetismo empatico”. (Valentina Falcioni)

La mostra è un percorso che include una riflessione sulla cecità, sia fisica che mentale, si collega anche al tema dei rifugiati e del 'non vedere' l'altro da sé e la sua umanità. A questo proposito LIUBA spiega: "Ho scelto di lavorare sull’idea di cecità, sia fisica che mentale, concepita sia come disagio reale dei non vedenti, ma anche come metafora della cecità e superficialità che permea il nostro mondo contemporaneo, dove fra social media, fretta e contatti fugaci, non riusciamo piu a ‘vedere’ in profondità, diventando, in un certo qual modo, ciechi. Ciechi al senso della vita, ciechi alle piccole cose, ciechi ai bisogni degli altri. Il tema della cecità, disabilità reale e metafora più ampia che ingloba la nostra non-percezione del reale, lo collego, per evidenti ragioni, alla problematica della migrazione dei rifugiati, persone che lasciano la loro terra per problemi molto gravi, che spesso sono ‘visti’ in maniera stereotipata o addirittura strumentalizzati a fini politici, con la conseguenza che molte persone ‘non vedono’ la loro storia umana e la comune appartenenza che abbiamo con queste persone."

“Cambiamo prospettiva sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da imparare, ecco vorrei che Di versi diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e che dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire. Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore, linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)




scheda tecnica/technical card
Guardando oltre
artista/artist LIUBA
testo critico/art critic by Valentina Falcioni

uffficio stampa/press agent by Dario Ciferri
fotografia/photography by Catia Panciera
allestimenti/preparation by Pasquale Fanelli

dal 9 aprile al 6 maggio
from 9th April to 7th May
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30
opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m.

Con il supporto di Ostello degli Artisti: http://www.appartamenti-cupramarittima.com

Info
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703

web http://galleriamarconi.it/
e-mail galleriamarconi@vodafone.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi
twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi


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