MOSTRE
Empty_glass I School for Curat
Dove: Venezia
Quando: 29/08/2019
Empty_glass. Un convivio ideato dal collettivo Jeschkelanger e dallo chef Hayk Seirig che si svolgerà presso l’esclusiva location dell’Hotel Ca’ Sagredo.
Hayk Seirig ideerà un menù ricercato ispirandosi ai paesi di origine di ciascuno degli invitati che saranno i protagonisti attivi della creazione di un’opera d’arte. Le portate, servite direttamente su lastre di vetro creeranno una stratificazione di colori e sapori, una manifestazione di nuove narrazioni in cui l’incontro di culture si esprime attraverso la casuale fusione del cibo. I tavoli, ideati dagli artisti e realizzati da artigiani di Venezia e Berlino, dialogheranno con la suggestiva Sala della Musica di Ca’ Sagredo.
L'evento anticipa la mostra Anecdotes on Origin, curata dalla School for Curatorial Studies Venice, che si inaugura sabato 31 agosto 2019, alle ore 18:00 presso la galleria A plus A; risultato di uno lungo lavoro di studio svolto dai curatori della School for Curatorial Studies Venice, che comprenderà lavori di Lea Cetera, Beth Collar, Jeschkelanger, Ella Littwitz, Arash Nassiri.
Wie Wien
Dove: Roma
Quando: 01/10/2018
- MOSTRA FOTOGRAFICA -
Wie Wien
fotografie di:
Mariaelena Petrillo
Emanuele Scalise
Diego D’Amario
Rossella Grossi
Fabio Rizzo
spazio espositivo:
Associazione fotografi FUORI FUOCO
via Milazzo, 11 00185 Roma
inaugurazione:
martedì 1 ottobre 2019 ore 16:00
giorni e orari:
da martedì 1 a sabato 5 ottobre 2019
dalle 16:00 alle 20:00
- INGRESSO LIBERO -
a cura di:
Associazione fotografi FUORI FUOCO
via Milazzo, 11 00185 Roma
http://fuorifuoco.altervista.org
fuori.fuoco@tin.it
info line:
333.7337947
Per festeggiare il suo 25° genetliaco, l’Associazione FUORI FUOCO di Roma propone una mostra dal titolo : Wie Wien. Una collettiva fotografica su luoghi, persone e architetture guidata dagli occhi di cinque autori che hanno intrapreso un viaggio insieme nella capitale Austriaca. Un eterogeneo reportage, realizzato sia in pellicola che in digitale, estratto dal weekend fotografico schedulato nel programma del precedente anno accademico 2018-2019.
DIGNITÀ DI GIANMARCO TAIETTI
Dove: Fondazione Luciana Matalon
Quando: Dal 18 al 28 Settembre 2019
Dal 18 al 28 Settembre 2019
DIGNITÀ
DI GIANMARCO TAIETTI
A cura di Mila Tavella
Vernissage 18 Settembre alle ore 18.00
Ingresso libero
Catalogo in mostra
La Fondazione Luciana Matalon è lieta di ospitare la 18 al 28 Settembre la prima mostra personale di fotografia di Gianmarco Taietti.
Dignità è un racconto per immagini composto da diciotto scatti che hanno come protagonista l’uomo nella sua dimensione lavorativa. Dagli Stati Uniti all’Indonesia, passando per l’Italia, la Romania, la Croazia, l’Olanda e molti altri luoghi, lo sguardo di Gianmarco restituisce con profondità e precisione attimi di vita quotidiana e personalità nobilitate da attività manuali sempre meno presenti nella nostra società contemporanea. Le sue fotografie in bianco e nero uniscono la padronanza del linguaggio fotografico alla documentazione delle condizioni di vita e del lavoro degli uomini, cogliendo inaspettatamente i soggetti in situazioni reali e spontanee. Straordinario architetto di luci e ombre, Gianmarco rende eterni momenti che altrimenti sarebbero solo lo sguardo fugace di un passante.
Ogni viaggio è nella sua essenza movimento, non solo geografico ma anche spirituale. Il suo viaggio personale si riassume nei concetti di ricerca, scoperta, osservazione e soprattutto fotografia.
GIANMARCO TAIETTI
Nasce a Milano nel 1971, si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Durante gli anni universitari rimane affascinato dalla camera oscura e si appassiona alla fotografia. Nel Giugno 2019 collabora come assistente di Livio Moiana per una serie di ritratti, scattando anche fotografie di back stage. Nello stesso mese, in occasione della mostra 'A mano a mano' tenutasi presso il Museo civico Floriano Bodini a Gemonio, espone una serie di fotografie che raccontano il progetto di Samuele Arcangioli per omaggiare 'Il lamento sull’ucciso', un gruppo scultoreo del 1961 collocato al centro del cortile del museo. Eclettico e creativo, Gianmarco Taietti esercita inoltre il suo talento con successo nei settori della grafica e della comunicazione.
Per informazioni:
Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67, Milano
Da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
+39 02 878781
fineart@fondazionematalon.org
www.fondazionematalon.org
ONIRONAUTICA di Nello Taietti
Dove: Fondazione Luciana Matalon
Quando: Dal 18 al 28 Settembre 2019
Dal 18 al 28 Settembre 2019
ONIRONAUTICA di Nello Taietti
A cura di Roberto Borghi e Livio Moiana
Vernissage 18 Settembre, ore 18.00
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE:
sabato 21 settembre alle 16 e alle 18 (2 spettacoli);
domenica 22 settembre ore 16 (replica).
Dal 18 al 28 Settembre gli spazi della Fondazione Luciana Matalon ospiteranno la mostra personale di Nello Taietti, Onironautica.
Onironautica si articola in una mostra fotografica e in una rappresentazione teatrale, il cui fil rouge è il sogno lucido, ossia quello stato in cui il soggetto si accorge di sognare e agisce consapevolmente all’interno dello stesso. Il percorso espositivo si articola in quarantotto scatti tra fiori, paesaggi naturali e figure femminili. Le immagini soffuse, sovraesposte alla luce e i toni pastello sottolineano la loro provenienza da luoghi onirici. Come sottolinea Roberto Borghi: “sono immagini scaturite da un intento lucido, cioè selezionate e proposte secondo un criterio ben rintracciabile, quelle che vediamo scorrere in mostra: scatti effettuati secondo una logica duale, che vede alternarsi la natura e la figura umana, in un avvicendamento che tende alla massima fluidità.”
Livio Moiana aggiunge: “Il mio consiglio a chi guarda le sue opere è di andare immediatamente oltre il soggetto che cattura la nostra attenzione al primo impatto. Sullo sfondo, a volte celato e in modo discreto c’è l’essenza della sua foto. Non sarà mai davanti a noi come un cartello. Le sue foto richiedono la nostra partecipazione coi sensi.”
Le ultime immagini del percorso espositivo introducono lo spettatore alla rappresentazione teatrale, ideata da Nello Taietti, interpretata dall’attore Daniele Crasti e accompagnata dalle note al pianoforte di Luca Arnaldo Maria Colombo. Nello spettacolo viene liberamente reinterpretata la nota opera lirica Madama Butterfly; tale rappresentazione nasce da un sogno dell’autore e si trasforma in una narrazione poetica per immagini, che racconta in chiave moderna il dramma pucciniano. Nella sua dimensione onirica, Nello Taietti prova un amore non corrisposto per Cio-Cio-San, un’icona di amore e di bellezza ed un personaggio caro all’autore fin dal 2002, quando mise in scena l’Opera al Teatro Piccolo di Milano.
NELLO TAIETTI
Dagli anni Ottanta si dedica alla fotografia analogica e alla stampa, passione che gli viene trasmessa dal padre in tenera età. Segue un corso al Circolo Filologico Milanese guidato sapientemente da professori illustri quali Virgilio Carnisio e Gianni Berengo Gardin. In quegli anni partecipa inoltre alla SICOF (Salone Internazionale Cine Ottica Fotografia) presentando due fotografie scattate nelle movimentate strade milanesi. Nel 2000 apre la Galleria d’Arte contemporanea MILARTE, una realtà internazionale impegnata, nel panorama artistico e culturale, a garantire fecondi scambi tra la cultura italiana, giapponese e coreana, nonché ad offrire ampia visibilità tanto ad artisti affermati quanto a giovani promesse. Il 7 Marzo 2002 porta in scena la Madama Butterfly di Puccini al Nuovo Piccolo Teatro Strehler di Milano grazie alla bravura e all’interpretazione di artisti coreani, italiani e giapponesi, accomunati dall’amore per la lirica e dal desiderio di celebrare il connubio tra due culture ancora così lontane, quella orientale e quella occidentale. Dal 2002 al 2004 ha insegnato ‘Marketing del mercato dell’arte’ all’Accademia di Belle Arti di Brera. Contemporaneamente ha progettato e realizzato corsi di formazione in ambito artistico finanziati dalla Regione Lombardia e destinati ai giovani disoccupati. Nel 2007 diventa prima direttore e poi presidente della Fondazione Luciana Matalon. Nel Maggio 2014 cura la mostra fotografica di Yoshie Nishikawa dal titolo ‘Purificazione’. Nell’Aprile 2019 compie un viaggio fotografico in Hokkaido (Giappone) con Amanda Ronzoni, fotogiornalista del National Geographic.
SCHEDA TECNICA:
ONIRONAUTICA
Fondazione Luciana Matalon, Foro Buonaparte 67, Milano
Da mercoledì 18 a sabato 28 settembre
Vernissage: mercoledì 18 settembre alle 18.
Apertura: da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.
Ingresso libero
Catalogo in mostra
Rappresentazione teatrale Onironautica:
sabato 21 settembre alle 16 e alle 18
domenica 22 settembre ore 16*
Ingresso libero previa prenotazione
Regia, testi, coordinamento: Nello Taietti
Voce Narrante: Daniele Crasti
Al Pianoforte: Luca Arnaldo Maria Colombo
*spettacolo riservato ai soci di Notturno Associazione Musicale
Per informazioni:
Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67, Milano
+39 02 878781
fineart@fondazionematalon.org
www.fondazionematalon.org
Tempo presente
Dove: Monsampolo del Tronto
Quando: 19/05/2019
La Sala Ipogei “Galleria Marconi”, domenica 19 maggio 2019 alle 17.30, presenta “Tempo presente”, doppia personale che espone le opere di Giuseppe Biguzzi e Roberto Cicchinè. La mostra, a cura di Valentina Falcioni, è organizzata dal Comune di Monsampolo del Tronto e da Marche Centro d'Arte.
L'iniziativa rientra nello sviluppo del progetto del Sistema Museale Piceno teso alla valorizzazione del più vasto comprensorio comunale ed in particolare del vecchio incasato, dei suoi musei e della rete dei 58 musei del territorio piceno sostenuta dal BIM Tronto.
Sala Ipogei “Galleria Marconi”, che si trova in via Fratelli Kennedy nel borgo di Monsampolo del Tronto, nasce come ideale prosecuzione dell’esperienza ventennale della Galleria Marconi di Cupra Marittima, e per non disperdere la qualità della ricerca artistica e culturale portata avanti in tanti anni di lavoro del suo direttore artistico Franco Marconi.
La mostra si conclude il 28 luglio 2019.
Si ringrazia Luigi Solito e la sua Galleria Spazio NEA di Napoli per il prestito delle opere di Giuseppe Biguzzi.
La curatrice Valentina Falcioni, presentando il progetto espositivo, sottolinea: “Il tempo presente in grammatica è la forma verbale usata per far riferimento ad azioni contemporanee ed è il periodo temporale che Giuseppe Biguzzi (Ravenna, 1968) e Roberto Cicchinè (Porto San Giorgio, FM, 1966) indagano attraverso il loro percorso artistico-cognitivo.
Giuseppe Biguzzi, difatti, è un sensibile interprete del realismo sociale. Attraverso l’arida figura di Romina polarizza l’attenzione dell’osservatore sul disagio procurato da un’insistente quanto globale tentativo di omologazione estetica. I dipinti di Biguzzi sembrano citare le parole della filosofa Michela Marzano: “Nel voler incarnare la perfezione, il corpo femminile è diventato un campo di battaglia su cui ci si accanisce senza tregua come se, per la donna, l’unica possibilità di esistere fosse quella di incarnare la perfezione”.
Lo sguardo che Roberto Cicchinè, invece, getta sull’attualità mediante il suo obiettivo fotografico, spesso costituisce uno spunto per approfondire i più critici fenomeni sociali e li osserva senza mai dimenticare che sono il risultato di una pluralità di azioni individuali, ognuna con la sua dignità decisionale. Quello che l’antropologo Edward Twitchell Hall ha indicato come “linguaggio silenzioso”, è un esempio di comunicazione non verbale che Cicchinè esamina fino a renderlo oggetto della propria ricerca artistico-espressiva.”
“Tempo presente è il secondo appuntamento che è ospitato dentro Sala Ipogei “Galleria Marconi”. Voglio ringraziare ancora una volta il sostegno e la fiducia del Comune di Monsampolo del Tronto, del Commissario prefettizio Giuseppe Dinardo, di Marche Centro d’Arte e di Lino Rosetti, insostituibile nella sua attività e come amico. Proporre Arte Contemporanea è una scelta difficile, ma continuo ancora a credere che solo l’arte e la cultura possano salvarci, perché sono l’espressione, forse più alta, dell’umanità, in grado di contrastare l’imbarbarimento di questo tempo.” (Franco Marconi)
Tempo presente
Info e Contatti
artisti: Giuseppe Biguzzi – Roberto Cicchinè
curatrice: Valentina Falcioni
ufficio stampa: Dario Ciferri
allestimenti: Pasquale Fanelli – Sabatino Polce
dal 19 maggio al 28 luglio 2019
ORARI:
maggio solo domenica 16,00-19,00
da giugno dal martedì alla domenica
10,00-13,00 16,00-19,00.
Punto informativo, e prenotazioni Museo della cripta Chiesa Maria Ss. Assunta Tel.3771500858
Spazi Ipogei Galleria Marconi
Via Fratelli Kennedy
63077 Monsampolo del Tronto
web http://galleriamarconi.it/ - http://marchecentrodarte.it
e-mail galleriamarconi@outlook.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi
SUBLIMATIONS
Dove: Foro Buonaparte 67, Milano
Quando: 6-9 Giugno 2019
La Fondazione Luciana Matalon è lieta di presentare dal 6 al 9 Giugno 2019 la Mostra Internazionale di Fotografia SUBLIMATIONS, un evento eccezionale che raccoglierà più di cento opere d'arte di alcuni tra i fotografi più apprezzati e premiati del momento.
Una serie eterogenea di fotografie andrà ad ‘affollare’ volutamente alcuni ambienti della Fondazione; una bizzarra combinazione di immagini nelle quali possiamo riconoscere i nostri pensieri, i nostri desideri e le nostre paure. Seguendo il fil rouge della mostra si possono decodificare le ‘iconografie’ e riconoscere i vari significati delle opere. L’obiettivo è scoprire - prima con gli occhi e poi con l'anima - tutti i pensieri e le sensazioni che erano prima celate agli occhi del visitatore, il quale diventa un partecipante attivo di questo processo di sublimazione.
SEVEN DAYS PHOTO AGENCY è una nuova realtà californiana nel campo della fotografia, che si occupa della curatela e della promozione del lavoro di artisti contemporanei su scala mondiale.
Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67, Milano
Aperta dal martedì al sabato 10-19
Domenica e lunedì chiusa
Ingresso gratuito
+39 02 878781 - +39 02 45470885
fineart@fondazionematalon.org
www.fondazionematalon.org
Vernissage 6 Giugno 2019
Guerra ai poveri
Dove: Centro Sperimentale di Fotogra
Quando: dall'11 maggio 2019
l Centro Sperimentale di Fotografia
ospiterà presso i propri spazi espositivi,
dal 11 maggio al 7 giugno la mostra fotografica di
Tano D’Amico, GUERRA AI POVERI.
Guerra ai poveri, una mostra fotografica con inediti di Tano D’Amico.
A cura di Gabriele Agostini.
Inaugurazione 11 maggio 2019 ore 18,00
dal 11 maggio 2019- 7 giugno 2019
Ingresso libero
Il CsfAdams al Prague photo
Dove: Praga
Quando: dal 27 maggio 2019
Prague photo 2019
Anche quest’anno saremo tra i partecipanti della manifestazione
Praga photo 2019.
17 i partecipanti di questa edizione promossa dal CsfAdams e da Kromart gallery.
A cura di Luisa Briganti
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I vincitori della Call
Olmo Amato e Eva Koslosky
Inoltre
Salvatore Abate, Gaia Adducchio, Angela Maria Antuono, Josiane Keller, Katia Rossi, Beatrice Luzi, Roberta Marsigli, Anna Melkinova ,Jan Mlcoch, Nicoletta Prandi, Nordine Sayot, Eleonora Scoti, Nina Smidek, Alessandro Terni.
L’esposizione si svolgerà dal 28 maggio al 2 giugno 2019
Inaugurazione lunedì 27 maggio 2019
Piazza della repubblica 7 Praga
Info
https://www.facebook.com/PraguePhotoFestival/ - www.csfadams.it
Aurora Maletik. Uno si distrae
Dove: Le Tartarughe Eat & Drink Roma
Quando: Dal 4 aprile al 12 maggio 2019
A cura Takeawaygallery
Testo critico di Massimo Bignardi
Presentazione Barbara Martusciello
Vernissage giovedì 4 aprile 2019 ore 19.00
Una ricerca fotografica orientata a favorire “l’idea del vedere fine a se stesso”, persiste nelle esperienza in corso o, almeno, si dà come linea preminente. È quanto segnalava, già dagli anni settanta, Susan Sontang riflettendo sulla fotografia, estendendo l’analisi al rapporto tra realtà e immagine nella società contemporanea, come chiarisce il sottotitolo, del suo ben noto saggio Sulla fotografia. Tale rilievo investe un concetto più ampio, toccando aspetti che chiamano in causa l’esercizio del vedere, alla luce oggi del ruolo che le immagini hanno nei sistemi della comunicazione, alla capacità che esse mostrano nel rapido e perentorio rinnovarsi delle tecnologie digitali. Eppure quella che genericamente è indicata come fotografia ‘artistica’ ha fatto maggiore presa da quando si è passati dall’analogico al digitale, aprendo lo sguardo ad un ventaglio di esperienze che hanno risposto a quanto affermava Alfred Stieglitz: “La fotografia è la mia passione, la ricerca della verità la mia ossessione”.
Tale esercizio della fotografia connota il registro che tiene insieme i diversi momenti, dettati dalle esperienze condotte in questi anni da Aurora Maletik. Esse seguono un fil rouge narrativo, teso tra il paesaggio, dalla Maletik non riconosciuto come scena, bensì luogo di un dialogo corale con la natura che incornicia Matera con le sue tufacee architetture, fatte affiorate dalla Gravina e la costruzione di un’immagine che si presta a varcare la soglia della visione percettiva del reale e spingersi oltre, in un reale che non può essere condiviso. Uno specchio messo su da Aurora Maletik con cura, disposto, come lei stessa fa intendere dal titolo dato a questa mostra, ove le strade si separano, ossia al bivio. La fotografia si fa specchio e le sovrapposizioni, i costruiti giochi di riflessi intrecciati tra loro, gli sguardi che si allungano sul paesaggio, dichiarano la necessità di Aurora di riconoscere una dimensione interiore, obbligando, avrebbe detto Barthes, lo spettatore a domandarsi chi è effettivamente la figura messa lì in posa, se non è essa il riflesso (direi metafora?) dell’identità dell’artista.
È questo, infatti, un dato evidente che balza all’occhio, seguendo il percorso di immagini qui proposto, dal quale appare chiaro il desiderio dell’artista di tenere insieme la duplicità di uno sguardo che spazia tra interni ed esterni. Il mirino della macchina si muove, cioè, tra una dimensione intimista, ove mette a fuoco una sorta di narrazione che coglie, senza nascondere un certo voyeurismo, figure femminili in interni sfumati, celati da effetti tecnici, da vere e proprie messe in posa e inquadrature che spaziano sul paesaggio. Più che la visione dello skyline della Matera dei nostri giorni, l’attenzione è rivolta ad un luogo direi metafisico, ove i gesti, le figure spostano la loro presenza dalla realtà dello spazio a quella di un luogo mentale, appunto metafisico.
Le sue ‘donne’ conservano, appena accennati, sia i tratti delle menadi, le baccanti dei riti dionisiaci, sia, paradossalmente, quelli delle donne che accompagnano il lamento funebre. Un fotogramma segna il bivio effettivo: ritrae una giovane donna vestita di nero, con gli occhiali scuri e il velo anch’esso nero che sale le scale; in secondo piano la Matera che ascende dai sassi.
Massimo Bignardi
Info:
Tutti i giorni dalle 15.00 alle 23.00
Le Tartarughe Eat & Drink
Piazza Mattei 7/8 Roma
Patrocinata da:
Municipio Roma I Centro
Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Matera 2019 Open Future
Sponsor: Diplomatico, Aliani Cantine, Castello di Ramazzano, Basepizza
Contatti
tel: 06 64760520
email: takeawaygallery@gmail.com
https://www.facebook.com/events/851157948562811/
Ingresso gratuito
Paesaggi... immaginari
Dove: Reale Reggia Borbonica
Quando: 22/03/2019 - 03/05/2019
Paesaggi... immaginari
esposizione di arte contemporanea
un progetto di Giovanni Mangiacapra per
Associazione Connessioni Culture Contemporanee
Evento promosso dalla Città Metropolitana di Napoli
Complesso Monumentale
REALE REGGIA BORBONICA DI PORTICI
dal 22 marzo al 3 maggio 2019
Inaugurazione Venerdì 22 marzo ore 17.00
Patrocini:
Consiglio Regionale della Campania - Comune di Napoli
Comune di Portici - Comune di Ercolano
Banca Etica - Dipartimento di Agraria - Centro Muse - Art Glace
Collaborazione Associazione Culturale Soqquadro
Artisti partecipanti:
Andrea Angeletti, Ariela Böhm, Mariangela Calabrese, Giancarlo Ciccozzi, Diana D’Ambrosio, Luigi Di Sarno, Rossella Liccione, Giovanni Mangiacapra, Stefania Marino, Tiziana Mastropasqua, Michele Mautone, Sanja Milenkovic, Miro Gabriele, Leonardo Pappone, Elisabetta Piu, Simona Sarti, Angela Scappaticci, Pasquale Simonetti, Sergio Spataro, Lisa Stefani, Stefania Vassura.
Curatela
Marina Zatta e Giovanni Cardone
all'apertura della mostra interverranno
Elena Coccia - Giovanni Cardone - Giovanni Mangiacapra
Evento abbinato: Momento Musicale del Conservatorio San Pietro a Majella
Esecutori: Federica Chello, violino - Monia Massa, violoncello
Il Titolo della mostra, Paesaggi....immaginari vuole sottolineare la capacità della Natura di interagire con le sensibilità poetiche nella creazione artistica.
Cos'è un Paesaggio?
E' una Visione, uno sguardo dattorno che, all'improvviso, ci riempie di Meraviglia, o di Orrore, o di Curiosità, o di mille cose all'unisono. Cose sempre, eppure mai viste, in un attimo ci catturano, ci trascinano e fanno tracimare le nostre emozioni.
I nostri occhi all'improvviso ci distraggono dai pensieri, ci immergono in una dimensione inaspettata nella quale rimaniamo immobili: basta un secondo, la frazione di un attimo ed ecco che usciamo da noi stessi per trovarci immersi nel Mondo.
Questa visione ha sempre rappresentato per gli artisti un irresistibile desiderio di esprimere il proprio sentire, lo sguardo degli Artisti rende immobile la meraviglia, eternizza l'attimo nelle loro opere e questa esposizione vuole rendere omaggio alla narrazione artistica del Paesaggio, alla stimolazione poetica che esercita su chi fa Arte.
L'Arte si nutre e al contempo nutre il Mondo, si meraviglia e meraviglia, si racconta e narra, si incuriosisce e si fa curiosa, coniuga l'Uomo e il Mondo, ricollega il cordone ombelicale tra Noi e lo Spazio, tra la nostra mortalità e l'eternità del cosmo.
Gli artisti in mostra si esprimono con stilistiche e tecniche diverse, ma in questo percorso espositivo sono accomunati dalla capacità di raccontarci il Mondo delle loro Visioni stimolando nello spettatore la nascita di una nuova Meraviglia dello Sguardo.
L'esposizione è ospitata nella Reggia di Portici, tra i più splendidi esempi in Europa di residenza estiva della famiglia reale borbonica e della sua corte. Posta alle pendici del Vesuvio ha un bosco superiore ed uno a valle, esteso fino al mare.
La Reggia fu costruita nel 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone, e della moglie, Amalia di Sassonia. Lavorarono alla sua realizzazione ingegneri, architetti e decoratori, da Giovanni Antonio Medrano ad Antonio Canevari, da Luigi Vanvitelli a Ferdinando Fuga; per la decorazione degli interni operarono, Giuseppe Canart, Giuseppe Bonito e Vincenzo Re, per il parco e i giardini Francesco Geri.
Il sito di Portici si rivelò profondamente intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo della terra qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei e ben presto formarono una delle raccolte più famose al mondo e diedero vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758, successivamente le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli e costituirono il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale.
Il Sito Reale di Portici, oggi centro museale è luogo in cui convivono l’anima archeologica e l’anima scientifica. Il parco, a monte e a valle dalla Reggia conserva spazi di flora mediterranea, coltivi, vivai di specie pregiate di grande interesse per gli studiosi , con i suoi squarci paesaggistici, rappresenta per il visitatore un’affascinante immersione nella natura.
Location: Reale Reggia Borbonica di Portici
Indirizzo: Via Università 100 - Portici (Na)
Durata della Mostra: dal 22 marzo al 3 maggio 2019
Orari di apertura: giovedì 15:00/18:30 venerdì 9:30/18:30 sabato: 9:30/18:30 domenica 9:30/13.30
Sponsor: buffet offerto dalla Gelateria del Gallo
Info: artegiovanni55@virgilio.it cel 339 7919227
Ingresso gratuito